E’ lunedì sera e scrivo ad un giorno di distanza dall’epica avventura che abbiamo vissuto a Pagnano. Sono nel soggiorno di casa mia e ho tutta la sera per provare a dare una sequenza intellegibile all’orda di pensieri che ieri, ora dopo ora, si è impossessata di me. Una mandria scatenata di riflessioni ed emozioni ha preso dimora nella mia testa e, ancora adesso, a fatica, decanta e precipita lentamente in quella cosa che comunemente viene chiamata esperienza.
In questi mesi è successo qualcosa. Qualcosa di importante che ha coinvolto tutti noi, cari All Stars. Gli affetti di sempre, le attenzioni che riserviamo alle persone care, sono ora affiancati da tutta un’altra categoria di moti d’animo. In un angolino della nostra testa ci sono ora anche i moti d’animo inerenti le vicissitudini della squadra degli All Stars Oreno. Gli allenamenti, le risate, le mangiate, le ricorrenze, le amichevoli, i tornei, le baruffe, i chiarimenti, le “sportellate”, gli abbracci, le gioie, le esaltazioni, i compromessi, le urla, tutti i frammenti di vita di questi incredibili mesi pallavolistici si sono depositati, come in un magico ©Tetris, e hanno creato un letto di stati emozionali condivisi. Non so quantificare quanto sto per scrivere poichè non c’è un’unità di misura della conoscenza reciproca. Ma penso sia condivisibile che ormai, cari All Stars, sappiamo chi siamo. Quel miscuglio di cose sopra elencate è il terreno nel quale, probabilmente, prenderanno vita, o hanno già preso vita, delle sane e durature amicizie. Poi, come mi pare sia ormai unanimemente condiviso in palestra, gli amici e gli amici degli amici, formano un gruppo di persone. Ma un gruppo di persone che, non sulla carta, ma nei fatti ed emotivamente, ha saputo darsi dei ruoli e delle gerarchie è, cari All Stars, una squadra.
Ieri abbiamo iniziato il torneo non con due squadre, come potrebbe erroneamente dirsi, ma con due formazioni della stessa squadra. E’ fantastico come Pat e Max siano riusciti a elaborare due sestetti ben equilibrati e come tutta la squadra abbia razionalmente ed emotivamente approvato e sostenuto le scelte iniziali del coach. Quelle non sono solo due formazioni di due alzatori, due centrali e due bande, quelle sono due formazioni di sei modi differenti di agire e di reagire, sei modi di pensare e di muoversi, sei modi di ascoltare e di comunicare. L’un l’altro sappiamo come reagiamo, sia di fronte ad una battuta floating, sia dopo una parola scherzosa, sia dopo un’incazzatura in piena regola. Ormai un po’ ci sopportiamo, un po’ ci facciamo coraggio, un po’ ci mandiamo a quel paese e un po’, quanto è bello dirlo (!), ci vogliamo bene.
Quello che è successo da ottobre a oggi, quello che si è sviluppato partendo dal nucleo di giocatori della stagione 2008/2009 e che ha impreziosito ogni mercoledì del 2009/2010, è il risultato della partecipazione di almeno una trentina di ragazzi, o forse molti di più. Di ragazzi di ogni età, dalla piccola-grande Fabiana (visto come gioca?!) ai nostri amati senior (faccio il bravo, non vi nomino!). Tutti noi abbiamo contribuito a definire, a modellare, l’atmosfera fraterna e magica degli All Stars Oreno. Tutti abbiamo il nostro merito.
Qui, ora, però, ho voglia di citare tutto quello di incredibile che hanno portato con sé dodici giocatori: i dodici eroi di Pagnano.
Se parliamo di incredibile non possiamo non partire dal nostro coach, nonché dall’atleta più talentuoso che abbiamo: Pat sei un grande! Subito dopo gli elogi ed i grazie più sinceri sono per il “nostro papà”: Max, sei stato la più piacevole scoperta di questa squadra. Cristiano è stato invece il colpo di mercato più felice. Cri, sei stato senza dubbio il nostro atleta più solido è più cazzuto di ieri e le gioie chi mi hanno dato i tuoi muri contro gli Scoppiati e le tue parole “col cuore in mano”, dette a me in disparte dopo il nostro primo match, li ricorderò mooolto a lungo. Francy, invece, a te devo gli attimi più lunghi nei quali trattengo il fiato durante le partite. Quando il terzo tocco spetta a te vorrei tanto che quella palla grossa e cattiva si trasformasse per te in una docile pallina da ping pong e mi stupisco ogni volta che rimani in piedi dopo aver difeso qualche siluro dei ragazzi che ti giocano contro. Sara, INCREDIBILE è invece la parola perfetta per definire i muri che hai rifilato in partita ieri ai marcantoni che ti sei trovata di fronte. Vorrei tanto che tu continuassi ad allenarti bene e vorrei tanto che l’entusiasmo ti rimanesse attaccato addosso ancora per mesi e mesi: dacci dentro e le ragazze avversarie te le mangerai a colazione! Rocco, invece, sei un uomo e un paradigma di efficienza. Parole a vuoto: non pervenute. Polemiche: zero. Lamentele: mai viste. Palle messe a terra: beh, quelle, invece, ci sono spesso e volentieri. Grande Rocco. Marina, cara Marina… per te la parola incredibile è associabile a quanto cavolo giochi bene rispetto a quanto poco il lavoro e la schiena ti permettano di allenarti e di giocare con noi. Quest’anno hai fatto, forse, tre o quattro allenamenti, ma nelle amichevoli e nei due tornei del Bruno e di Pagnano hai giocato benissimo. Luca, caro incredibile e speciale amico: se fossimo tutti un po’ più come Luca Villa questo sarebbe davvero un mondo migliore. Sei davvero l’incarnazione dello spirito magico degli All Stars Oreno, tutti ti vogliono bene, tutti si trovano a meraviglia con te e per questo io ti ammiro tantissimo. Elisa, sei l’eleganza in persona, un piccolo concentrato di pallavolo, dalle ricezioni perfette, agli attacchi con rincorsa da filmare e da rivendere in dvd! Vederti giocare è uno spettacolo ed un insegnamento. E per ultime rimangono altre due donne, e ormai due amiche incredibili. Laura e Claudia. Laura mi basta solo nominarla è già mi sembra di essere di nuovo in palestra. Solo a dire “Laura” mi sembra già mercoledì, sono già in compagnia di tutti i tuoi incredibili modi di essere, di parlare, di litigare, di abbracciarmi, di fare i tuoi incredibili commenti su ciò che “ci gira intorno”… fantastico! E poi Claudia… vogliamo parlare di Claudia? Vogliamo dire perché Claudia è incredibile? Ci servirebbero non qualche riga di testo e nemmeno un post… ci vorrebbe un blog intero per spiegare perché Claudia è incredibile!!!
L’ultima parte di questo post la dedico a due amici, due “capitani”, due leader per natura, i due “fari” sportivi degli All Stars. La dedico ancora a Patrice e Massimo.
Patrice, ho ancora nei miei occhi la tua espressione delusa, i tuoi movimenti lenti, la tua sommessa concentrazione, seguenti la sconfitta del terzo incontro. Eri abbattuto per come abbiamo perso male ed eri preoccupato per noi per la dura sfida che ci aspettava nella seconda fase del torneo. Hai agito alla grande! Hai scelto, hai preso una decisione che poteva risultare impopolare ma l’hai fatto nel modo migliore. Io so per certo quanto può essere difficile decidere di cambiare le scelte precedenti, decidere di far giocare “i migliori sei possibili” per la partita che deve venire, lasciare ferme 6 persone per tutto un match, e farlo nella maniera perfetta. La tua scelta è stata condivisa e sostenuta da tutti. Pat, questa è la dimostrazione che tu hai classe. E prima di passare a Max scrivo ancora due righe su di te. Ho visto sul tuo viso GLI OCCHI DELLA TIGRE dopo due tuoi muri contro gli Scoppiati. Ho visto che anche tu vieni sopraffatto dall’adrenalina, esulti stringendo i pugni e ti liberi gridando fuori la rabbia senza guardare nessun volto e mettendo a fuoco la linea dell’orizzonte, come un pazzo, per qualche secondo, proprio come me, anche se intorno a te hai duecento o più persone. Il buon Dio sa quanto ti ero vicino in quei momenti di esaltazione!!!
Massimo, ho scommesso su di te già nei mesi autunnali ed ho avuto ragione. Tu non lo sai, ma dei nuovi sei stato la scoperta più grande. In quei mesi “preistorici” ogni tanto qualcuno veniva a dirmi che non gli piaceva il tuo modo di precisare sempre le cose… e adesso tutto questo mi sembra irreale… ma all’inizio era così. Tu forse non lo ricordi ma penso di essere stato il primo e metterti il braccio intorno al collo, a percepire come “positivo” tutto quello che dicevi, e a individuarti come “maestro”. Poi i tuoi post, la tua dedizione e la tua precisione per tutto quello che fai, che dici e che scrivi, hanno fatto il resto !!!
Come mi ha detto più volte Claudia nel nostro gruppo ci sono un sacco di persone straordinarie.
Io vi dico, forse temendo di essere un po’ troppo cerimonioso, che nel nostro gruppo non ci sono solo persone straordinarie. Negli All Stars ci sono dei veri eroi.
E intanto, grazie a tutti voi, già adesso mi chiedo: ma fin dove arriveremo?