Pensieri Profondi

PENSIERI PROFONDI
«Ho controllato molto approfonditamente e questa è sicuramente la risposta. Ad essere sinceri, penso che il problema sia che voi non abbiate mai saputo veramente qual è la domanda». (Pensiero Profondo)

30/05/14

Fix the color

4 commenti
Alcuni potrebbero definirlo un BT, altri una ricerca per far convergere i ricordi del passato con le tecniche del futuro, altri ancora un esperimento cromoterapico... ma sta di fatto che sto cercando un metodo per fissare un colore su un capo di abbigliamento che continua a lasciare colore... seppure il colore sembra sempre vivo!


Dati utili o inutili al consiglio cercato:
  • capo: maglia di cotone 65% poliestere 35%
  • colore: verde a macchie (tipo foto)
  • lavato già 4 volte (+ 2 volte ammollato in acqua fredda per 12 ore e sciacquato)
  • lascia il colore sulla pelle
  • altro capo identico acquistato nello stesso giorno e nello stesso negozio non perde colore (è un capo blu a macchie)

Insomma disposto a fare tutte le sperimentazione possibili dai rimedi delle nonne agli esperimenti da scienziato pazzo.

Se non mi aiutate, rischiate di vedere in giro per strada un nuovo Hulk, un po' gracilino e con la panzetta!

Chimici, fisici, santoni, pranoterapeuti, chiromanti, sacerdoti, maghi, streghe, pittori, imbianchini, tuttofare, mistici, sensitivi e nonne, help me!

23/05/14

Real Time Cooking: la Torta di Luca

2 commenti
Alla fine della partita con la Polis S.Marco, dopo aver assaggiato la composta di fragole fatta dal nostro 72Luca ho pensato «Questa marmellata starebbe proprio bene in una torta…» Così, dopo averci rimuginato un po’ su, ho scelto di realizzare una torta “ad hoc”, ispirandomi alla composta e ai famosi bagnoschiuma fruttati di Luca ;-)

Ecco quindi la ricetta della Torta di Luca, una rivisitazione delle classiche Galette de Rois e Bakewell Tart, ma in termini più moderni e leggeri.
Questa preparazione non è difficile ma un poco lunga, quindi armiamoci di pazienza e cominciamo!

La composta di fragole

Ricetta ispirata da Luca e tratta dal sito Tutto Green. Si tratta di una marmellata fatta in casa appena dolcificata, meno calorica di una confettura classica, ma ugualmente gustosa e soprattutto genuina e senza conservanti. 
Io ho usato le fragole, ma si potrebbe usare altra frutta zuccherina e con poca acqua: albicocche, uva sultanina, moscatella o zibibbo, pere, ciliegie, lamponi… a vostro piacimento, basta che sia molto matura e dolce.
Procediamo:
  1. Lavate 500 g di fragole e tagliatele a piccoli pezzi; mettetele a macerare in una ciotola con il succo di mezzo limone;
  2. Sbucciate e tagliate a piccoli pezzetti una mela Golden ben matura e unitela alle fragole. Lasciate macerare il tutto per almeno un’ora.
  3. Versate il tutto in una pentola antiaderente e cuocete a fuoco dolce per circa 1 ora, mescolando di tanto in tanto; se la composta dovesse asciugare troppo aggiungete poca acqua (qualche cucchiaio, non di più).
  4. Terminata la cottura, togliete dal fuoco e, se preferite una marmellata omogenea, frullate leggermente (io ho usato il minipimer) per eliminare i pezzi di frutta più grandi.

Questa è la ricetta base, ma si possono inserire alcune variazioni:
  • Se la frutta non fosse troppo dolce si possono aggiungere a inizio cottura 2-3 cucchiaini di zucchero di canna o 4-5 cucchiaini di miele.
  • Per addensare un po’ di più la composta si può aggiungere un cucchiaio di semi di chia o di amaranto (io ho usato questi) oppure un cucchiaino di agar-agar.
  • Si potrebbero inoltre provare alcune variazioni di sapore, aggiungendo un cucchiaino raso di zenzero o di cannella in polvere, qualche pizzico di liquirizia, semi di vaniglia o, perché no, una spolverata di peperoncino.

Per conservare la marmellata procedete in questa maniera:
  1. Mentre la frutta sta cuocendo, sterilizzate i vasetti per la conserva in una pentola piena d’acqua bollente per circa 10 minuti.
  2. Quando la marmellata è pronta, versatela ancora molto calda nei vasetti, chiudeteli bene, capovolgeteli e lasciateli raffreddare lentamente. Lasciate riposare così per almeno 48 ore.
La vostra composta è pronta, ma attenzione: essendo senza conservanti e con poco zucchero, deve essere consumata entro 2-3 mesi e conservata preferibilmente in frigorifero… ma il profumo ed il gusto sono incantevoli!

La frolla allo yogurt

La base della nostra torta sarà una pasta frolla allo yogurt, più leggera e meno burrosa della frolla tradizionale. La preparazione è comunque standard, a parte gli ingredienti e i dosaggi:
  1. In una ciotola abbastanza grande lavorate a pomata con un cucchiaio di legno (amalgamando bene, bene fino a raggiungere appunto la consistenza di una pomata) 120 g di zucchero semolato e 60 g di burro a temperatura ambiente (non fuso!).
  2. Aggiungete 150 g di yogurt intero non zuccherato a temperatura ambiente e amalgamate bene.
  3. Sbattete leggermente in una tazza 1 uovo intero a temperatura ambiente e aggiungetelo al composto, amalgamando bene.
  4. Setacciate in un’altra ciotola 360 g di farina e 1 cucchiaino di lievito per dolci. Aggiungete un pizzico di sale.
  5. Dosate in 3-4 volte la farina al composto cremoso, mescolando bene con il cucchiaio finché ce la fate e usando quindi le mani. Non impastate troppo per non scaldare la frolla, l’importante è che la pasta sia abbastanza omogenea. Se la frolla si sfalda, aggiungete poca acqua tiepida, se risulta troppo appiccicosa, aggiungete poca farina.
Per questa torta non ho aggiunta alcun aroma, ma in generale potreste aromatizzare la frolla a vostro piacimento con vaniglia, scorza di limone grattugiata, marsala o altro.
Terminata la preparazione, fate un panetto, avvolgetelo nella pellicola trasparente e ponetelo in frigo a raffreddare per circa 1 ora.

La crema frangipane

Questa è tradizionalmente una crema (in realtà una pasta morbida) a base di mandorle macinate. Io l’ho variata un po’, alleggerendola e utilizzando soprattutto farina di cocco.
  1. In una ciotola grande, utilizzando sempre il cucchiaio di legno, lavorate a pomata 125 g di zucchero semolato e 125 g di burro a temperatura ambiente.
  2. Sbattete leggermente in una tazza 3 uova intere a temperatura ambiente e aggiungetele al composto, amalgamando bene.
  3. Aggiungete lentamente, mescolando ed evitando la formazione di grumi, 100 g di farina di mandorle, 200 g di farina di cocco e 3 cucchiai di farina di frumento.
La consistenza è strana, una pasta “cremosa”, non troppo liscia ma abbastanza “ruvida”. Se la crema fosse troppo dura aggiungete poco latte, se fosse troppo liquida, un poco di farina.

La torta di Luca

E finalmente prepariamo la torta:
  1. Con il mattarello stendete la pasta frolla su un foglio di carta da forno, formando un cerchio dello spessore di circa mezzo centimetro. La dimensione deve essere tale da coprire tutto il fondo di una tortiera di 24-25 cm di diametro e di risalire di 3-4 centimetri lungo il bordo. Io uso la tortiera stessa come dima e taglio con un coltello un cerchio del diametro necessario.
  2. Sollevando la carta da forno ponete il vostro disco di frolla nella tortiera con la carta di forno come base. Tagliate via l’eccesso di carta e sistemate bene la pasta.
  3. Cuocete 15 minuti in bianco in forno preriscaldato a 180°C, non ventilato o in posizione specifica per dolci.
  4. Estraete la torta dal forno, lasciatela raffreddare leggermente e ricoprite l’interno di un bel strato di composta di fragola.
  5. Farcite quindi la torta con la crema frangipane, ponendola uniformemente a cucchiaiate sulla marmellata e riempiendo la forma di frolla fino all'orlo.
  6. Cuocete la torta per 45-50 minuti a 180°C, in forno non ventilato o in posizione specifica per dolci. La superficie della torta deve essere ben dorata.
Spegnete e aprite il forno e lasciate raffreddare lentamente la torta… E poi finalmente gustatevi la combinazione di uno strato di frolla croccante, un velo di marmellata aromatica e leggermente acidula e una crema dolce e profumata.


Have fun [cit.] xD

15/05/14

GLFP 2013: fase finale

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Il commento del Coach: All Stars - Quelli che i Variegati 4-1

Prima partita del girone finale. Era una partita interessante perché capitava dopo 3 sconfitte che avevano creato un po’ di tensione in squadra.

Gli avversari erano più deboli di noi e delle 4 ultime squadre incontrate. Avevano un livello più basso del nostro, ma provavano sempre a costruire il gioco evitando l’effetto ping-pong incontrato con alcune squadre del primo girone.
Giocare contro una squadra così ci avrebbe dovuto permettere di riprendere fiducia, di sviluppare ed imporre il nostro gioco, di pulire ogni fase del gioco: ricezione, palleggio, attacco, muro e difesa per rimetterci in sesto.

Diciamocela subito: non abbiamo giocato bene per tutta la partita. Abbiamo giocato bene per 2 set e poi ci siamo deconcentrati un po’, facendo punti ed errori. Alla fine, abbiamo vinto e questo ci ha permesso di riprendere fiducia. Tuttavia, ho visto dei comportamenti in campo che hanno alterato il gioco.

Questa partita si doveva vincere 5-0 e 20-13 ogni set. Conoscendo la squadra che alleno ogni settimana e sapendo il livello di gioco che essa è capace di sviluppare, non potevo aspettare di meno da parte vostra. Se non un punteggio così largo, almeno una sicurezza che ci avrebbe permesso di provare e migliorare.

Dopo un set vinto 20-10, non possiamo permetterci di smettere di giocare e di prendere un’attitudine del genere. Non riguarda tutti giocatori in campo e l’ho già accennato a chi di dovere, ma ribadisco, in quanto sono il vostro coach non vi permetto di avere un comportamento al limite del rispetto per l’avversario e i compagni di squadra. E’ la base dello sport!
Non ve lo permetto perché nessuno di noi si può permettere di mettersi in pilota automatico. Nessuno. Si è visto, abbiamo rischiato perché abbiamo preso il secondo set alla leggera, facendo delle cose orribili, senza concentrazione, senza voglia. Rimaneva sempre una partita di campionato col giusto spirito di squadra, di voglia di fare bene e di concentrazione che dobbiamo avere.
Spero di essermi fatto capire da tutti ed in particolare delle persone coinvolte.

L’ho già accennato dopo la partita, era una partita di ripresa e ci ha fatto del bene perché ci ha mostrato che potevamo ancora vincere. Ho visto delle ricezioni buone, una presenza in difesa e a muro. Piano piano avete ripreso fiducia anche se non all'altezza di un mese fa. I nostri bomber fanno ancora fatica all'inizio della partita per lasciare andare il braccio e cercare le zone giuste. Pazienza, arriverà.

Come detto lunedì scorso, è normale. Una stagione è fatta da cicli che si devono gestire al meglio. Ci sono quelli buoni che non necessitano molta attenzione e quelli meno buoni che necessitano di un po’ più di attenzione. Non è difficile uscirne, si deve solo sapere come fare: ritornare alle basi e alla tecnica; a quello che sappiamo fare.
Una volta capito, si può riprendere la strada giusta. Questa partita ci ha aiutato a farlo e mi aspetto un ritorno alla norma per la prossima partita.

Vorrei congratularmi con Fabio che ha fatto la sua migliore partita da quando gioca con noi. Hai fatto un set molto buono con una presenza sotto rete molto interessante, un muro efficace e degli attacchi decisivi. Bravo!


Il commento del Coach: All Stars - Zerosòle 3-2

Seconda partita e seconda vittoria del girone finale. Seconda partita contro i Zerosòle, dopo la sconfitta del girone intermedio.

Partita cominciata molto bene con un bel 3-0. Ho visto dei bei movimenti grazie ad una ricezione solida. Ho visto le prime veloci fatte durante una partita ufficiale di campionato. Ho visto da parte degli attaccanti la fiducia, la voglia di variare il gioco e di usare la testa.
La difesa era mobile, i giocatori si aiutavano. La coperture è stata fatta molto bene da parte dei posti 2 e 4, che erano quelli più abituati a guardare la palla. Per riassumere, ho visto girare bene la squadra.
Alcune cose negative: è importante capire in fretta la battuta avversaria al fine di evitare di fare dei salvataggi su battute corte. Abbiamo visto che se perdiamo la concentrazione un attimo come alla fine del primo set, gli avversari tornano in fretta.

I due set successivi non sono andati come speravo. Ho cambiato la squadra cambiando alzatore, libero, un centrale e la banda femminile. Era la stessa configurazione della squadra vincente della prima partita del girone intermedio.
Rispetto ai set precedenti, il grosso del problema è venuto dalla ricezione. Ho visto troppe ricezioni a 4/5 metri della rete impedendo all'alzatore di sviluppare il gioco. Ovviamente l’alzatore deve essere in grado di gestire delle ricezioni meno buone ma è importante aiutarlo il più possibile con delle ricezioni e degli appoggi alti e precisi.
Parlo anche degli appoggi perché ho visto troppi appoggi a 4 metri della rete. Se la ricezione può essere difficile da fare, l’appoggio deve sempre essere fatto di maniera perfetta. E’, come dice il nome, un appoggio: una palla semplice che dobbiamo solo appoggiare all'alzatore. Ricordiamo questa equazione: un appoggio sbagliato = un punto in meno.

Ne approfitto per aggiungere una cosa sul ruolo di ognuno. Ognuno ha il suo ruolo da fare con la sua posizione da rispettare e i suoi movimenti da fare. Penso che un ruolo nella sua completezza sia già molto ricco e non vedo il bisogno che alcuni facciano il ruolo di un altro.

Comunque, abbiamo vinto contro una squadra che ci aveva battuto. Sono due vittorie di fila e possiamo esserne fieri. Ho visto delle cose buone che mi fanno dire che stiamo arrivando ad un buon livello di gioco. Proviamo a estenderlo a tutta la squadra per le prossime partite e sarà ottimo.

MVP della partita: José. Più incisivo all'attacco del solito (se possibile!), più riflessivo nelle tue scelte, ma soprattutto molto presente a muro (une premiere!) e in copertura e difesa (anche qui une premiere!). Hai fatto per la prima volta che sei con noi una partita piena in tutti compartimenti del gioco ad un ottimo livello. Bravo e continua così!
Una buona nota al Cap che ha distribuito bene il gioco e a Dani che ha fatto ottimi punti da opposto. Sei stato sollecitato molto di più e sei stato molto incisivo. Bravo.

Continuiamo così Alls!


Il commento del Coach: All Stars - Polisportiva S.Marco 2-3

Partita contro i campioni in carica del campionato. Niente da dire. Dei ragazzi bravi, alti, forti: gente che sa giocare a pallavolo. Per noi era un test per capire se fossimo riusciti ad alzare il nostro livello per contrastare una squadra che sulla carta era più brava di noi.

Essendo stato sul campo, mi è difficile dare un giudizio e dire quello che andava o non andava nel dettaglio.
Si è visto che la ricezione è molto importante. Nel primo set, le ricezioni sbagliate non ci hanno permesso di attaccare e loro ci hanno puniti subito: 13 punti di fila. Era importante capire bene come risolvere quelle battute, ciò che abbiamo fatto alla grande se guardiamo i set successivi.

Durante il primo set eravamo magari un po’ intimoriti visto la dimostrazione fatta da loro durante il riscaldamento.
Un set per sentire la temperatura ci sta, basta reagire: ciò che abbiamo fatto e che abbiamo fatto benissimo.
Siamo stati più sereni in ricezione, permettendo all’alzatore di distribuire il gioco al meglio per costruire i punti. Piano piano, siamo stati più efficaci in difesa, a muro e in attacco. Il parziale mostra che gli avversari non ci hanno più capito niente.
Abbiamo tenuto per ben altri due set andando a sfiorare la vittoria di un punto. Un piccolo punto ma quale punto, quello che fa venire il braccino, la paura di sbagliare, che ci fa già pensare alla vittoria.
Nel nostro caso, penso che siamo stati meno incisivi in quel momento e che i nostri avversari sono stati bravissimi a difendere e farci giocare.

Penso che ci è mancato un punto per fare la partita perfetta, quello della vittoria. Abbiamo tenuto, attaccato, imposto il nostro gioco, difeso, conquistato, subito. Penso che tutto quello che può succedere durante una partita, ci è successo e per questo ne siamo usciti cresciuti.

E’ importante capire che questa è stata la partita dell'intera squadra e non solo dei 7 giocatori in campo. Quelli in campo, quelli fuori, quelli in tribuna o quelli a casa hanno contribuito alla nostra partita di referenza. Grazie al lavoro di squadra in allenamento e sul campo, riusciamo a produrre quel tipo di partite che ci fa uscire dal campo col sorriso anche se perdiamo.

Rimangono due partite. Dobbiamo continuare su questa strada per andare a prendere il secondo posto del girone. Ce la possiamo fare!

Daje Alls!!!