Vi propongo una mia ricetta originale che ho chiamato Crema Zen. È una vellutata di verdure bianche con qualche variante per renderla più stuzzicante e diversa… dalle solite zuppe!
In verità ho copiato un poco la ricetta allo chef della Pensione Stefaner di Tires al Catinaccio, che prepara una vellutata simile (anche se con altri sapori e spezie) e ho utilizzato le tecniche di cottura delle verdure imparate dai libri dello chef Gordon Ramsey.
Ma bando alle ciance, cominciamo a preparare le verdure:
- tagliamo a piccoli pezzi tre coste di sedano non troppo grandi, scartando la parte inferiore più dura e fibrosa;
- tagliamo a rondelle fini un gambo di porro (solo la parte bianca);
- peliamo e tagliamo a piccoli cubi una patata di medie dimensioni;
- prendiamo due zucchine, peliamo via la scorza verde (cercate di tagliarla via a pezzi grandi, che dopo useremo) e tagliamo a tocchetti la parte bianca.
In una pentola antiaderente mettiamo 5-6 cucchiai d’olio extravergine e scaldiamolo bene. Soffriggiamo per 3-4 minuti a fuoco vivace ma non troppo alto il sedano e il porro. Aggiungiamo quindi la patata e cuociamo per altri 3-4 minuti. Quindi uniamo le zucchine e soffriggiamo bene per ulteriori 3-4 minuti.
Teniamo il soffritto ben agitato e evitiamo di aggiungere acqua o altri liquidi: dobbiamo rendere croccanti le verdure, insaporendole con l’olio.
A questo punto abbassiamo il fuoco e copriamo a filo le verdure con acqua. Aggiungiamo un cucchiaino raso di sale grosso, una macinata di pepe (bianco o rosa) e un cucchiaino raso di zenzero in polvere. Facciamo cuocere a fuoco basso e senza coperchio per 30 minuti dall'inizio del bollore, mescolando ogni tanto.
Recuperiamo ora le bucce delle zucchine: tagliamole alla Julienne (a striscioline fini) e cuociamole in poco acqua salata con una presa di sale grosso: appena le zucchine cominciano ad intenerirsi (non devono essere molli) scoliamole e teniamole da parte.
Torniamo alla pentola: completata la cottura, aggiungiamo un filo d’olio e frulliamo con un minipimer o un mixer, fino ad ottenere una crema liscia, vellutata e senza grumi. Se la crema risultasse troppo densa, aggiungiamo poca acqua, ma attenzione la consistenza deve essere comunque «cremosa».
Aggiungiamo quindi le zucchine alla Julienne e mescoliamo per amalgamare.
Versiamo la crema nelle fondine. Al centro di ogni fondina aggiungiamo delicatamente un cucchiaio di panna acida o di latte o, se volete osare, di yogurt bianco non zuccherato. Spolveriamo con una macinata abbondante di coriandolo e serviamo.
In funzione della stagione e del gradimento è possibile usare altre verdure: scalogni o cipolle al posto o in aggiunta del porro, finocchi o sedani-rapa al posto del sedano, cavolfiori e rape bianche al posto delle zucchine… a vostro piacimento, l’importante è che siano tutte rigorosamente bianche! E se usate verdure che non hanno una scorza utilizzabile, al posto delle zucchine alla Julienne potete usare del cavolo nero, tagliando due foglie a striscioline sottili (attenzione però che il cavolo nero è molto più coriaceo e deve cuocere molto di più).
Usate però sempre le patate, indispensabili per aggiungere cremosità e densità alla vellutata: anzi, se preferite una crema molto densa, aggiungete una patata in più.
La cosa fondamentale di questa ricetta è però lo stato d’animo: questo piatto deve essere rigorosamente preparato ed assaporato con animo rilassato e sereno, un poco meditativo, assolutamente zen!
Provatela e fatemi sapere…
PS: questa ricetta vuole anche promuovere l’uso alimentare delle verdure bianche, spesso poco usate rispetto a quelle verdi, ma fonte primaria di composti solforati e azotati (tiocianati, indolo, allicina) e polifenoli (flavonoidi) benefici per l’organismo.
3 commenti:
Bellidea max, da provare!
Ps: azz....pensavo ke i polifenoli/flavonoidi fossero prerogativa dei frutti/vegetali di colore rosso/bordeaux.....si impara sempre!
Non la faccio troppo tecnica ma con il termine Flavonoidi si identifica una classe di composti biochimici appartenenti in realtà a varie famiglie chimiche, tutte basate sullo stesso scheletro aromatico (fenil-benzopirene): Antocianine, Flavoni e Isoflavoni, Flavanoli, Flavanoni, Flavonoli…
Le antocianine sono di norma colorate, con variazioni cromatiche (verde, rosa, giallo, rosso, blu, violetto..) che dipendono dal pH.
Gli altri composti vanno in generale dal giallo (Flavus in latino significa Biondo) all’incolore.
E adesso, Master Chef!
Magari ci mettero' la ricetta della tartiflette... per serate relax tra amici.:-)
Grazie Max. La provero'.
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