Attraverso iVolley, ho trovato sulla rete un vecchio filmato sovietico in bianco e nero, di argomento propagandistico-sportivo, che ha come protagonista niente meno che Vjačeslav Zajcev, mitico palleggiatore della nazionale sovietica dal 1971 al 1986, con la quale ha vinto praticamente tutto. Vjačeslav è anche il padre di Ivan, attuale opposto di Macerata e della nazionale italiana.
Il filmato era molto lungo e per questo ho tagliato le parti sportivamente meno interessanti (le interviste agli allenatori, i generali in perfetto stile CCCP, la lunga mostra dei trofei e delle medaglie…). Ho lasciato comunque l’audio originale, incomprensibile ma suggestivo.
Perché ho voluto postare questo filmato? Per la grande lezione tecnica e tattica in esso contenuta. Una lezione per i palleggiatori, ma non solo. Una pallavolo certamente meno veloce e potente di quella odierna, ma di grande classe!
Guardate con attenzione i movimenti di gambe misurati per andare perfettamente sotto il pallone, gli occhi sempre a cercare la traiettoria della palla, le mani perfette e aperte ad accogliere la palla, la spinta di mani, braccia e gambe, il tempo e l’intesa con i compagni, le variazioni tattiche… tutto perfetto, tutto armonico e apparentemente senza sforzo.
4 commenti:
eppperò... mi rendo conto di essere molto vintage, era + godibile la pallavolo a questi ritmi e velocità... oggi purtroppo nella maschile non riesci a vedere quasi + niente, nè la palla nè i movimenti dei giocatori...
LUI, dal nome impronunciabile, non stacca mai gli occhi dalla palla... palla sempre sulla fronte...molleggia sulla gambe...stende le braccia...muove e gira tutto il corpo... CAP, ci sei quasi! :-P
Max, come avrai visto molti commenti li abbiamo fatti sul Grido (non so xchè ma la discussione è arrivata lì alla fine)... cmq interessante vedere bene i tempi "canonici" di esecuzione di un primo tempo e della finta del centrale e, come diceva Rocco, di cosa dovrebbe fare l'alzatore per capire bene da dove arriverà la palla... ovvero seguire sempre con gli occhi la sua traiettoria! la cosa che mi piace di più, oltre all'insegnamento tecnico in se', è lo stile impeccabile! dei veri "signori" (nel senso più classico del termine) della pallavolo! :)
Riporto sul Blog alcuni commenti pubblicati sul Grido ma riguardanti questo post.
6 Patrice
Avere un palleggio così coi palloni dell'epoca... o_0 La tecnica usata è quella che vi insegno, un po' mi rassicura. Guardate bene i passi (che sono sempre gli stessi, sempre lo stesso numero) per andare sotto la palla: fa uno scatto veloce e poi raffina la sua posizione. Senza scatto veloce, non riuscirebbe a mettersi così bene. E' importante, soprattutto in P5 e P4 ricezione, avere questo scatto girando su se stessi per tenere sempre la palla d'occhio. Lo fa benissimo... :-)
Chiederò anche ai centrali di guardare bene il lavoro fatto da loro durante gli esercizi (rincorsa, finta, tempismo per la veloce) perché è molto interessante.
NB: solo sentendo il rumore della palla mi viene male agli avambracci... Ricordi del passato...
14 Sara
Ciao AllS! Due considerazioni un po' critiche (che possono sembrare negative, ma sono solo "pratiche")...
Si vede molto bene che quando il centrale salta la palla è ancora nelle mani dell'alzatore... e a quel punto ci vuole molta precisione da parte dell'alzatore nel metterla esattamente nelle mani del centrale, xchè ormai ha già saltato e non può + correggere la traiettoria di salto.... non semplice...
Altra cosa: è vero che l'alzatore fa 3 passi veloci per mettersi in posizione, ma le ricezioni sono praticamente perfette, anche quello da tenere in conto... ;)
6 Patrice
Quello che descrivi è la vera veloce dove il pallone viene spinto verso la mano dell'attaccante. Per fare ciò, l'attaccante deve partire col tempo giusto. Partendo con questo tempo, il centrale fissa il muro avversario. L'alzatore sceglierà quindi di mandarla al centro (veloce) o altrove (finta).
Per allenarla: partire in finta quando si sente che la ricezione/difesa è bella. All'inizio l'alzatore non l'alzerà al centro per mancanza di fiducia. Ma quando ci sarà intesa... ;)
14 Sara
Ecco, infatti stavo proprio pensando che ci deve essere parecchia fiducia alzatore/centrale.. le prime volte saranno tutte o quasi alzate "a vuoto"... anche quelle che l'alzatore proverà a dare al centrale, prima che il centrale capisca il tempo giusto e prima che l'alzatore prenda la mira... :)
7 Laura
Sì e le mani… se ho visto bene lui non è esattamente "parallelo" con il corpo verso dove lui manderà la palla,. ma compensa con le mani per dargli la direzione… forse così facendo non da riferimenti al muro avversario.
6 Patrice
Nel 95% dei casi ha le spalle perpendicolari alla rete ed è indirizzato verso il suo bersaglio. Non si vede dove manda la palla perché ha la palla che gli arriva sulla fronte e fino all'ultimo momento non si sa dove la può mandare. Sono i polsi che lavorano.
ehehhehehe.... bravo Max, ottima idea! :))
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