Pensieri Profondi

PENSIERI PROFONDI
«Ho controllato molto approfonditamente e questa è sicuramente la risposta. Ad essere sinceri, penso che il problema sia che voi non abbiate mai saputo veramente qual è la domanda». (Pensiero Profondo)

30/09/12

I falli tecnici nella pallavolo amatoriale

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La scorsa stagione abbiamo partecipato ad un buon numero di tornei, confrontandoci con regolamenti diversi e soprattutto con arbitraggi differenti, da quelli improvvisati e a dir poco approssimativi a quelli ufficiali di direttori di gara FIPAV.
Nella pallavolo amatoriale è consuetudine mantenere un metro di arbitraggio nettamente meno rigoroso e formale rispetto a quello seguito nei campionati ufficiali, ma sono comunque sanzionati in ogni caso i falli di invasione, alcune volte i falli di palla trattenuta e solo nei casi più clamorosi i falli di doppio tocco.
Su queste tre tipologie di falli tecnici vorrei fare alcune considerazioni.


Il fallo di invasione
Invasione aerea
Lo abbiamo ormai capito bene, non si può in nessun caso toccare il nastro superiore della rete o la parte superiore dell’astina e non è consentito invadere completamente il campo avversario con il piede: questi errori tecnici, se visti dall'arbitro, sono sempre e comunque giustamente sanzionati.
Resta invece a mio avviso non chiara la regola dell’invasione aerea. Il regolamento dice che «nel muro, il giocatore può passare le mani e braccia oltre la rete, a condizione che questa azione non interferisca con il gioco degli avversari. Quindi non è permesso toccare la palla oltre la rete fino a che l'avversario non ha effettuato il colpo d'attacco».

Facciamo alcuni esempi per chiarirci le idee:
  • La Squadra A riceve e dopo il primo tocco la palla sta andando alta verso il nastro; un giocatore della Squadra A sta cercando di attaccare il pallone, mentre un giocatore della Squadra B sta cercando di murare: per il giocatore B è sempre fallo toccare il pallone nel campo avversario prima del secondo tocco (interferenza), ma è possibile murare dopo l’attacco del giocatore A (anche se è un secondo tocco).
  • La Squadra A riceve e dopo il primo tocco la palla sta andando alta verso il nastro; l’alzatore della Squadra A sta cercando di colpire il pallone, mentre un giocatore della Squadra B sta cercando di ostacolarlo: per il giocatore B è sempre fallo toccare il pallone nel campo avversario sia prima che dopo il tocco dell’alzatore (interferenza).
  • Il secondo tocco della Squadra A è un’alzata mal indirizzata che sta andando verso il campo della Squadra B: per un giocatore B è sempre fallo toccare il pallone nel campo avversario prima del terzo tocco (interferenza). Notate che se un giocatore A effettua il terzo tocco una volta che il pallone è già passato nel campo avversario, commette a sua volta fallo di invasione.

In tutte e tre le situazioni precedentemente esposte il comportamento migliore è… non invadere! Mani alte sopra la rete, ma rigorosamente nel nostro campo in maniera tale da ostacolare l’azione avversaria senza rischiare di commettere inutile falli.


Il fallo di palla trattenuta o accompagnata
Palla accompagnata
Questo fallo dipende molto dalla scrupolosità e dal metro di misura dell’arbitro. Abbiamo però visto che, soprattutto con arbitraggi più accurati, questo tipo di infrazione viene sanzionata anche a livello amatoriale. Il regolamento definisce semplicemente che «la palla deve essere colpita, non fermata o lanciata». Inoltre, «al primo tocco di squadra (ricezione o difesa), non esiste il fallo di trattenuta e può essere sanzionato il solo fallo di palla bloccata o di palla lanciata (tocco tipo pallamano)».

Ciò significa che il tocco deve essere netto e la palla non deve essere né trattenuta fra le mani, né accompagnata con le mani.
Durante le azioni di ricezione o difesa (limitatamente al solo primo tocco) il fallo viene sanzionato solo se la palla viene realmente bloccata e poi lanciata.

In pratica:
  • A parte il primo tocco, è sempre fallo colpire la palla da sotto con il palmo della mano aperta o con le dita, con una o due mani.
  • A parte il primo tocco, è sempre fallo palleggiare trattenendo in maniera evidente la palla fra le mani.
  • Durante le azioni di attacco in pallonetto e palla spinta, è sempre fallo se il giocatore tiene la mano a lungo sulla palla al fine di modificarne la direzione o accompagna la palla con la mano per indirizzarla in un preciso punto del campo.
  • Cercando di difendere un attacco di un avversario, è consentito colpire la palla a mano aperta dal basso verso l’alto. E’ però fallo fermare la palla e poi rilanciala.
  • Cercando di ricevere una battuta avversaria, è consentito palleggiare trattenendo leggermente la palla fra le mani. E’ però fallo bloccare la palla e poi rilanciala.

Quindi nettezza e precisione di tocco sono fondamentali per evitare di incorrere in questo tipo di fallo. E per migliorare e progredire nel gioco…


Il fallo di doppio tocco
Doppio tocco
Questo fallo, in teoria semplice e intuitivo, è in realtà uno dei più difficili da valutare e sanzionare. Per il regolamento «un giocatore non può toccare la palla due volte consecutivamente». Però, «contatti consecutivi possono essere eseguiti durante un’azione di muro; inoltre, al primo tocco di squadra (ricezione o difesa), la palla può toccare consecutivamente più parti del corpo di un giocatore».

Ecco alcuni esempi di situazioni particolari a volte difficili da valutare:
  • Durante una ricezione, la palla ricevuta in bagher carambola sulla testa dello stesso giocatore che ha ricevuto; non è fallo e l’azione conta come un tocco singolo. Se invece, dopo una ricezione la palla si alza in aria e viene colpita nuovamente dallo stesso giocatore, è evidentemente fallo di doppio tocco.
  • Durante un muro, la palla carambola più volte fra le mani di uno stesso o di diversi giocatori: non è fallo e l’azione conta come un muro singolo. Inoltre non contando il muro come tocco di squadra, lo stesso giocatore che ha effettuato il muro può poi toccare nuovamente la palla senza commettere fallo.
  • Eseguendo un palleggio, le mani del giocatore non colpiscono simultaneamente il pallone, che esce con una strana traiettoria e ruotando in maniera evidente. Questo è un fallo di doppio tocco.

La doppia sul palleggio è una delle situazioni più difficili da valutare: dato che è praticamente impossibile che entrambe le mani tocchino in sincrono la palla, tutto è lasciato alla discrezionalità dell'arbitro. A livello amatoriale i falli di doppio tocco su palleggio non vengono quasi mai sanzionati a meno di situazioni veramente clamorose: mani completamente fuori posizione una rispetto all'altra, suono ben distinto di due tocchi, palla che ruota vorticosamente sul proprio asse… E anche in questo caso la maggior parte degli arbitri amatoriali ignora il fallo.
Ma, a mio parere, la pulizia del palleggio (posizionamento delle mani, qualità del tocco, stabilità della traiettoria, orientamento del corpo... ) è fondamentale per fare veramente un salto di qualità.

Never give up AllS, never give up...

15/09/12

2012/13 - La nuova stagione

2 commenti

Lunedì, finalmente, iniziamo. Mi sono divertito settimana scorsa in palestra, nei 4 vs 3, e anche la volta prima, nei 6 vs 3, ma non vedevo l’ora che si ricominciasse tutti insieme, con il coach in testa. E’ giusto così: siamo una squadra e ogni squadra lavora con il proprio allenatore. Comincia, dunque, il quarto anno degli All Stars, il terzo ufficiale,  con “sede” a Sulbiate. Dopodomani, alle 21.30, saremo tutti lì, allineati e coperti, per ascoltare le parole introduttive di Pat e poi… si inizierà a sudare!

Scrivo poco per non interferire con il lavoro di Patrice anche se è ovvio che mi aspetto molto da tutto ciò che avverrà nei nostri lunedì e mercoledì sera. Io farò come l’anno scorso, lavorerò con l’obiettivo di arrivare a Pagnano 2013 nel miglior modo possibile, per poi “mollare”, più o meno gradatamente, a seconda del calendario dei tornei della futura stagione estiva. Sono nove mesi di volley e voglio che siamo ricchi di miglioramenti.

Obiettivi degli All Stars, li ha già fissati il coach, sono sicuro. Di questo non parlo a parte del fatto che mi aspetto un notevole miglioramento dello spirito di squadra: più presenze, più costanza e, nel magico rettangolo di gioco, bocche aperte solo per gridare “Mia!”, o “Uno!”, se la voce è quella di un alzatore.

Obiettivi miei… Questa estate ho dovuto arrendermi all’evidenza, 10 Davide non è più quello precedente l’infortunio del legamento nell’ottobre 2010. E pensare che, vien da ridere a dirlo, il ginocchio di quell’infortunio è stato, da giugno a oggi, l’unica cosa che non mi ha causato dolore. Ho provato, come nell’estate 2010, l’ultima libera da impegni, a dedicarmi solo ad allenamento e riposo, costante e programmato. Ho pensato di farlo con i ritmi di allora. Ma quei ritmi per me non vanno più bene. Ho esagerato e ho dovuto stare fermo. Ora posso fare solo due allenamenti a settimana e anche senza forzare, altrimenti pago e pago parecchio. L’obiettivo personale è quello di essere tranquillo e concentrato e di indirizzare bene le energie a disposizione. Vale a dire, in allenamento come nei tornei, pochi set ma giocati al 110% e, durante quei set, lasciare Joule sul terreno di gioco solo per i muri, le rincorse ed i salti, e non per dare il cinque di corsa a tutti alla fine di ogni punto.

Lunedì cominciamo, si diceva, ed anche quest’anno il nostro roster è cambiato. Qualcuno non c’è più, qualcuno di nuovo sta arrivando. Sono sicuro che rimarremo, come sempre, un gruppo di amici e che a Natale, quando posterò i miei auguri per le feste, avremo alle spalle un torneo di Bellusco a cui avrà partecipato una squadra… ordinata e felice.

Il mio indicatore della grinta ha fatto beep già da un po’ di settimane, è al 100%, ma io non stacco la spina. Ho intenzione di non lasciarlo scendere fino all’ultima partita che giocheremo a Pagnano. Sappiatevi regolare.