Pensieri Profondi

PENSIERI PROFONDI
«Ho controllato molto approfonditamente e questa è sicuramente la risposta. Ad essere sinceri, penso che il problema sia che voi non abbiate mai saputo veramente qual è la domanda». (Pensiero Profondo)
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01/06/22

Sistema di gioco 5-1 All Stars - Schemi con ricezione senza opposto

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Nei precedenti post Schema 5-1 Libero in 6 e Schema 5-1 Libero in 5 abbiamo descritto il sistema di gioco 5-1 con opposto che riceve, nelle due varianti possibili con libero che difende in posto 6 o in posto 5.
Ora vediamo infine l’ultima evoluzione del 5-1, il sistema con l’opposto costantemente fuori dalla ricezione, lo schema universalmente più diffuso nella pallavolo moderna.

Questa disposizione ha il vantaggio di specializzare al massimo i ruoli, assegnando unicamente a tre giocatori (le due bande e il libero) la competenza della ricezione, mentre all’opposto e ai due centrali restano esclusivamente competenze di attacco e di difesa.
La disposizione in campo non cambia ed è ancora la classica P-B-C e cioè in senso antiorario Palleggiatore, Banda, Centrale, Opposto, Banda, Centrale. Il Libero entra in sostituzione del Centrale di seconda linea.
Nel filmato trovate tutti i movimenti relativi a questo sistema di gioco con le posizioni e gli spostamenti relativi alla ricezione, al primo attacco (dopo nostra ricezione), alla difesa (dopo nostro servizio o dopo nostro attacco) ed agli attacchi successivi al primo. Naturalmente, nelle rotazioni P5 e P2, il Centrale di seconda linea, quando in campo, prende il posto del Libero.


Di seguito alcune note aggiuntive sulle disposizioni in ricezione per tutte e sei le rotazioni.

Rotazione P1 - Ricezione
Mentre l’opposto resta in prima linea, la banda B1 scende in seconda linea a ricevere.
Il palleggiatore per evitare il fallo di posizione deve stare dietro a B1 e penetrare in prima linea appena la squadra avversaria effettua il servizio (questa è la rotazione in cui l’alzatore deve fare più strada).
Nella rotazione P1 non si esegue il cambio d’ala in prima linea: l’opposto resta per tutta la rotazione in posto 4, la banda B1 in posto 2.

Rotazione P6 - Ricezione
Il palleggiatore si schiaccia sull’opposto e la banda B2 scende a ricevere.
Attenzione al fallo di posizione del palleggiatore, che deve essere più spostato a destra rispetto al libero.




Rotazione P5 - Ricezione
L’opposto resta in prima linea e questa volta è la banda B2 che scende a ricevere. Il palleggiatore avanza in prima linea, già pronto per l’alzata.
Rotazione complicata per le posizioni: la banda B2 deve fare attenzione a restare a destra del centrale C2 e davanti alla banda B1, mentre l’alzatore deve essere dietro al centrale C2 e a sinistra della banda B1.

Rotazione P4 - Ricezione 
In questa rotazione (così come nelle prossime due, P3 e P2) l’opposto è in seconda linea, ma non entra comunque in ricezione.
E’ la banda B2 che scende, non in verticale ma in diagonale, dalla posizione 2 alla posizione 5, già pronto al successivo attacco da 4. L’opposto si posizione dietro la linea di ricezione e soprattutto dietro B2, mente la banda B2 deve restare a destra di C2.

Rotazione P3 - Ricezione 
E’ ora la banda B1 che scende a ricevere, facendo attenzione a restare sempre davanti al libero.
L’opposto si posizione tra il libero e B2.






Rotazione P2 - Ricezione 
E’ ancora B1 che scende a sostituire l’opposto in ricezione, restando a destra di C1. L’opposto dietro la linea di ricezione deve restare sempre a sinistra rispetto a B2.







Al link Posizioni 5-1 senza Opposto potrete trovare gli schemi stampabili delle disposizioni nelle varie posizioni e nelle varie situazioni di gioco (ricezione, primo attacco, difesa, attacco).

24/12/19

02/05/18

Onore ai campioni: Conegliano e Perugia

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Le Pantere campionesse d'Italia!
I Block Devils campioni d'Italia!

05/09/16

03/08/16

26/06/16

Uno sport da sovversivi

5 commenti

«La pallavolo è uno sport da sovversivi» è un video realizzato dalla Federazione Italiana Pallavolo (FIPAV Treviso).

Il testo è di Mauro Berruto ed è tratto dal volume «Sogni di gloria. Genitori, figli e tutti gli sport del momento» della collana «Save the parents» di Scuola Holden (Feltrinelli) ed era già stato pubblicato su questo Blog nel post Cari genitori.

13/11/15

Una vita da...

3 commenti


Dedicato non solo ad alzatori e centrali, ma a tutti coloro che giocano a pallavolo.
Con un speciale ringraziamento per Giacomo e Cecilia Iotti e Raffaella Calloni.

Enjoy it.

25/10/14

The legendary Aleksandr Savin

2 commenti
E dopo gli alzatori, ora sotto con i centrali!

Nel 1985 a Tokio si giocò la finale della FIBV World Cup, fra gli Stati Uniti di Timmons e Kiraly (campioni olimpici) e l’Unione Sovietica di Zajcev e Savin (campioni del mondo).
Pallavolo vintage (si giocava ancora con il cambio palla e i set al 15), ma la partita (vinta infine dagli USA per 11-15 19-17 15-9 9-15 15-12) è universalmente nota come «the greatest volleyball match of all time».
Ecco un piccolo estratto della partita (il cui video completo si può trovare in rete) incentrato sul grande centrale dell’URSS Aleksandr Savin, dominatore e punto di riferimento del ruolo dal 1975 al 1985 (in quel periodo oro e argento olimpico, 2 volte campione del mondo e per ben 6 volte campione europeo).

Una grande lezione di tecnica e tattica: velocità di esecuzione, potenza, variazioni di posizione e di direzione d’attacco… 



02/10/14

Sistema di gioco 5-1 All Stars con libero in posto 5

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Revisione: 6 Patrice e 5 Daniele

Anno nuovo, vita nuova. Riprendiamo il sistema di gioco 5-1 con opposto che riceve, già descritto nel post Sistema di gioco 5-1 All Stars, e facciamo una variazione: mentre nelle fasi difensive del precedente schema di gioco il libero si posizionava in posto 6, nel sistema qui descritto si posiziona in posto 5.

Questa disposizione ha due vantaggi:
  • il libero si trova in difesa sulla principale linea di attacco degli avversari, la diagonale lunga
  • nelle fasi di contrattacco con l’alzatore in prima linea (rotazioni P4, P3 e P2), la banda di seconda linea si trova in una posizione tale da poter eseguire la pipe

I movimenti di seconda linea si complicano un poco, ma i vantaggi nella copertura difensiva e nelle fasi di contrattacco compensano ampiamente questa maggiore difficoltà.

Disposizioni e rotazioni
La disposizione in campo non cambia ed è ancora la classica P-B-C-O-B-C


Nel filmato ecco tutti i movimenti inerenti a questo sistema di gioco; per ogni rotazione ho riportato le posizioni e gli spostamenti relativi alla ricezione, al primo attacco (dopo nostra ricezione), alla difesa (dopo nostro servizio o dopo nostro attacco) ed agli attacchi successivi al primo.


Variazioni
In definitiva, le principali differenze del sistema di gioco 5-1 con libero in 5 rispetto a quello con libero in 6 sono:
  • nelle disposizioni difensive il libero è sempre in posto 5. Il centrale (quando è il suo turno di battuta e si trova quindi in seconda linea) si posiziona anch'esso in posto 5. Naturalmente lo scambio che porta il libero in 5 non è da eseguirsi subito dopo la ricezione (non c’è il tempo), ma subito dopo il primo attacco o subito dopo il nostro servizio
  • nella rotazione P1 non si esegue il cambio d’ala in prima linea: l’opposto resta per tutta la rotazione in posto 4, la banda in posto 2

Buona visione e... buono studio.

PS: al link seguente potete trovare gli schemi stampabili delle disposizioni nelle varie posizioni
       Disposizioni nel sistema 5-1 con libero in 5


12/04/14

A lezione da Vjačeslav Zajcev

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Attraverso iVolley, ho trovato sulla rete un vecchio filmato sovietico in bianco e nero, di argomento propagandistico-sportivo, che ha come protagonista niente meno che Vjačeslav Zajcev, mitico palleggiatore della nazionale sovietica dal 1971 al 1986, con la quale ha vinto praticamente tutto. Vjačeslav è anche il padre di Ivan, attuale opposto di Macerata e della nazionale italiana.

Il filmato era molto lungo e per questo ho tagliato le parti sportivamente meno interessanti (le interviste agli allenatori, i generali in perfetto stile CCCP, la lunga mostra dei trofei e delle medaglie…). Ho lasciato comunque l’audio originale, incomprensibile ma suggestivo.
Perché ho voluto postare questo filmato? Per la grande lezione tecnica e tattica in esso contenuta. Una lezione per i palleggiatori, ma non solo. Una pallavolo certamente meno veloce e potente di quella odierna, ma di grande classe!

Guardate con attenzione i movimenti di gambe misurati per andare perfettamente sotto il pallone, gli occhi sempre a cercare la traiettoria della palla, le mani perfette e aperte ad accogliere la palla, la spinta di mani, braccia e gambe, il tempo e l’intesa con i compagni, le variazioni tattiche… tutto perfetto, tutto armonico e apparentemente senza sforzo.


22/12/13

Buon Natale 2013

9 commenti



Schegge di stelle
sull'abete, scintille
in fondo al cuore

12/08/13

La fatica delle montagne

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Da alcune idee di Mauro Corona e Massimo Cacciari.

La montagna ci insegna la fatica, perché la montagna è in salita, come la nostra vita. La montagna ci consuma energie, ma quando arriviamo in un rifugio o semplicemente ci sediamo su una roccia o ci sdraiamo su di un prato, nella fatica apprezziamo l’acqua e il pane, ma soprattutto l’amicizia.

La montagna è una scuola: quando hai camminato otto ore per giungere alla meta, quanto arrivi su un cima e poi torni giù, quella è scuola. Perché ti insegna che da una vetta non vai in nessun posto, puoi solo scendere, come nella vita. Ed è difficile, perché sei stanco, il percorso è ostico, il tempo è mutevole e spesso l’ora è tarda. Perché ti insegna a non fermarti, a non arrenderti nei sentieri che la vita ti chiede di percorrere.

Nella nostra quotidianità fatichiamo in modi diversi, alienanti, ma la fatica della montagna è un’altra cosa: è scelta filosofica, libero arbitrio, esercizio di libertà. La libera scelta di camminare in territori difficoltosi e in ambienti marginali che non interessano ai più, in cui si è esposti all'imprevisto ma nei quali si fanno esperienze significative, importanti per la vita di tutti i giorni.

La montagna mette a nudo la naturalità delle cose, ci costringe ad essere in rapporto con le cose autentiche, con la verità delle cose fisiche. Ed è qui che la spiritualità si salda alla fisicità, che la spiritualità moltiplica la percezione di tutti i sensi, in un autentico godimento olistico dell'ambiente naturale.

Sensation

Par les soirs bleus d’été, j’irai dans les sentiers,
picoté par les blés, fouler l’herbe menue:
rêveur, j’en sentirai la fraîcheur à mes pieds.
Je laisserai le vent baigner ma tête nue.

Je ne parlerai pas, je ne penserai rien:
mais l’amour infini me montera dans l’âme,
et j’irai loin, bien loin, comme un bohémien,
par la Nature, heureux comme avec une femme.

Mars 1870
                                       Arthur Rimbaud

20/07/13

Sistema di gioco 5-1 All Stars: movimenti di posizionamento per ricezione, attacco e difesa

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Il sistema di gioco più utilizzato nella pallavolo moderna è sicuramente lo schema 5-1. Questo schema prevede un alzatore unico, un opposto, due bande e due centrali, oltre ad un libero per la seconda linea.
Questo sistema ha alcuni notevoli vantaggi rispetto ad altri:
  • l’alzatore unico non riceve e difende poco, così da essere veramente dedicato e specializzato sull'alzata;
  • si aggiunge un giocatore d’attacco, l’opposto, aumentando le possibilità di uscite offensive;
  • si specializzano alcuni giocatori sulla fase di ricezione.
Esistono essenzialmente 2 differenti modalità di attuazione del sistema 5-1: con l’opposto che non riceve oppure con l’opposto che riceve. Nel primo caso l’onere della ricezione ricade totalmente, oltre che sul libero, sulle due bande. Nel secondo caso la fase di ricezione è ripartita fra 4 giocatori (libero, opposto e bande), ma con prevalenza del libero (che riceve in 6 rotazioni su 6) e dell’opposto (che riceve in 5 rotazioni su 6).

Il sistema di gioco scelto per la nostra squadra è il 5-1 con opposto che riceve.

Disposizioni e rotazioni
La prima differenza fra il vecchio 4-2 e il nuovo 5-1 è la disposizione in campo dei giocatori. Fino ad oggi, partendo dal posto 1 e procedendo in senso antiorario, ci disponevamo nella sequenza P-C-B-P-C-B. Nel 5-1, per semplificare i movimenti di scambio e di posizionamento, ci si dispone invece nella configurazione P-B-C-O-B-C.
Disposizioni
Nel 5-1 le varie rotazioni vengono identificate in base alla posizione dell’alzatore: P1 se l’alzatore parte dalla posizione 1, P2 se parte dalla posizione 2 e così via fino a P6.
Nel filmato ho cercato di sintetizzare e chiarire tutti i movimenti inerenti il sistema 5-1 e legati alle varie fasi di gioco (ricezione – attacco – difesa). Di seguito aggiungo comunque una spiegazione di quanto si vede nel video.


Note generali
In 3 rotazioni difensive su 6 l’alzatore si trova in seconda linea, ma deve essere pronto ad avanzare in prima linea per l’alzata il prima possibile. E’ importante allora che soprattutto su palla facile, l’alzatore anticipi l’avanzamento in prima linea e lasci agli altri giocatori l’onere del primo tocco d’appoggio. Sarà quindi molto importante la chiamata “FACILE” e il conseguente movimento di squadra.

Se comunque l’alzatore esegue il primo tocco, dovrà per forza di cose essere un altro giocatore ad alzare. Qui ci sono varie scuole di pensiero. Il sostituto dell’alzatore può essere:
  • l’opposto, in quanto sempre in prima linea quando l’alzatore è in seconda linea;
  • il libero, in quanto sempre a fianco dell’alzatore;
  • il centrale di prima linea, in quanto sempre in posto 3;
  • due giocatori diversi, uno in prima linea ed uno in seconda linea (per esempio libero e opposto), in funzione della traiettoria reale del pallone.
La scelta tra queste opzioni dipende molto dalle caratteristiche tecniche dei giocatori.

In 3 rotazioni d’attacco su 6 si trovano in prima linea 4 giocatori (3 attaccanti e l’alzatore) e quindi tutta la copertura è delegata a 2 soli giocatori: la concentrazione, la velocità di posizionamento e la volontà difensiva assumono in queste fasi un’importanza massima.

Movimenti di posizionamento: P1
P1
In questa rotazione l’alzatore deve “penetrare” in prima linea per alzare. La rotazione P1 è la più complessa in quanto la banda di prima linea e l’opposto si ritrovano dal lato “sbagliato” rispetto allo standard.

Ricezione
L’alzatore dalla posizione 1 avanza in prima linea, addossandosi a B1. Il libero si sposta in 1, la banda di seconda linea in 6 e, per completare la ricezione a tre, l’opposto scende in seconda linea in posizione 5. Attenzione che l’alzatore dovrà comunque sempre posizionarsi dietro B1 e a destra del Libero, per non commettere fallo di posizione.

Primo attacco
Appena parte la battuta dell’avversario l’alzatore si sposta nella sua posizione di alzata (fra 2 e 3) e B1 e C1 si preparano all’attacco: per questo primo attacco però la banda non si troverà nella sua posizione standard (posto 4) ma sul lato fuori mano (posto 2). Analogamente l’opposto, appena possibile in funzione della ricezione, ritorna in prima linea (posto 4) e si prepara ad attaccare. Il Libero e B2 avanzano e si preparano a coprire.

Difesa
Sull’attacco della squadra avversaria e sul nostro servizio la disposizione è quella standard che già realizziamo nel 4-2, con l’opposto al posto del secondo palleggiatore. Notate che:
  • dopo un nostro attacco l’alzatore si trova in prima linea e deve velocemente tornare nella sua posizione di difesa in seconda linea (posto 1);
  • appena possibile (subito dopo l’effettuazione del primo attacco o subito dopo l’esecuzione del nostro servizio) O e B1 si scambiano di posto, per ritrovarsi finalmente in posizione standard (banda in 4 e opposto in 2).
Attacco
Sull’eventuale attacco successivo l’alzatore avanza nuovamente (il prima possibile) in prima linea e i tre attaccanti (da sinistra a destra B1, C1 e O) si preparano. La copertura è sempre delegata al libero e a B2.

Movimenti di posizionamento: P6
P6
Anche in questo caso si ha la penetrazione dell’alzatore, ma banda e opposto si trovano subito in posizione standard.

Ricezione
L’alzatore dalla posizione 6 avanza in prima linea, addossandosi a O. Anche C1 si accentra per essere più pronto per il successivo attacco. In seconda linea, il libero si sposta in 6 e, per completare la ricezione a tre, B2 scende in seconda linea in posizione 5. Attenzione che l’alzatore dovrà comunque sempre posizionarsi dietro O e a destra del Libero, per non commettere fallo di posizione.

Attacco
Appena parte la battuta dell’avversario l’alzatore si sposta nella sua posizione di alzata (fra 2 e3) e C1 e O si preparano all’attacco. Analogamente B2, appena possibile in funzione della ricezione, ritorna in prima linea (posto 4) e si prepara ad attaccare. Il Libero e B1 avanzano e si preparano a coprire.

Difesa
Tutto come per P6, ma con la semplificazione che banda ed opposto si trovano subito in posizione standard, senza dover effettuare cambi e spostamenti.

Movimenti di posizionamento: P5
P5
Anche in questa rotazione si ha ancora la penetrazione dell’alzatore.

Ricezione
L’alzatore dalla posizione 5 avanza in prima linea, addossandosi a C2. Anche B2 si sposta a sinistra, a ridosso di C2, per essere più pronto per il successivo attacco. In seconda linea, B1 si sposta in 5, il Libero in 6 e, per completare la ricezione a tre, l’opposto scende in seconda linea in posizione 1. Attenzione che l’alzatore dovrà comunque sempre posizionarsi dietro C2 e a sinistra di B1, per non commettere fallo di posizione.

Attacco
Appena parte la battuta dell’avversario l’alzatore si sposta nella sua posizione di alzata (fra 2 e3) e C2 e B2 si preparano all’attacco. Analogamente l’opposto, appena possibile in funzione della ricezione, ritorna in prima linea (posto 2) e si prepara ad attaccare. Il libero (oppure C1 se è in campo per la battuta) e B1 avanzano e si preparano a coprire.

Difesa
Tutto come per P6, ma con la semplificazione che banda ed opposto si trovano subito in posizione standard, senza dover effettuare cambi e spostamenti.

Movimenti di posizionamento: P4
P4
Nessuna differenza rispetto al sistema 4-2. L’alzatore si trova già in prima linea e non sono quindi richiesti movimenti di penetrazione o ritorno.
L’unica nota che si può fare è che, in fase di ricezione, i componenti della prima linea si stringono uno su l’altro a sinistra (verso posto 4) per facilitare il successivo movimento di attacco di C2 e B2.

Movimenti di posizionamento: P3
P3
Anche qui nessuna differenza rispetto al sistema 4-2.
In fase di ricezione, C2 si stringe su P in posto 3 per facilitare il suo successivo movimento di attacco.


Movimenti di posizionamento: P2
P2
Ancora nessuna differenza rispetto al sistema 4-2.
In fase di ricezione, B1 si stringe su C1 in posto 4 per facilitare il suo successivo movimento di attacco.



Conclusione
Nel sistema di gioco 5-1 i movimenti sono sicuramente più articolati, ma non certo complessi. In definitiva nulla di così difficile da non poter essere, con volontà ed impegno, velocemente assimilato.
Inoltre, la maggior specializzazione dei ruoli permetterà allenamenti più specifici e mirati e quindi possibilità di miglioramento ancora maggiori.

Quindi, studiamo, impariamo e diamoci dentro! A settembre si ricomincia!!

27/12/12

...che il 2013 sia veramente felice!

1 commenti
...e dopo essere sopravvissuto al concentrato di 3 gg di abbuffate,
ecco i miei auguri per un felice 2013!

"reach out and touch faith" [cit.]


Strano vedere, quando postavo questo video, che a lato c'era già qlcn che per motivazioni diverse aveva inserito nel player un'altra canzone dei Depeche Mode...

25/03/12

Goodbye Vigor...

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Musica del video: Pink Floyd - Goodbye Cruel World (The Wall 1979)

10/03/12

Cusano vs All Stars!!!

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Cusano Milanino, 8 marzo 2012.

Partita amichevole fra la squadra del S.Martino di Cusano e gli All Stars: ecco un estratto delle migliori azioni degli AllS, grazie all'apporto fondamentale di Andrea in veste di cameraman e video editor... oltre naturalmente che di “centrale metropolitano”.

Enjoy yourself!


21/02/12

Carnival Volley Night 2012

3 commenti
uno spunto per capire cosa puo` accadere in 12h notturne di pallavolo... a cavallo tra 2 giorni... dal tramonto all'alba...

Cimiano 2012...
dalle 7pm di sabato 18/2 alle 7am di domenica 19/2

06/01/12

L'attacco del centrale: la fast

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Introduzione
La fast è uno schema d’attacco eseguito dal centrale in primo o secondo tempo e che ha come peculiarità lo stacco ad un solo piede. Essendo, come dice il nome, un attacco con un’esecuzione molto rapida, risulta molto efficace riuscendo spesso ad anticipare l’azione del muro avversario.
Questa tecnica è in pratica riservata ai soli giocatori destrorsi che, eseguendo una rincorsa da sinistra verso destra, attaccano la palla in posto 2, alle spalle dell’alzatore. I giocatori mancini dovrebbero invece eseguire la rincorsa da destra verso sinistra, sovrapponendosi alla zona d’attacco della banda, con un’azione di scarsa applicazione pratica e utilità tattica.
Ad alto livello, la fast è praticamente usata solo nel femminile. Questo perché nel maschile il muro è più veloce ed invadente e riesce a controbattere all’attacco in fast in maniera molto più positiva. Inoltre l’uso dell’attaccante di posto 1 dalla seconda linea è più efficace e quindi molto più sfruttato.

L’attacco in fast
Come detto, la fast può essere eseguita sia come un primo tempo che come un secondo tempo:
  • Fast in primo tempo (detta anche “fast stretta”): la palla “insegue” l’attaccante (che è in anticipo su di essa): il centrale deve essere già in piena accelerazione e oltre l’alzatore quando questo tocca la palla e saltare contemporaneamente all’alzata. L’alzata è tesa e la palla è colpita a circa 1 metro dall’alzatore. E’ chiamata dall’alzatore con il simbolo del telefono, tenendo pollice e mignolo stretti sulle altre dita.
  • Fast in secondo tempo (detta anche “fast larga”): la traiettoria è più lunga e con una parabola più accentuata. L’attaccante “insegue” la palla, partendo con la rincorsa contemporaneamente all’alzata e colpisce la palla a circa 1 metro dall’astina. E’ chiamata sempre con il simbolo del telefono, tenendo però pollice e mignolo larghi.
La fast larga è molto più usata in quanto più semplice da realizzare e perché comunque consente all'attaccante di variare facilmente il punto ed il tempo di contatto con la palla, garantendo così la massima imprevedibilità al suo attacco.

Aspetti fondamentali

Ricezione
Come per tutti gli attacchi veloci, la base di partenza è una ricezione perfetta. E’ però vero che una fast larga dà più possibilità al centrale di correggere la traiettoria di rincorsa e il tempo di salto e quindi è attuabile anche con ricezioni meno precise.

Alzata
Quasi superfluo sottolineare che per una buona esecuzione della fast occorra un’intesa eccellente tra alzatore e attaccante, da perfezionare con continui esercizi in allenamento.
La fast è per l’alzatore una palla complicata in quanto deve servire l’attaccante senza vederlo e soprattutto senza sapere dove esattamente esso si trovi.
Il palleggiatore ha inoltre il difficile compito di nascondere al centrale avversario la propria scelta e contemporaneamente garantire traiettoria e velocità dell'alzata. In questo modo si può sfruttare il più grande vantaggio della fast e cioè il poter attaccare la palla su uno tratto di rete molto ampio, non consentendo quindi al muro di leggere preventivamente il probabile punto del colpo.

Movimento di avvicinamento alla rincorsa
Per ogni tipo di traiettoria d’alzata c’è il giusto momento per iniziare la rincorsa e nella fast le variabili che influenzano il tempo sono ancora maggiori rispetto agli altri attacchi. Vale la solita regola dei colpi veloci: non perdere mai di vista la palla, ancora di più nella fast dove l’attaccante può variare (entro certi limiti) il tempo di salto e il punto di impatto con la palla, anticipando o ritardando per eludere il muro avversario.
La rincorsa vera e propria (cioè gli ultimi 3 passi, così come descritti nel prossimo paragrafo) è preceduta da una serie di passi di avvicinamento, in numero variabile e più o meno lunghi in funzione del tipo di fast (stretta o larga), del punto di partenza del centrale, del punto reale di alzata e della traiettoria seguita dal centrale (più o meno parallela alla rete).
La rincorsa deve comunque iniziare col tempo giusto: prima che la palla entri nelle mani del palleggiatore per una fast stretta, contemporaneamente all’alzata per una fast larga.

Rincorsa
Nel suo svolgimento la rincorsa per la fast ricorda molto da vicino il terzo tempo del basket: la sequenza finale di passi prevede infatti la progressione sinistro-destro-sinistro. La rincorsa deve essere molto dinamica e ritmica e la sua velocità deve essere progressiva, con l’ultimo passo lungo e veloce.
La traiettoria di rincorsa deve essere all’incirca parallela alla rete, ma terminare con una leggera chiusura della linea di rincorsa, andando ad appoggiare il piede di stacco (il sinistro) più vicino alla rete rispetto agli altri, in maniera tale da favorire la rotazione del corpo verso il campo avversario.
Data la diversa dinamicità, all’ultimo passo-stacco le braccia non sono completamente slanciate indietro come nella rincorsa tradizionale, ma seguono il naturale andamento della corsa.

Stacco
Lo stacco avviene con il piede sinistro (ultimo passo) che converge verso la rete e trasforma la velocità della rincorsa in elevazione con una azione tacco-punta. Vista la spinta verso avanti dell’attaccante (data dalla particolare rincorsa), lo stacco deve essere effettuato abbastanza distante da rete (più di 1 metro) per evitare il rischio di un’invasione.
A causa dell’asimmetria dello stacco, il braccio sinistro non può essere slanciato completamente verso l’alto, mentre è il braccio destro che sale velocemente a cercare il pallone.
E’ anche il ginocchio della gamba destra a salire verso l’alto per ottimizzare il movimento e incrementare lo slancio, con un gesto molto simile a quello del salto in alto.

Fase di volo
Durante il salto, il giocatore esegue una rotazione sul proprio asse longitudinale verso sinistra, in modo da correggere la posizione del corpo rispetto alla rete e avere così tutte le direzioni d’attacco a disposizione. Attenzione però a non esagerare nella rotazione per evitare di girare troppo intorno al proprio asse e perdere il contatto con la palla.
Il braccio destro resta molto alto e va a cercare in alto e in avanti il pallone.

Colpo sulla palla
Il colpo sul pallone è caratterizzato dal caricamento alto del braccio: la direzione d’attacco sarà allora determinata dall’azione della mano (frustata o flotting) e del polso-avambraccio (extra-rotazione o intra-rotazione).
Ricordate sempre che l’arma vincente della fast non è la forza, ma la velocità e la sorpresa: la fast è l’attacco nel quale, ritardando o anticipando il colpo, si può maggiormente modificare il tempo e la direzione.

Ricaduta
La ricaduta dopo l’attacco in fast deve essere molto curata perchè la rotazione del corpo in volo può comportare forti componenti di torsione a carico delle articolazioni della gamba al momento del contatto con il suolo. E’ fondamentale appoggiare a terra entrambi i piedi e controllare e contrastare il momento angolare che tenderà a fare ruotare il corpo, aiutandosi anche con le braccia.

Post Scriptum
Nel filmato seguente, tratto in parte dal canale di YouTube UCSIVOLLEYBALL ed in parte dal sito ufficiale della Fédération Internationale de Volleyball, ho cercato di concentrare tutte le nozioni importanti per l’apprendimento della fast, oltre ad una serie di esempi “parlanti”. In particolare le azioni di gioco si riferiscono alla coppia Eleonora Lo Bianco e Simona Gioli, durante le partite del Campionato del Mondo 2010 tenutosi in Giappone.
Questa volta ho scelto un sottofondo musicale più orientaleggiante: “Peace Piece” di John Mc Laughlin.

Sentāpurēyā-shi ni nigon nashi... xD




31/12/11

A Christmas Carol

2 commenti
Alle stelle luminescenti
che pervadon sempre crescenti
le emozioni de' nostri eventi


Music video by Annie Lennox performing God Rest Ye Merry Gentlemen. (C) 2010 La Lennoxa

30/12/11

L'attacco del centrale: il primo tempo

6 commenti
Introduzione
L’attacco di primo tempo è una delle giocate più belle e rappresentative della pallavolo: la velocità, la forza, il sincronismo, l’intesa, sono tutti aspetti che esaltano il gioco, i giocatori ed il pubblico. Una veloce ben eseguita è inoltre un'arma tattica fondamentale nella costruzione della strategia d’attacco di una squadra.
Un attacco di primo tempo non si può però improvvisare ed è un gesto tecnico difficile sia per l’alzatore che per il centrale: l’anticipo e la velocità necessari sono tali che i tempi di incontro con la palla sono stretti e ben stabiliti e non c'é quindi possibilità di significativi aggiustamenti “in corso d’opera”.

L’attacco di primo tempo
La definizione ”primo tempo” indica un’azione d’attacco in cui lo schiacciatore deve colpire la palla durante la parabola ascendente e quindi deve partire con la rincorsa mentre la palla si avvicina all'alzatore e staccare prima del tocco dell’alzatore. Quando l’alzatore palleggia, l’attaccante deve essere già in fase di volo.
L’attacco di primo tempo è fondamentalmente suddivisibile in 3 tipologie:

Veloce avanti: il palleggiatore serve davanti a sé una palla con traiettoria bassa e corta. L’attaccante stacca molto vicino al palleggiatore. E’ chiamata dall’alzatore con il numero 1.

Veloce dietro: anche in questo caso il palleggiatore serve una palla con traiettoria bassa e corta, ma dietro a sé. La traiettoria di rincorsa è più lunga, ma lo stacco è comunque molto vicino al palleggiatore. E’ chiamata con il numero 2.

Tesa al centro: si tratta di un’alzata molto veloce servita con traiettoria molto tesa, quasi orizzontale alla rete. L’attaccante stacca in questo caso circa 2 metri davanti all'alzatore. E’ chiamata con il numero 7.


L’attacco con stacco ad un piede, denominato comunemente “fast”, ha la particolarità di poter essere eseguito sia come un primo tempo che come un secondo tempo. Ne parleremo in un post ad hoc.

Aspetti fondamentali

Ricezione
Un attacco di primo tempo può iniziare solo da una ricezione perfetta. In caso di ricezione imprecisa sarà molto difficile se non impossibile sviluppare un attacco in veloce accettabile.
Per un’esecuzione ottimale infatti, l’alzatore deve essere alla distanza ottimale dalla rete (circa 1 metro) e deve potersi posizionare sotto la palla con buon anticipo.

Partenza
La scelta del momento in cui partire con la rincorsa é probabilmente l’aspetto più difficile da spiegare, apprendere ed automatizzare ma nel contempo è la chiave del successo del gesto tecnico.
Il centrale deve imparare a "leggere" la parabola di ricezione e scegliere in base a questa il tempo di partenza. E’ quindi fondamentale per il centrale non perdere mai di vista la palla, seguirla sempre con gli occhi e imparare a scegliere il tempo e il punto di salto ottimale. Nel contempo, l’alzatore deve leggere in anticipo la distanza da rete della palla e “sentire” lo spostamento e la posizione dell'attaccante.
Ci sono pochi suggerimenti da dare: sarà essenzialmente l’esperienza e il grado di conoscenza reciproca fra palleggiatore e centrale che porteranno al sicuro miglioramento di questo aspetto.

Rincorsa
Anche in questo caso poco da dire: la rincorsa deve essere rapida, anzi rapidissima!
L’ideale è adottare una rincorsa a due passi: la sequenza ottimale per i giocatori destrorsi prevede di partire con il piede sinistro in avanti ed eseguire la progressione di passi Destro-Sinistro (il contrario per i mancini o per chi vuole staccare con il piede destro avanti).
La direzione ottimale della rincorsa è quella con un angolo di compreso fra 45° e 60° rispetto alla rete, che permette la possibilità più ampia di angoli d’attacco. L’importante è comunque non eseguire una rincorsa troppo “diritta”, perpendicolare alla rete, che limita moltissimo le traiettorie.
L’ultimo passo deve essere rapidissimo e il piede di chiusura deve essere leggermente girato all’interno rispetto alla traiettoria della rincorsa: in questo modo si facilita la conversione della rincorsa in slancio verso l’alto.
All’ultimo passo, le braccia sono completamente slanciate indietro, in modo da poter essere utilizzate per migliorare l’elevazione. Lo stacco avviene a due piedi e contemporaneamente entrambe le braccia si slanciano in avanti ed in alto.

Stacco
Lo stacco deve avvenire quando la palla sta entrando nelle mani del palleggiatore, in maniera da anticipare l’alzata. Lo slancio delle braccia và anch’esso anticipato il più possibile, considerando che l'attacco prevede il colpo nella fase ascendente della parabola dell’alzata. E’ fondamentale staccare a:
  • circa mezzo metro dal palleggiatore (davanti o dietro), per poter colpire la palla durante la fase ascendente della traiettoria e anticipare il muro e la difesa avversari; per la tesa invece il centrale esegue lo stacco a 1,5 - 2 metri dall’alzatore (la maggiore distanza è compensata dalla parabola più diritta e dalla maggior velocità della palla);
  • circa 1 metro dalla rete per poter così avere a disposizione degli angoli d'attacco positivi, prevedendo un muro invadente dell'avversario che normalmente sarà singolo e frontale allo schiacciatore.

Alzata
Nelle veloci l’alzata deve avere una traiettoria bassa (meno di 1 metro sopra la rete) e corta (meno di 1 metro dall’alzatore), in maniera tale che il centrale possa colpire la palla sopra il nastro ancora in fase ascendente.
L’alzatore deve palleggiare a braccia alte, usando molto le dita ed i polsi e pochissimo le braccia, e con l’asse frontale del corpo perpendicolare alla rete, anticipando e velocizzando al massimo il movimento.
Nelle tese l’alzatore deve alzare una palla velocissima e con traiettoria praticamente orizzontale, in maniera da compensare la distanza maggiore con una maggiore velocità.
Per velocizzare ulteriormente l’esecuzione dei primi tempi, accorciare ancora di più le traiettorie e dare meno possibilità di lettura al muro avversario, il palleggio d'alzata potrà essere eseguito in sospensione.

Colpo sulla palla
Negli attacchi di primo tempo non è importante la forza ma la velocità d’esecuzione. A differenza degli attaccanti di banda, che devono caricare molto il braccio (braccio piegato all’indietro con gomito puntato verso l’alto) e il corpo (arco dorsale), il centrale deve optare per un caricamento molto più ridotto, mantenendo il braccio alto e appena piegato all’indietro a discapito della forza ma con la possibilità di massimizzare la velocità del colpo sulla palla.
Utilizzando meno il braccio e la spalla, sarà importantissimo usare di più il polso per imprimere forza e direzione: se si riesce ad attaccare senza muro si può optare per un attacco dritto, ma se il muro è davanti a noi diventa importantissimo usare la torsione del polso per angolare la palla fuori dal muro, in extra-rotazione (verso posto 5) o intra-rotazione (verso posto 1).
Con l’evoluzione della tecnica è possibile aiutarsi nel direzionamento del pallone con la torsione del busto.

Post Scriptum
Nel filmato seguente, tratto dal canale di YouTube UCSIVOLLEYBALL, ho cercato di evidenziare meglio il gesto tecnico e i requisiti importanti per la sua esecuzione, soffermandomi soprattutto sulla veloce avanti.
Nonostante l'evidente nazionalità orientale dei protagonisti, ho inserito come musica di sottofondo al filmato “French Lesson” dei Soft Machine. Chi ha orecchio per intendere, intenda…
Buona visione AllS! xD