Tre persone erano al
lavoro in un cantiere. Avevano il medesimo compito, ma quando fu loro chiesto
quale fosse il loro lavoro, le risposte furono diverse.
«Spacco
pietre» rispose il primo.
«Mi
guadagno da vivere» rispose
il secondo.
«Partecipo
alla costruzione di una cattedrale»
disse il terzo.
19 luglio 2012. Ho camminato tutto il giorno sul
sentiero delle Orobie. Adesso è sera e sono seduto su un sasso sotto lo Zuccone
Campelli; non c’è la luna e guardando il cielo a sud sono ben visibili le
stelle del Triangolo Estivo, Altair l’aquila che vola alta nel cielo, Deneb il
maestoso cigno e Vega l’aquila che attacca in picchiata, tre delle “nostre”
stelle...
Penso alla nostra squadra, agli All Stars, e mi ritornano
alla mente le discussioni durante il debriefing, i propositi di miglioramento
che alcuni di noi hanno pronunciato per il prossimo anno, la strada tracciata
dal Coach, le resistenze. Ripenso ai miei dubbi chiaramente palesati e alle
possibili perplessità di altri forse non totalmente espresse... e come fil
rouge quella frase di Paulo Coelho, citata in vari modi, consci o
inconsapevoli, da me, Davide, Sara, Laura :«non è importante la meta, ma il
cammino», come dice Sara :«è il percorso, con tutte le sue difficoltà, che dà
valore all’obiettivo finale».
20 luglio 2012. Sono finalmente a casa, l’orso si è
saziato. E’ sera e ho voglia di riordinare le idee e i pensieri degli ultimi
giorni.
«Dobbiamo diventare una squadra» ha detto Pat. Una vera
squadra!
La sfida è per tutti noi, contro i nostri limiti e i nostri
difetti, nella ricerca di motivazioni concrete, anche comportamentali e morali.
Dobbiamo tutti sentirci parte di questo progetto: il cammino
saranno gli allenamenti, seri, costanti e attenti, il percorso che ci insegnerà
la maniera migliore di arrivare e ci arricchirà mentre lo percorriamo; la meta
sarà il confronto con la squadra avversaria, per vincere se possibile, ma
sicuramente per provarci con tutte le nostre forze. E la prima concretizzazione
dello spirito di squadra sarà il rispetto del ruolo del Coach, delle sue idee e
delle sue scelte.
E quindi:
NON VOGLIO RESISTERE
all’idea di poter migliorare, sempre, a qualsiasi età,
imparando, crescendo e infine, a volte, insegnando, cercando con impegno ed
entusiasmo di fare ciò che faccio nel migliore dei modi possibili. «Cerco sempre di fare ciò che non
sono capace di fare, per imparare come farlo». (Pablo Picasso)
alla volontà di pormi obiettivi, lavorare duro per
raggiungerli e poi pormene dei nuovi e così via, giorno dopo giorno, anno dopo
anno. «Il più grande pericolo per
noi non è che miriamo troppo in alto e non riusciamo a raggiungere il nostro obiettivo
ma che miriamo troppo in basso e lo raggiungiamo». (Michelangelo
Buonarroti)
al cambiamento, al rinnovamento, alla voglia di provare
nuove esperienze e imparare nuovi metodi, diventando parte attiva del
cambiamento e non passivo spettatore. «Non sempre cambiare equivale a
migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare». (Winston Churchill)
alla necessità di intuire, analizzare, capire e trovare una
soluzione; alla libertà di sognare, immaginare, fantasticare e desiderare
ardentemente. «La logica vi porterà da A a B. L'immaginazione vi porterà
dappertutto». (Albert Einstein)
DEVO RESISTERE
alla paura di essere inadeguato, di non riuscire, di
sbagliare, al dubbio di essere sulla strada sbagliata, al posto sbagliato, nel
momento sbagliato. «Vola
solo chi osa farlo». (Luis Sepulveda)
alla tentazione di giudicare gli altri ed essere indulgente
con me stesso, di andare sulla facile strada della discolpa e dello scarico di
responsabilità, mantenendo anzi il rispetto per l’impegno, rimanendo concentrato
e dando il massimo in ogni momento per il risultato dell’intera squadra. «Grande
Spirito, aiutami a non giudicare un altro, se prima non ho camminato nei suoi
mocassini per due settimane». (antico detto Sioux )
alla voglia di darmi per vinto, di mollare, di non provarci
fino in fondo e con tutte le mie forze, ma trovando la motivazione a non
mollare mai, neppure nei momenti più difficili. «Prima dobbiamo credere di
poter vincere, poi dobbiamo volerlo fino in fondo, dopodiché non ci resta che
combattere». (Napoleone Bonaparte)
all’ostinazione di non ascoltare, alla facile scelta di
chiudere le orecchie e la mente, prestando invece attenzione a chi ha qualcosa
da dire e da insegnare. «La mente è come il paracadute, funziona solo quando
è aperta». (Albert Einstein)
VOGLIO ESSERE IL TERZO UOMO...
«Allo sport non interessa chi sei, allo sport non
interessa come sei, allo sport non interessa da dove vieni, allo sport
interessa una cosa soltanto…che sei qui, adesso, per vincere o provarci fino in
fondo». (slogan della Giornata Nazionale 2012 dell’Unione Italiana Lotta
alla Distrofia Muscolare)
PS: la foto pubblicata, dal titolo «Non
importa quale sia la meta...», è di Claudio Lanfranconi.
3 commenti:
Sally: "Sembrate diverso, più giovane."
BdM: "Sono sempre un po' ringiovanito quando affronto qualche avventura. "
"E da quel momento in poi tutti coloro che ne avevano la capacità e il talento vissero felici e contenti!"
...a voi scoprire chi sto citando...
Un post, tante citazioni... una per ogni "attestato di volontà".... mi piace...
c'è sempre da imparare dai personaggi del passato (o anche del presente in alcuni casi)...
Mi sono già "appuntata" alcune di queste frasi... sono proprio da ricordare...
;)
Mia chiocciolina Max.. che bello questo post.. ah se solo.. se solo questa tua emotività così condivisa e sentita riuscissimo TUTTI noi ALLS ad esprimerla sul campo, senza arrabbiarci o scontrarci quasi infantilmente tra di noi, allora sì.. saremmo una SQUADRA.. ma sono sicura che siamo sulla buona via per diverntarla :) e ci lavoreremo tutti sù.. perchè è quello che in fondo ai nostri cuori vogliamo e raggiungeremo, pardendoci a volte, ma sicuramente arrivandoci :)
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