Pensieri Profondi

PENSIERI PROFONDI
«Ho controllato molto approfonditamente e questa è sicuramente la risposta. Ad essere sinceri, penso che il problema sia che voi non abbiate mai saputo veramente qual è la domanda». (Pensiero Profondo)

30/06/11

Ripartiamo da Lissone e alleniamoci come si deve

4 commenti
Tutto ciò che segue era in origine un commento al bellissimo post di Rocco. Ma, nello scrivere i miei complimenti al coach di Lissone, mi sono venute in mente un altro paio di cose…

CARO ROCCO, COSA E’ SUCCESSO CON ROCCO!

Durante il torneo di Lissone Rocco ha ricoperto il ruolo di coach e di capitano in maniera personale. La direzione di Rocco è risultata coinvolgente per tutti noi.

Non so se è stato tutto merito, tutta strategia di Rocco o se, almeno parzialmente, gli eventi hanno preso da soli una certa piega. Tuttavia, a Lissone, è molto migliorato il punto (b) della mia analisi sul torneo di Pagnano.

Là avevo scritto: “gli All Stars Volley sono agonisticamente meno competitivi anche rispetto alle formazioni che si presentano al torneo con giocatori di simile livello fisico e tecnico”. Quello che è successo a Lissone è che tutti, davvero tutti, hanno parlato, incitato, chiamato la palla, chiesto aiuto e, all’occorrenza, gridato, affinché la palla non cadesse nel nostro campo.

La assenze contemporanee di Pat, di Luca e di Max hanno inconsciamente stimolato ciascun componente degli All Stars. Avendo come unica guida i modi soffusi di Rocco e le sue semplici consegne, tutti i giocatori hanno dato di più. Forse a favore di Rocco ha giocato prepotentemente la forte componente d’affetto che tutti noi proviamo per lui e la voglia di non lasciarlo solo. Quale che sia stata la reale causa, DI FATTO TUTTI NOI ABBIAMO GIOCATO CON MAGGIORE RESPONSABILITA’ ED AGONISMO RISPETTO A PAGNANO.

Nel post su Pagnano suggerivo: “Anche la squadra senza il coach troverà in essa la forza di organizzarsi in campo e di organizzare i cambi con la cura di far giocare tutti i componenti con lo stesso minutaggio ma con l’obiettivo di arrivare per prima al 25. Entrambe le squadre, anche se diverse ogni sera, giocheranno col desiderio di vincere. Così facendo I GIOCATORI ALLENERANNO LA LORO TESTA A VIVERE LE SITUAZIONI AGONISTICHE E A COMPORTARSI COME SQUADRA.” Questo è esattamente quello che è successo a Lissone il 25 ed il 26 di giugno.

Scrivo tutto questo non per dire che è meglio andare ai tornei senza Patrice, ovvio.

Lo scrivo per dire ciò.

Ci sono meccanismi agonistici che, se attivati nella maniera corretta, fanno giocare meglio e accomunano i giocatori nella direzione di un obiettivo: arrivare al 25 prima della squadra avversaria.

Mi ha fatto davvero piacere vedere che tutti noi siamo molto stanchi di perdere quasi tutti i set che giochiamo nei tornei.

Un po’ la nostra testa è cambiata, l’approccio verso le partite è mutato. La squadra ha capito che GIOCARE CON IL SORRISO VUOL DIRE GIOCARE DANDO IL MASSIMO E CON L’OBIETTIVO DI ARRIVARE AL 25. Le risate, i momenti di divertimento, la battute di spirito, si aggiungono alla componente agonistica e la arricchiscono. Non possono prenderne il posto.

Se lo sport viene privato della sua naturale componente agonistica, nessuna squadra che lo pratica può agire come tale.

GIOCARE CON IL SORRISO VUOL DIRE PER PRIMA COSA GIOCARE DANDO IL MASSIMO E CON L’OBIETTIVO DI ARRIVARE AL 25. IL RESTO, PRIVO DI QUESTA PREMESSA, E’ ARIA FRITTA.

CARO COACH CHE NON C’ERI, ECCO COSA SI PUO’ FARE ADESSO!

Riguardo l’aspetto tecnico e fisico, punto (a) del mio post su Pagnano, quest’ultimo torneo ha evidenziato che la nostra squadra è ancora davvero inferiore rispetto alla media delle formazioni che si presentano ai tornei.

Purtroppo, il nostro coach Patrice, suo malgrado, non ha avuto la possibilità di essere presente ai tornei di Pagnano e di Lissone e dunque non ha potuto vedere un confronto “live” tra la nostra squadra e le altre squadre che partecipano ai tornei cui noi regolarmente ci iscriviamo.

Essendo io stato presente sul campo a Pagnano e a Lissone sono convinto della bontà dei suggerimenti che ora leggerete.

Gli All Stars non sono ancora pronti per passare allo schema di gioco con l’opposto e con un unico alzatore.

Gli All Stars devono perfezionare uno schema di gioco semplice ma completamente condiviso, al fine di far muovere i giocatori senza dubbi e senza che ci siamo occasioni nelle quali qualcuno stia li fermo ad attendere gli eventi.

Gli esercizi sui fondamentali vanno bene nella fase di lavoro del singolo.

Invece dobbiamo dare una svolta agli allenamenti collettivi.

Allenamenti collettivi e dinamici con spazi condivisi diversi dall’intero campo di pallavolo e con formazioni diverse dal 6 contro 6 non servono a niente. Questi allenamenti non allenano a fare le scelte dinamiche ed interattive vere della partita vera.

Per compensare la scarsa fisicità e preparazione tecnica che patiamo verso ragazzi più forti di noi e preparati sin da piccoli alla pallavolo, dobbiamo lavorare su: I) ricezione in situazione di partita vera – II) azione di difesa del palleggiatore in partita vera – III) azione di difesa della banda in prima linea e, di conseguenza, dei giocatori in posto 5 e 6, in partita vera.

Analizzo meglio i 3 punti.

I) Dobbiamo modificare il nostro sistema di ricezione, passando alla ricezione a 4 in modo che venga coinvolto anche il giocatore che parte da posto 4. Di fatto, in partita, quella a 4 è la disposizione per ricezione che ci dà più sicurezza, che coinvolge maggiormente la squadra e che allena maggiormente tutti i componenti della squadra alla ricezione, sia dal lato tecnico, sia dal lato dell’affiatamento reciproco.

Quando Sonia è in posto 5, 6 o 1, chiama sistematicamente aiuto in ricezione (e fa bene e l’ho apprezzata a Lissone per questo!!!) e quindi già in queste occasioni riceviamo sistematicamente in 4.

La ricezione a 4 rende più difficile per gli avversari “mirare” il giocatore in quel momento più debole o più in defiance. A Lissone la ricezione a 4 ci ha permesso di uscire da alcune situazioni di stallo e di riconquistare la battuta. L’allenamento alla ricezione deve avvenire in condizioni di partita: è inutile allenarsi in situazioni e spazi che non riguardano la partita.

BISOGNA ALLENARSI A RICEVERE IN 4 ED IN CONDIZIONE DI PARTITA, CON SPAZI, TEMPI ED INTERAZIONI CHE POI SI VERIFICANO ANCHE IN PARTITA.

Per come giochiamo noi e per come è ancora poco organizzata e poco complessa la nostra fase di attacco, non ha alcuna utilità tenere il giocatore di posto 4 attaccato alla rete, fermo, in posizione di attesa, mentre la squadra avversaria batte.

II) Dobbiamo allenare in situazione di partita le posizioni di difesa del palleggiatore. IL PALLEGGIATORE NON E’ UN PRIVILEGIATO: O MURA CONTRO LA BANDA AVVERSARIA CON LA STESSA INTENSITA’ CON CUI LO FAREBBE UN CENTRALE, O, SE IL PALLEGGIATORE STESSO NON SI REPUTA IDONEO AL MURO, SI LEVA DALLA RETE, LASCIA AL CENTRALE TUTTO LO SPAZIO PER IL MURO, E DIFENDE META’ DELLA LINEA DEI TRE METRI.

LA LINEA DEI TRE METRI E LA ZONA DIETRO IL MURO DIVENTANO DI SUA STRETTA COMPETENZA ED EGLI LE DIFENDE DA PALLONETTI E RIMBALZI VARI. NON ESISTE CHE IL PALLEGGIATORE STIA IMMOBILE A GUARDARE IL CENTRALE CHE SALTA O, PEGGIO, CHE STIA IMMOBILE NEI PRESSI DELLA RETE SENZA ESSERSI ACCORDATO CON IL CENTRALE SU CHI MURA LA BANDA AVVERSARIA.

III) Dobbiamo allenare in situazione di partita le posizioni dei giocatori che si travono in posto 4, 5 e 6. LA BANDA DI PRIMA LINEA CHE SI TROVA IN POSTO 4 IN FASE DI DIFESA DEVE CONTROLLARE UNA PORZIONE DI CAMPO CHE LE PERMETTA SI’ DI COPRIRE LE RARE SCHIACCIATE IN DIAGONALE STRETTA MA, SOPRATTUTTO, DEVE COPRIRE LA SUA META’ DELLA LINEA DEI TRE METRI DA PALLONETTI O RIMBALZI VARI.

IL GIOCATORE DI POSTO 5 COPRIRA’ IL CAMPO NON MOLTO LONTANO DAL GIOCATORE DI POSTO 4 E STARA’ ATTENTO IN PARTE ALLE PALLACCE CHE RIMBALZANO A META’ CAMPO E IN PARTE ALLE SCHIACCIATE VERE.

SOLO AL CENTRALE IN POSTO 6 SPETTERA’ LA COPERTURA DEGLI ATTACCHI FORTI E LUNGHI, CHE IN PARTITA SONO DAVVERO POCHI.

IN PARTITA, CONTRO LE SQUADRE CHE POSSIAMO BATTERE, POCHISSIMI PALLONI CADONO NELLA NOSTRA META’ CAMPO SOTTO FORMA DI ATTACCHI FORTI E LUNGHI: QUASI TUTTI SONO PALLONETTI, PALLACCE O ATTACCHI LUNGHI MA TIPO PALLEGGIO, RECUPERABILI CORRENDO INDIETRO.

INOLTRE, NEL FINALE DI SET, NEI PUNTI DECISIVI, CONTRO LE SQUADRE ALLA NOSTRA PORTATA, GLI ATTACCHI FORTI E LUNGHI NON SI VERIFICANO MAI.

IN GENERALE POI, CONTRO FORMAZIONI ALLA NOSTRA PORTATA, DI ATTACCHI LUNGHI E FORTI IN LUNGOLINEA CHE CADONO POCO DENTRO I 9 METRI, CE N’E’ DAVVERO POCHI.

UN CENTRALE IN POSTO 6, IN FONDO AL CAMPO, PRONTO A SCATTARE E CHE NON SI DEVE PREOCCUPARE DEI 3 METRI E DEI 4 METRI DI CAMPO GIA’ ABBONDANTEMENTE COPERTI DAI GIOCATORI IN POSTO 4, 5 E 1, PUO’ DIFENDERE GLI ATTACCHI LUNGHI CHE E’ LECITO ASPETTARSI CHE SIANO DIFESI. I POCHI COLPI DA CAMPIONE DEGLI AVVERSARI ANDRANNO A PUNTO, LE PALLE NORMALI SARANNO DIFESE.

CARI COMPAGNI DI SQUADRA

Spero che questa mia analisi degli avvenimenti di Lissone e delle possibili attività di miglioramento possa essere utile. Come al solito, l’importante è non fare finta di nulla alla luce delle esperienze accumulate ma, bensì, cercare insistentemente ciò che può farci migliorare.

27/06/11

Commento semi-tecnico

1 commenti
Stavo scrivendo questa mia opinione commentando il post di Claudia, ma poi ho deciso di spezzarlo in 2: commento ludico (al post di Claudia) e post tecnico (nuovo).


Prima Parte: pregi

Grazie a tutti voi di esservi affidati e fidati di me e del ruolo da vice-vice-vice-vice-capcoachsegretario.

Non avendo le capacita` tattiche e tecniche, ne` da coach, ne` da capitano, ho improvvisato facendo in modo di stimolare lo spirito di autovalutazione. Ho chiesto ad ognuno di voi/noi di assumersi la responsabilita` di verificare il proprio stato psico-fisico e di decidere in favore della squadra se continuare o fermarsi, per un set, per una partita o per un momento, soprattutto nei momenti in cui io ero concentrato a giocare in campo.

Ringrazio Dav per avermi fatto notare alcuni errori che ho prontamente corretto nella formazione delle squdre, dovendo giocare contro squadre composte quasi sempre da 4 uomini e dovendoci arrangare con solo 3 uomini e un piacevolissimo harem di donne. ;-)

Ringrazio Sonia che ha chiamato prontamente rinforzi in ricezione su battute che sapevamo essere difficili e anche per essersi mossa a recuparare le palle corte, restando sempre attenta e seguendo la palla.

Ringrazio Veronica che si e` mostrata un'ottima alzatrice pur non essendo il suo ruolo principale.

Ringrazio Mik, Ale P e Veronica che hanno saputo entrare con giusto spirito nella nostra squadra e a chi della nostra squadra ha saputo dare loro il benvenuto.

Ringrazio Sara e Chiara (e quel sant'uomo di Gianluca) per aver partecipato fugacemente ma con spirito propositivo dando nuova ninfa alla squadra.

Ringrazio chi ha chiamato, quando ero in campo, i time-out che ci hanno consentito di riprendere concentrazione, fiato, liquidi, annotazioni/sostituzioni tecniche e tattiche (attenti che pero` sia sempre l'arbitro a concedere il time-out, vero Lau? ;-)).

Un encomio particolare a Dav, che anche se ha fatto qualche errore come tutti del resto, ha mostrato concentrazione e preparazione fisica oltre ogni limite, giocando da centrale e recuparando le palle lunghe ovunque! Grazie anche per non aver alimentato polemiche, ma anzi di aver sollecitato lo spirito di squadra.

Complimenti a tutti per non aver lasciato cadere le palle nei 3 metri e per aver cmq creduto che il recupero era possibile. Non ho visto visi tristi e demoralizzati, ma se questo e` avvenuto le persone coinvolte (es. Francy) hanno saputo chiedere il cambio, uscire dal campo e riprendersi con sportivita`.


Parte Seconda: difetti

Di errori tecnici e tattici ce ne sono stati, ma non sono stati consecutivi e ripetuti (salvo in un momento di defyance per cui Dav ha chiamato il time-out, spezzando la maledizione della battuta imprendibile).

Elenco un po' di errori che si sono ripetuti in diversi momenti del torneo (e quindi non consecutivamente):
- Dav, a volte coprivi in ricezione troppo avanti;
- Cla, a volte in difesa recuperavi delle palle non nella tua zona di compentenza, accavallandoti all'alzatore di prima o addirittura tra il centrale e la banda di prima (un piccolo inciso, se la alzi al centrale di seconda linea, tale alzata non deve andare oltre i 6 metri!!! ;-));
- Rocco (in questo torneo banda), sulla schiacciata della banda avversaria, quando eri in prima linea, dovevi spostarti sulla diagonale stretta sui 3 metri e consentire a Giulia/Francesca/Ale P di coprire la diagonale lunga;
- Mik, in molte occasioni non giocavi la palla passandola all'alzatore che avrebbe potuto distribuire meglio il gioco (magari alzandola meglio a un qualsiasi schiacciatore centrale, laterale o di seconda linea);
- tutti spesso sbagliavano a dare gli appoggi sull'alzatore;
- alzatori, dovevate variare di piu` il gioco (solo in alcune occasioni lo avete fatto).


Parte Terza:... e l'autovalutazione

Mi sembra che durante le partite ci sia stato uno spirito di responsabilita` condivisa e che l'esperimento dell'autovalutazione sia riuscito... per cui se volete aggiungere dei vostri pensieri, arricchite pure questa sezione di commenti...

24h di spirito sportivo.

3 commenti

Eccomi qui, anche quest’anno, ad esprimere quelle che sono le emozioni che questa manifestazione sportiva riesce a fare emergere.

Iniziata un po’ ‘così’ con l’assenza di elementi importanti e di peso: coach, cap, Max… Faby che, per cause di ‘forza maggiore’, non erano lì… con il fisico.

Iniziata anche per me dopo un’avventura vissuta in Val Masino che mi ha stressato e fatta arrivare tardi e… senza macchina fotografica!!! (dimenticata in auto)… ma con iPhone e… Megafono! ;-)

Ma, più che le emozioni, vorrei esprimere il miei ringraziamenti.

Grazie a tutti i protagonisti di questa edizione: AleP, AleCe, Claudia, Davide, Francy, Giulia, Laura, Michele, Rocco, Sara, Sonia e Veronica.

Grazie a ‘quelli della Foppa’: AleP, Veronica e Michele per averci accompagnato in questa avventura, per esserci stati, per come ci sono stati e anche per come si sono assentati… mtitici!

Michele in notturna è andato ad allattare i mici tornando con un limone ‘firmato’… Vero è andata ad un concerto e AleP è andata in disco ed è tornata all’alba bella sveglia e pimpante pronta per fare quella delle 6:40.

Grazie a quelli che sono arrivati presto per montare,

Grazie a tutti quelli che hanno condiviso qualcosa…

Grazie a chi si è dovuto trattenere ma avrebbe voluto giocare di più…

Grazie a chi non si è saputo trattenere ed è venuto prima di partire per un viaggio importante al sapore di miele…

Grazie agli amici e alle persone importanti che sono venuti a trovarci e a condividere con noi parte di questa speciale manifestazione, per cena, per una birra, per un improvvisato mini torneo di ping pong, di calcetto…

Grazie a tutti noi che abbiamo giocato e per come abbiamo giocato… Sempre con i nostri limiti… ma io su quel campo di terra battuta, nelle mie 17h non stop, ci ho visto il cuore, il fegato, i muscoli e il sudore di tutti.

Grazie a tutti i protagonisti della 24h, a tutte le squadre dai nomi improbabili e con caratteristiche improbabili… ;-)

Ma… il mio grazie particolare per la manifestazione 2011 va a Rocco che ha svolto alla perfezione ed egregiamente l’incarico di ‘capcoach’ preparando le formazioni per i set di ogni partita che quest’anno non è stata cosa semplice perché le presenze sono state ‘a singhiozzo’per un andirivieni LIBERO… come noi!.

Grazie per il suo supporto dal campo e da bordo campo… il TUTTO svolto nella modalità Rocco. Quella che ormai tutti noi conosciamo… Improvvisata (come parte della sua teatralità), da lui però… e quindi GARANTITA!

Grazie a tutti per aver reso anche questa 24h speciale.

Alla prossima!!!

VVB

Cla

P:S: I dettagli delle partite svolte li lascio ai tecnici, anche perché io ho perso le prime tre.

Ciò che ho visto io è stato spirito sportivo… e non so se anche voi avete avuto la mia stessa sensazione… ma a me sembra che… ci ‘siamo parlati!’ ;-)

16/06/11

Somewhere Over the Rainbow - Israel Kamakawiwo'Ole

1 commenti


Questa è per voi!

Da qualche parte sopra l'arcobaleno,
proprio lassù, ci sono i sogni che hai sognato
una volta durante la ninna nanna;
da qualche parte sopra l'arcobaleno
volano uccelli blu e i sogni che hai sognato,
i sogni diventano davvero realtà.

Un giorno esprimerò un desiderio
su una stella cadente,
mi sveglierò quando le nuvole
saranno lontane dietro di me,
dove i problemi si fondono come gocce di limone,
lassù in alto, sulle cime dei camini,
è proprio lì che mi troverai;
da qualche parte sopra l'arcobaleno
volano uccelli blu e i sogni che hai osato fare,
oh perché, perché non posso io?

Beh vedo gli alberi del prato e
anche le rose rosse,
le guarderò mentre fioriscono
per me e per te
e penso tra me e me
"quanto meraviglioso è il mondo!"

Beh vedo cieli blu e nuvole bianche
e la luminosità del giorno,
mi piace il buio e penso tra me e me
"quanto meraviglioso è il mondo!"

I colori dell'arcobaleno così belli nel cielo
sono anche sui visi delle persone che passano;
vedo degli amici che salutano,
dicono "come stai?",
in realtà stanno dicendo "ti voglio bene";
ascolto i pianti dei bambini
e li vedo crescere
impareranno molto di più
di quello che sapremo
e penso tra me e me
"quanto meraviglioso è il mondo!".

Un giorno esprimerò un desiderio
su una stella cadente,
mi sveglierò quando le nuvole
saranno lontane dietro di me,
dove i problemi si fondono come gocce di limone,
lassù in alto, sulle cime dei camini
è proprio lì che mi troverai.
Da qualche parte sopra l'arcobaleno,
ci sono i sogni che hai osato fare,
oh perché, perché non posso io?


autori:
Harold Arlen 
E.Y. Harburg
Louis Armstrong

09/06/11

Gli AllS sono famosi!!

3 commenti


Ecco la prima volta degli All Stars sul web sportivo locale: un breve ma bell'articolo con tante foto (fonte: merateonline.it) che fa la sintesi del Torneo di Volley Volante di Pagnano 2011 (edizione ricca di significato perchè celebra il 50° anniversario della nascita della società polisportiva AC PAGNANO) Merate Online - Pagnano: sedici squadre al torneo di volley volante con l’Ac. Vince ‘Tutti in B, Cico in C’

08/06/11

Una proposta per migliorare

18 commenti

Pagnano 2011 ha evidenziato che:

(a) gli All Stars Volley non hanno mediamente la forza fisica ed il livello tecnico dei giocatori delle squadre appositamente costituite per affrontare il torneo

(b) gli All Stars Volley sono agonisticamente meno competitivi anche rispetto alle formazioni che si presentano al torneo con giocatori di simile livello fisico e tecnico.

Per quanto riguarda il punto (a) possiamo fare poco. Pallavolisti di medio/discreto livello di 20/25 anni o pallavolisti a suo tempo già tesserati, singolarmente avranno spesso la meglio su semplici amatori.

Per quanto riguarda il punto (b) possiamo invece fare molto.

POSSIAMO ALLENARE LA NOSTRA TESTA A VIVERE LE SITUAZIONI AGONISTICHE E ALLENARE I GIOCATORI A COMPORTARSI COME SQUADRA.

Se vogliamo migliorare non possiamo non cambiare nulla.

Se vogliamo migliorare non possiamo far finta di niente.

La mia proposta per gli allenamenti a venire è questa.

La prima parte del lunedì sera sarà dedicata al riscaldamento e al ripasso dei fondamentali, sarà gestita come sempre da Patrice. Sarà questa prima ora ad essere eventualmente decurtata in caso di briefing, comunicazioni, festeggiamenti, accadimenti vari.

La seconda ora, scrupolosamente un’ora intera e mai un minuto di meno, sarà dedicata a partite vere al 25. In queste partite ci saranno due squadre differenti, con due roster diversi e Patrice giocherà, se vuole, e farà parte di una sola di esse. Anche la squadra senza il coach troverà in essa la forza di organizzarsi in campo e di organizzare i cambi con la cura di far giocare tutti i componenti con lo stesso minutaggio ma con l’obiettivo di arrivare per prima al 25. Entrambe le squadre, anche se diverse ogni sera, giocheranno col desiderio di vincere. Così facendo I GIOCATORI ALLENERANNO LA LORO TESTA A VIVERE LE SITUAZIONI AGONISTICHE E A COMPORTARSI COME SQUADRA. A Patrice spetterà il compito di suddividere i giocatori in due roster e magari, qualche volta, per migliorare la capacità di adattamento e la grinta di ciascuno di noi, potrà creare squadre non sempre perfettamente equivalenti.

Vi prego di accettare questa mia proposta, magari di criticarla o perfezionarla ma comunque vi prego di proporre qualcosa che abbia l’obiettivo di ALLENARE LE NOSTRE TESTE A VIVERE LE SITUAZIONI AGONISTICHE E ALLENARE I GIOCATORI A COMPORTARSI COME SQUADRA.

06/06/11

Pagnano 2011: una piccola cronaca

5 commenti

Piccolo resoconto del torneo Volley Volante di Pagnano 2011, per dare il via alla discussione ed allo scambio di opinioni.
Domenica 5 giugno 2011, giornata piovosa che costringe gli organizzatori a far svolgere il torneo in palestra, allestendo due campi di larghezza regolamentare ma lunghi non più di 15 metri. Rete bassa (2,30 scarsi) e molle.

GIRONI
AllS - Gatti di Marmo 0-2 Prima partita con i Gatti (che fra parentesi hanno giocato veramente bene per tutto il torneo, con un Adelio mostruoso a muro ed in attacco, ottenendo il loro miglior piazzamento di sempre) e come al solito squadra molto tesa e nervosa, che parte male in entrambi i set e non riesce a rimontare. Male in ricezione ed in appoggio e di conseguenza male in attacco. Soprattutto troppe palle facili rigiocate male, senza chiudere il punto.

AllS - George Monkey’s Team 1-1 Contro una squadra abbordabile, primo set giocato malino con ancora troppi errori, ma secondo set finalmente giocato con convinzione e grinta, spronati da alcuni errori arbitrali che ci “rubano” un paio di punti: set terminato in parità e deciso con un extra-punto (battuta nostra e attacco degli avversari fuori di 2 metri). Grande prestazione di Fabi che, contro un muro più alto di lei di almeno 20 centimetri, mette a terra 3-4 schiacciate super.

AllS - A Mani Basse 0-2 Contro la squadra vincitrice del girone eliminatorio, prova altalenante degli AllS: primo set moscio e perso senza combattere, secondo set perso ma combattuto fino in fondo, mostrando anche bel gioco, sia in attacco che in difesa.

ELIMINAZIONI
AllS - Twisters 0-2 Contro una delle migliori squadre del torneo un’altra prestazione con alti e bassi: primo set (cominciato all’aperto dopo un timido sprazzo di sole, ma terminato in palestra) giocato senza testa (soprattutto all’inizio), quasi demotivati e rassegnati; secondo set alla grande, finalmente con grinta e motivazione, combattendo contro avversari fisicamente e tecnicamente superiori ma che hanno dovuto sudare ed impegnarsi per vincere. Grande Chiara, che a muro intimorisce attaccanti fisicamente “imponenti”.

TABELLONE BLU
AllS - A Casaccio 1-1 Gli avversari (una squadra di ragazzi giovani e tecnicamente bravi) avevano appena perso di 1 punto contro la squadra di Danilo e Szeb. E anche in questa partita gli AllS mostrano una prestazione a due facce: primo set con troppa tensione e troppi errori (soprattutto in ricezione) e perso male con punteggio largo; secondo set grintoso e deciso come non mai, con la voglia di dare tutto per vincere, con bel gioco in attacco (4-5 veloci “fulminanti” della coppia Luca-Cri) e in difesa e soprattutto pochi errori gratuiti. Vincono comunque gli A Casaccio per differenza punti.

PS: complimenti ai Gatti per il torneo veramente maiuscolo (qualificazione nel tabellone rosso) e ai Foppamoretti che alla loro “prima” a Pagnano hanno raggiunto la semifinale del tabellone blu, giocandosela veramente alla grande.

Ho terminato la “cronaca”, a voi lettori i commenti… xD