Pensieri Profondi

PENSIERI PROFONDI
«Ho controllato molto approfonditamente e questa è sicuramente la risposta. Ad essere sinceri, penso che il problema sia che voi non abbiate mai saputo veramente qual è la domanda». (Pensiero Profondo)
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23/05/14

Real Time Cooking: la Torta di Luca

2 commenti
Alla fine della partita con la Polis S.Marco, dopo aver assaggiato la composta di fragole fatta dal nostro 72Luca ho pensato «Questa marmellata starebbe proprio bene in una torta…» Così, dopo averci rimuginato un po’ su, ho scelto di realizzare una torta “ad hoc”, ispirandomi alla composta e ai famosi bagnoschiuma fruttati di Luca ;-)

Ecco quindi la ricetta della Torta di Luca, una rivisitazione delle classiche Galette de Rois e Bakewell Tart, ma in termini più moderni e leggeri.
Questa preparazione non è difficile ma un poco lunga, quindi armiamoci di pazienza e cominciamo!

La composta di fragole

Ricetta ispirata da Luca e tratta dal sito Tutto Green. Si tratta di una marmellata fatta in casa appena dolcificata, meno calorica di una confettura classica, ma ugualmente gustosa e soprattutto genuina e senza conservanti. 
Io ho usato le fragole, ma si potrebbe usare altra frutta zuccherina e con poca acqua: albicocche, uva sultanina, moscatella o zibibbo, pere, ciliegie, lamponi… a vostro piacimento, basta che sia molto matura e dolce.
Procediamo:
  1. Lavate 500 g di fragole e tagliatele a piccoli pezzi; mettetele a macerare in una ciotola con il succo di mezzo limone;
  2. Sbucciate e tagliate a piccoli pezzetti una mela Golden ben matura e unitela alle fragole. Lasciate macerare il tutto per almeno un’ora.
  3. Versate il tutto in una pentola antiaderente e cuocete a fuoco dolce per circa 1 ora, mescolando di tanto in tanto; se la composta dovesse asciugare troppo aggiungete poca acqua (qualche cucchiaio, non di più).
  4. Terminata la cottura, togliete dal fuoco e, se preferite una marmellata omogenea, frullate leggermente (io ho usato il minipimer) per eliminare i pezzi di frutta più grandi.

Questa è la ricetta base, ma si possono inserire alcune variazioni:
  • Se la frutta non fosse troppo dolce si possono aggiungere a inizio cottura 2-3 cucchiaini di zucchero di canna o 4-5 cucchiaini di miele.
  • Per addensare un po’ di più la composta si può aggiungere un cucchiaio di semi di chia o di amaranto (io ho usato questi) oppure un cucchiaino di agar-agar.
  • Si potrebbero inoltre provare alcune variazioni di sapore, aggiungendo un cucchiaino raso di zenzero o di cannella in polvere, qualche pizzico di liquirizia, semi di vaniglia o, perché no, una spolverata di peperoncino.

Per conservare la marmellata procedete in questa maniera:
  1. Mentre la frutta sta cuocendo, sterilizzate i vasetti per la conserva in una pentola piena d’acqua bollente per circa 10 minuti.
  2. Quando la marmellata è pronta, versatela ancora molto calda nei vasetti, chiudeteli bene, capovolgeteli e lasciateli raffreddare lentamente. Lasciate riposare così per almeno 48 ore.
La vostra composta è pronta, ma attenzione: essendo senza conservanti e con poco zucchero, deve essere consumata entro 2-3 mesi e conservata preferibilmente in frigorifero… ma il profumo ed il gusto sono incantevoli!

La frolla allo yogurt

La base della nostra torta sarà una pasta frolla allo yogurt, più leggera e meno burrosa della frolla tradizionale. La preparazione è comunque standard, a parte gli ingredienti e i dosaggi:
  1. In una ciotola abbastanza grande lavorate a pomata con un cucchiaio di legno (amalgamando bene, bene fino a raggiungere appunto la consistenza di una pomata) 120 g di zucchero semolato e 60 g di burro a temperatura ambiente (non fuso!).
  2. Aggiungete 150 g di yogurt intero non zuccherato a temperatura ambiente e amalgamate bene.
  3. Sbattete leggermente in una tazza 1 uovo intero a temperatura ambiente e aggiungetelo al composto, amalgamando bene.
  4. Setacciate in un’altra ciotola 360 g di farina e 1 cucchiaino di lievito per dolci. Aggiungete un pizzico di sale.
  5. Dosate in 3-4 volte la farina al composto cremoso, mescolando bene con il cucchiaio finché ce la fate e usando quindi le mani. Non impastate troppo per non scaldare la frolla, l’importante è che la pasta sia abbastanza omogenea. Se la frolla si sfalda, aggiungete poca acqua tiepida, se risulta troppo appiccicosa, aggiungete poca farina.
Per questa torta non ho aggiunta alcun aroma, ma in generale potreste aromatizzare la frolla a vostro piacimento con vaniglia, scorza di limone grattugiata, marsala o altro.
Terminata la preparazione, fate un panetto, avvolgetelo nella pellicola trasparente e ponetelo in frigo a raffreddare per circa 1 ora.

La crema frangipane

Questa è tradizionalmente una crema (in realtà una pasta morbida) a base di mandorle macinate. Io l’ho variata un po’, alleggerendola e utilizzando soprattutto farina di cocco.
  1. In una ciotola grande, utilizzando sempre il cucchiaio di legno, lavorate a pomata 125 g di zucchero semolato e 125 g di burro a temperatura ambiente.
  2. Sbattete leggermente in una tazza 3 uova intere a temperatura ambiente e aggiungetele al composto, amalgamando bene.
  3. Aggiungete lentamente, mescolando ed evitando la formazione di grumi, 100 g di farina di mandorle, 200 g di farina di cocco e 3 cucchiai di farina di frumento.
La consistenza è strana, una pasta “cremosa”, non troppo liscia ma abbastanza “ruvida”. Se la crema fosse troppo dura aggiungete poco latte, se fosse troppo liquida, un poco di farina.

La torta di Luca

E finalmente prepariamo la torta:
  1. Con il mattarello stendete la pasta frolla su un foglio di carta da forno, formando un cerchio dello spessore di circa mezzo centimetro. La dimensione deve essere tale da coprire tutto il fondo di una tortiera di 24-25 cm di diametro e di risalire di 3-4 centimetri lungo il bordo. Io uso la tortiera stessa come dima e taglio con un coltello un cerchio del diametro necessario.
  2. Sollevando la carta da forno ponete il vostro disco di frolla nella tortiera con la carta di forno come base. Tagliate via l’eccesso di carta e sistemate bene la pasta.
  3. Cuocete 15 minuti in bianco in forno preriscaldato a 180°C, non ventilato o in posizione specifica per dolci.
  4. Estraete la torta dal forno, lasciatela raffreddare leggermente e ricoprite l’interno di un bel strato di composta di fragola.
  5. Farcite quindi la torta con la crema frangipane, ponendola uniformemente a cucchiaiate sulla marmellata e riempiendo la forma di frolla fino all'orlo.
  6. Cuocete la torta per 45-50 minuti a 180°C, in forno non ventilato o in posizione specifica per dolci. La superficie della torta deve essere ben dorata.
Spegnete e aprite il forno e lasciate raffreddare lentamente la torta… E poi finalmente gustatevi la combinazione di uno strato di frolla croccante, un velo di marmellata aromatica e leggermente acidula e una crema dolce e profumata.


Have fun [cit.] xD

18/04/14

Real Time Cooking: Crema Zen

3 commenti
Vi propongo una mia ricetta originale che ho chiamato Crema Zen. È una vellutata di verdure bianche con qualche variante per renderla più stuzzicante e diversa… dalle solite zuppe!
In verità ho copiato un poco la ricetta allo chef della Pensione Stefaner di Tires al Catinaccio, che prepara una vellutata simile (anche se con altri sapori e spezie) e ho utilizzato le tecniche di cottura delle verdure imparate dai libri dello chef Gordon Ramsey.

Ma bando alle ciance, cominciamo a preparare le verdure:
  • tagliamo a piccoli pezzi tre coste di sedano non troppo grandi, scartando la parte inferiore più dura e fibrosa;
  • tagliamo a rondelle fini un gambo di porro (solo la parte bianca);
  • peliamo e tagliamo a piccoli cubi una patata di medie dimensioni;
  • prendiamo due zucchine, peliamo via la scorza verde (cercate di tagliarla via a pezzi grandi, che dopo useremo) e tagliamo a tocchetti la parte bianca.

In una pentola antiaderente mettiamo 5-6 cucchiai d’olio extravergine e scaldiamolo bene. Soffriggiamo per 3-4 minuti a fuoco vivace ma non troppo alto il sedano e il porro. Aggiungiamo quindi la patata e cuociamo per altri 3-4 minuti. Quindi uniamo le zucchine e soffriggiamo bene per ulteriori 3-4 minuti.
Teniamo il soffritto ben agitato e evitiamo di aggiungere acqua o altri liquidi: dobbiamo rendere croccanti le verdure, insaporendole con l’olio.
A questo punto abbassiamo il fuoco e copriamo a filo le verdure con acqua. Aggiungiamo un cucchiaino raso di sale grosso, una macinata di pepe (bianco o rosa) e un cucchiaino raso di zenzero in polvere. Facciamo cuocere a fuoco basso e senza coperchio per 30 minuti dall'inizio del bollore, mescolando ogni tanto.

Recuperiamo ora le bucce delle zucchine: tagliamole alla Julienne (a striscioline fini) e cuociamole in poco acqua salata con una presa di sale grosso: appena le zucchine cominciano ad intenerirsi (non devono essere molli) scoliamole e teniamole da parte.

Torniamo alla pentola: completata la cottura, aggiungiamo un filo d’olio e frulliamo con un minipimer o un mixer, fino ad ottenere una crema liscia, vellutata e senza grumi. Se la crema risultasse troppo densa, aggiungiamo poca acqua, ma attenzione la consistenza deve essere comunque «cremosa».
Aggiungiamo quindi le zucchine alla Julienne e mescoliamo per amalgamare.

Crema di verdure bianche con zenzero e coriandolo
Versiamo la crema nelle fondine. Al centro di ogni fondina aggiungiamo delicatamente un cucchiaio di panna acida o di latte o, se volete osare, di yogurt bianco non zuccherato. Spolveriamo con una macinata abbondante di coriandolo e serviamo.

In funzione della stagione e del gradimento è possibile usare altre verdure: scalogni o cipolle al posto o in aggiunta del porro, finocchi o sedani-rapa al posto del sedano, cavolfiori e rape bianche al posto delle zucchine… a vostro piacimento, l’importante è che siano tutte rigorosamente bianche! E se usate verdure che non hanno una scorza utilizzabile, al posto delle zucchine alla Julienne potete usare del cavolo nero, tagliando due foglie a striscioline sottili (attenzione però che il cavolo nero è molto più coriaceo e deve cuocere molto di più).
Usate però sempre le patate, indispensabili per aggiungere cremosità e densità alla vellutata: anzi, se preferite una crema molto densa, aggiungete una patata in più.

La cosa fondamentale di questa ricetta è però lo stato d’animo: questo piatto deve essere rigorosamente preparato ed assaporato con animo rilassato e sereno, un poco meditativo, assolutamente zen!

Provatela e fatemi sapere…

PS: questa ricetta vuole anche promuovere l’uso alimentare delle verdure bianche, spesso poco usate rispetto a quelle verdi, ma fonte primaria di composti solforati e azotati (tiocianati, indolo, allicina) e polifenoli (flavonoidi) benefici per l’organismo.

28/09/10

Cantine Aperte a Morbegno

1 commenti
Eccoci a questo giro per promuovere un nuovo evento a cui le stelle non possono mancare:

Sbevazzate di sopra e di sotto

Sembra una localita`, vero? In un certo senso lo e`... e` quel luogo dove puoi felicemente degustare affettati e formaggi accompagnati da vino a volonta`... statistiche mediche e studi scientifici hanno assodato che si degusta meglio in allegra compagnia... chi meglio di noi puo` confermare tale teoria!?

Le cantine della Valtellina si aprono nei seguenti week-end:
1-3, 8-10, 16-17 ottobre 2010
Per il programma completo ecco i link:
- web
- pdf

L'appuntamento per noi e`
sabato 9 ottobre,
giornata durante la quale
sono previste sbandate su e giu
per le cantine di Morbegno.
Si declina ogni responsabilita`
per gli astemi!

Programma:
- partenza in mattinata col treno da monza (precisi dettagli in seguito... forse...)
- pranzo tuttinZieme a Morbegno
- degustazione vini con affettati, formaggi e ottima compagnia, sbandando su e giu per le viuzze del centro storico di Morbegno
- rientro col treno a monza

Non e` necessario un particolare equipaggiamento salvo un paio di scarpe comode (magari da misurare prima dell'acquisto, ogni riferimento e puramente caUSale) e una vestizione adeguata e alle condizioni atmosferiche, per le quali avete gia` avuto prove dei nostri contatti a filo diretto con dio meteo...

La` verremo dotati di un magnifico sacchetto al collo e un bicchiere da vino per sbevazzare... Okkio a non farlo mai cadere altrimenti la vostra giornata sara` finita in disgrazia! :-D
Have a happy drink!
Enjoy your drink!

26/04/10

Pic Volley

3 commenti
L'invito è aperto a tutti!! Anche ai fruitori del Blog! L'unico obbligo è quello di non venire a mani vuote!!!

18/03/10

I miei segreti in cucina

13 commenti
Ecco qua, cari amici ALL STARS, le prove di ciò di cui vi parlavo ieri sera durante la nostra cena seguente l’allenamento. In primo piano abbiamo l’ingrediente segreto di ogni cuoco degno di stima, il tocco di classe del professionista: ARIOSTO invecchiato di 4 anni, accuratamente prelevato dalla sua confezione originale (di cui io ignoro il formato), e riposto in un barattolo di vetro griffato CONAD. L’autenticità del prodotto è certificata dall’etichetta CE, in accordo alla normativa europea sulla conservazione degli alimenti. Lo scotch intorno all’etichetta ne garantisce l’autenticità e la non contraffazione. In secondo piano potete osservare il volume CASA PRATICA, edizioni A.VALLARDI, pregno così di indispensabili consigli per la gestione della casa e di ricette rapide ed efficaci. Devo correggere quanto da me riportato ieri sera. Il prezioso volume aveva un costo originario non di € 10.00, ma, bensì, di € 7.49. Tuttavia io, sapiente gestore dell’economia domestica e autentico segugio quando si parla di affari, l’ho acquistato per € 2.50 ed ho subito iniziato a trarne benefici.