Pensieri Profondi

PENSIERI PROFONDI
«Ho controllato molto approfonditamente e questa è sicuramente la risposta. Ad essere sinceri, penso che il problema sia che voi non abbiate mai saputo veramente qual è la domanda». (Pensiero Profondo)

24/01/15

Pensieri al vento - Parte 1

3 commenti
Hearth and soul, one will burn...
Riflessioni su alcune idee di Karl Popper

Leggere Popper oggi, dopo i recenti fatti di Parigi, dopo l'ennesimo barbaro assassinio dei carnefici dell'ISIS, nel contesto di una crescente allerta verso possibili atti di terrorismo, è affascinante e nello stesso tempo sconcertante…

Alienazione sociale
Siamo in guerra, ammettiamolo! Come dice il Comandante Nebbia, non abbassiamo gli occhi, impariamo a guardare l’oscurità e l’orrore. Una guerra di civiltà, un conflitto fra razionalismo e irrazionalismo che improvvisamente sembra essere diventato il più importante problema intellettuale e morale del nostro tempo.

Da una parte la nostra società-uomo, la «società aperta» come la chiama Popper, dove sono possibili più scelte di valori, più visioni filosofiche del mondo e dell’uomo, più fedi religiose. Una società aperta al maggior numero possibile di idee ed ideali differenti e magari contrastanti: libertà, tolleranza, giustizia, libera ricerca della conoscenza e diritto a diffonderla, libera scelta di valori e di fedi…
Un sistema che si basa sul «razionalismo critico», sulla riflessione e sulla tolleranza. Scrive Popper :«Io posso avere torto e tu puoi avere ragione, ma unendo i nostri sforzi possiamo avvicinarci maggiormente alla verità».

Dall'altra parte una società-stato teocratica che possiamo (o meglio, dobbiamo) considerare «irrazionalista», che genera al minimo un atteggiamento di rassegnazione nei confronti della natura irrazionale degli esseri umani e che porta fatalmente ad un atteggiamento di disprezzo nei confronti della ragione umana, invocando il ricorso alla violenza e alla forza bruta come arbitro supremo in ogni contrasto. Un sistema fondato sull'intolleranza, nella presunzione granitica di essere possessori di una verità assoluta, dell’unico valore e del diritto e del dovere di imporre questa verità e questo valore.

Il razionalismo occidentale vuole realizzare cambiamenti e miglioramenti per mezzo di dibattiti critici e non per mezzo della violenza, con le parole e non con le armi.
L’irrazionalismo islamico ha fini sociali monolitici che uccidono la libertà di pensiero, la libera ricerca della verità e infine la razionalità e la dignità dell’uomo. La teocrazia porta all'intolleranza, porta alle guerre di religione, porta alla peggiore delle dittature, dove la legge è indiscutibile ed immodificabile perché dettata da Dio, dove violare la legge è peccato.
Scrive Popper (e sembra che lo scriva oggi e non nel 1945) :«La società aperta è figlia della consapevolezza della nostra fallibilità e del pluralismo etico. Il totalitarismo è sempre figlio del dogmatismo, esito di presunzioni di conoscenze gnostiche, frutto dell’illusorio possesso di verità che portano alla salvezza e dell’assolutismo dei valori morali, culturali, religiosi».

Certo, la società aperta non è la «società perfetta», ha al suo interno numerosi difetti (di cui abbiamo la piena consapevolezza) e molti fallimenti, ma senza paura di smentite possiamo affermare che noi cittadini dell’Europa Occidentale viviamo nell'ordinamento sociale più giusto e più aperto alle riforme, «il migliore in quanto il più capace di migliorarsi».
L’Occidente è pieno di «profeti del pessimismo», che trovano maree di allievi, ma la nostra epoca è certamente la migliore di cui ci dia testimonianza la storia e la forma di società in cui viviamo è la migliore di cui abbiamo conoscenza.

Sang maux
Ma proprio la tolleranza verso le idee diverse è la nostra debolezza. In guerra non si può essere tolleranti verso il nemico! Il dogmatismo e l’irrazionalismo sono veleni mortali.
E’ la tesi di Popper :«La tolleranza illimitata porterà alla scomparsa della tolleranza. Se estendiamo l’illimitata tolleranza anche a coloro che sono intolleranti, se non siamo disposti a difendere una società tollerante contro l’attacco degli intolleranti, allora i tolleranti saranno distrutti e la tolleranza con essi».
E quindi, in nome della tolleranza, per la difesa della nostra società, affermiamo con forza il diritto di non tollerare gli intolleranti, di considerare un crimine il fanatismo religioso che predica la distruzione, l’incitamento all'intolleranza e alla persecuzione, così come l’incitamento all'assassinio e l’assassinio stesso.

E’ auto-difesa, in protezione della nostra libertà… Da cittadini a cittadini-soldato, forse è proprio arrivato il momento.

Durante l'orazione di commemorazione dei soldati ateniesi caduti dopo il primo anno di guerra contro Sparta, Pericle disse ai suoi concittadini: «La nostra città è aperta al mondo; noi non cacciamo mai uno straniero... Noi siamo liberi di vivere proprio come ci piace, e tuttavia siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo...»


Bibliografia
Comandante Nebbia  I Nemici esistono
Karl Popper – La società aperta e i suoi nemici, Platone totalitario
Karl Popper – La società aperta e i suoi nemici, Hegel e Marx falsi profeti
Karl Popper – Dopo la società aperta
Karl Popper – Alla ricerca di un mondo migliore
Tucidide – L’orazione funebre di Pericle

Fotografie
Emiliano Perani – Alienazione sociale 6
Fabrice Malburet – Sang maux...

20/01/15

Ghe La Fo Pu 2014: 4a giornata

6 commenti
Il commento del Coach

All Stars – Colognali  3-2  (20-15 12-20 20-15 20-15 17-20)

Questa volta, farò il resoconto non da allenatore che sta fuori e vede il gioco esternamente, ma da giocatore con un punto di vista “nel cuore dell’azione”. Vice-coach, non esitare a dare le tue impressioni per i due primi set.

Partita contro i Colognali, squadra già incontrata sotto diversi nomi e di un livello pari al nostro. Rispetto alle altre volte, avevano un giocatore con un braccio veramente impressionante per il GLFP.

Una cosa sulla quale dovremo lavorare è questa schizofrenia tra un set e l’altro, quando la stessa squadra si ritrova in campo. Troppo spesso gli stessi giocatori tra un set e l’altro, soprattutto quando vincono il primo, si rilassano e non fanno più niente. Non si muovono più, non schiacciano più, non si concentrano più. Sembra che, siccome hanno vinto un set, hanno fatto il loro lavoro e vanno già sotto la doccia.
È un po’ l’andamento che vedo durante le partite dall'inizio dell’anno e che ho vissuto ieri dall'interno. Ovviamente non va bene per niente.
Avrei delle leve per contenere ciò, come cambiare alcuni giocatori, ma non è il mio scopo perché sarebbe troppo semplice per voi.
Siamo qui per imparare e dovete imparare a tenere fisicamente e mentalmente almeno 2 set di fila. Con la preparazione che facciamo è il minimo indispensabile. Ieri, gli avversari non hanno cambiato niente alla squadra (formazione e gioco), abbiamo perso noi.

Approfitto anche per spendere 2 parole sulla gente che si trova in panchina. La panchina non è il bar: non siamo qui per cazzeggiare, o almeno non solo. Quando siamo in panchina dobbiamo approfittarne per ricordarci del nostro gioco, delle nostre posizioni, dei nostri gesti: fare uno check-up mentale di quello che sappiamo fare per entrare mentalmente in partita ed essere pronti quando entriamo in campo.
Dobbiamo anche approfittarne per studiare il gioco avversario e capire cosa si possa fare per aiutare la squadra nel caso in cui il coach ci chiami. Lo possiamo/dobbiamo condividere coi compagni di squadra.
Ricordo che ogni giocatore è a disposizione del coach e che se viene chiamato per riscaldarsi, vuol dire che potrebbe essere utile farlo entrare a breve anche se siamo a fine set.

Fino adesso, il commento è stato molto orientato sull'approccio mentale della partita, perché tecnicamente parlando, non c’è molto da dire.
Secondo me abbiamo fatto una partita al nostro livello. Unica cosa negativa: perdiamo il quinto set con 3 battute sbagliate di fila.
In campo ho sentito un gioco più fluido, liscio e coeso rispetto alle altre partite, una bella base. Ognuno ha tenuto il suo ruolo, non ha strafatto e quindi era molto più semplice ritrovarsi in campo per difendere, coprire o ricevere.

Insisterei però sul secondo tocco. E’ dell’alzatore e l’alzatore ci deve andare! (tranne se prende il primo tocco o se è a 10 metri dalla palla). E’ normale che la gente si muova durante il gioco, almeno per lasciare il campo libero. L’alzatore non si deve fermare e lasciare cadere la palla dicendo “Ti ho visto muovere” perché ciò è molto contro-produttivo. E’ normale che la gente si muova, la pallavolo è uno sport dinamico. Si prende le sue responsabilità e ci corre sotto.
Vale anche per le altre fase del gioco. Una persona che si muove vicino a voi non lo fa per rubarvi la palla ma per lasciarvi lo spazio e prepararsi ad un eventuale aiuto o copertura. Direi che il motivo nel 95% dei casi è quello, quindi teniamolo in mente. Come allenatore, mi occupo io dei ladri di palla e lo faccio notare, non preoccupatevi.
Ormai non ci scontriamo più perché abbiamo dei ruoli e delle posizioni ben definite e quindi possiamo prendere dei rischi. Con tutti i tuffi che ho fatto ieri tra le gambe dei giocatori di prima linea, nessuno mi ha toccato. Ad un momento ho visto le scarpe del Cap molto vicine ma mi fido e so che non mi succederà niente. Non siamo più ad Oreno, non abbiate paura.

Per finire, aspetto da alcuni giocatori un migliore rendimento e una presa di rischio più alta soprattutto al palleggio. I palleggi in banda devono avvicinarsi alla rete e all'asta. Siamo ancora troppo staccati, imponendo ai nostri attaccanti di risolvere le palle non nei modi più semplici ed incisivi. Un miglioramento della squadra passa adesso da un alzata regolare ai tre posti di attacco in prima linea.

Se dovessi prendere un esempio ieri sera, sceglierei Dani. Incisività e furbizia in attacco, accuratezza in ricezione, solidità al muro, reattività in difesa e copertura e la grinta che gli conosciamo. Tutti gli ingredienti erano riuniti per fare una buona partita e l’ha fatta. Secondo me, questo è il tuo livello (non eri nel momento di grazia) quindi da mantenere ormai… :-)

Ho deciso che da oggi proverò ad eleggere 2 MVP, una donna e un uomo.
Ieri, i miei MVP sono stati Elena e Ricky. Hanno fatto dei punti in attacco lavorando la palla molto bene (l’angolino sul lungo-linea è stato spolverato per bene) e dietro sono stati efficaci. Bravi!

Continuiamo così, correggendo le piccole cose e migliorando sempre di più.

DAJE ALLS!!!

09/01/15

Attenti ai... Diavoli!

2 commenti
Il commento del Coach

Amichevole Diavoli Rosa – All Stars  4-1

Partita amichevole contro i Diavoli Rosa, squadra mista di Brugherio, la migliore squadra incontrata da tempo, robusta in tutti compartimenti del gioco, con un alzatore molto bravo e dei centrali incisivi (non tutti giorni si vedono dei centrali che attaccano nei 3 metri…).

Abbiamo tenuto il nostro livello in ricezione (tranne che nel terzo set sulle palle corte), abbiamo difeso bene gli attacchi potenti dell’opposto e della banda (anche se il posto 6 era spesso troppo lungo), ma abbiamo fatto fatica coi centrali e sui palloni spinti a fondo campo.
Ci hanno murato poche volte e quindi la copertura non è stata messa a dura prova, ma quando doveva essere presente, lo è stata.

Nel primo set abbiamo mischiato i ruoli. Ognuno faceva di più e creava confusione. Poi col caldo e il ritmo del gioco molto sostenuto con scambi lungi e intensi abbiamo lasciato il set nel momento peggiore, sul 16-15 per noi, perdendolo 20-16.
È importante capire che fare solo il proprio ruolo tenendo le proprie posizioni e non rubare la palla agli altri permette in primo luogo di stancarsi di meno concentrando la nostra energia su quello che dobbiamo fare. E siccome permette anche di fluidificare il gioco, è vincente!
Credo che col risultato del secondo set dove ognuno ha tenuto il proprio ruolo, la dimostrazione è stata fatta e non tornerò su questo soggetto. :-)
Abbiamo infatti vinto il secondo con un gioco sciolto e una bella concentrazione.
Il terzo set è stato un vuoto, c’è poco da dire tranne che gli attaccanti non devono smettere di giocare quando le alzate cambiano. Ieri era un'amichevole e dovevamo fare in modo di aiutare i compagni, alzatore compreso. Richiede ancora più concentrazione per risolvere le alzate meno buone e vi fa lavorare. Non vedere solo il “buco nel campo”, ma pensare ad essere furbi…
I due ultimi set, niente da segnalare.

Spenderò un po’ di tempo sulla difesa delle palle spinte a fondo campo.
È importante capire quando ci si deve mettere in posizione di difesa. Molte palle spinte sono state mandate sul secondo tocco avversario perché ci vedevano un po’ troppo avanti in posto 1 e 5. La posizione si prende tra il secondo e il terzo tocco avversario con la massima reattività.
Questo apre il lungo capitolo della lettura del gioco. Una volta che le posizioni saranno integrate bene e automatiche, dovremo cominciare a leggere il gioco avversario: angolo delle rincorse, posizione del corpo dell’attaccante, alzata (se è lunga, corta, vicina a rete, lontana da rete) e di come verrà attaccata (schiacciata forte se alzata buona, palla spinta se troppo vicina a rete, pallonetto se staccata da rete, eccetera).
Leggere il gioco per scegliere la posizione migliore in difesa è importante ma difficile. L’abbiamo visto ieri con gli attacchi dal centro. I posti 1 e 5 erano spesso troppo nascosti dal muro e lasciavano un buco verso la linea laterale. Capire il posizionamento del muro e da dove si attacca ci permette di prendere la posizione che ci da la migliore possibilità per difendere. Poi se la palla è indirizzata altrove o nei 3 metri o molto forte, bravo all’attaccante ma ci abbiamo provato nelle condizioni migliori.

Per concludere, una bella amichevole contro una bella squadra e tanto lavoro in previsione del campionato. Il 2015 comincia bene!

DAJE ALLS!