Pensieri Profondi

PENSIERI PROFONDI
«Ho controllato molto approfonditamente e questa è sicuramente la risposta. Ad essere sinceri, penso che il problema sia che voi non abbiate mai saputo veramente qual è la domanda». (Pensiero Profondo)
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01/06/22

Sistema di gioco 5-1 All Stars - Schemi con ricezione senza opposto

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Nei precedenti post Schema 5-1 Libero in 6 e Schema 5-1 Libero in 5 abbiamo descritto il sistema di gioco 5-1 con opposto che riceve, nelle due varianti possibili con libero che difende in posto 6 o in posto 5.
Ora vediamo infine l’ultima evoluzione del 5-1, il sistema con l’opposto costantemente fuori dalla ricezione, lo schema universalmente più diffuso nella pallavolo moderna.

Questa disposizione ha il vantaggio di specializzare al massimo i ruoli, assegnando unicamente a tre giocatori (le due bande e il libero) la competenza della ricezione, mentre all’opposto e ai due centrali restano esclusivamente competenze di attacco e di difesa.
La disposizione in campo non cambia ed è ancora la classica P-B-C e cioè in senso antiorario Palleggiatore, Banda, Centrale, Opposto, Banda, Centrale. Il Libero entra in sostituzione del Centrale di seconda linea.
Nel filmato trovate tutti i movimenti relativi a questo sistema di gioco con le posizioni e gli spostamenti relativi alla ricezione, al primo attacco (dopo nostra ricezione), alla difesa (dopo nostro servizio o dopo nostro attacco) ed agli attacchi successivi al primo. Naturalmente, nelle rotazioni P5 e P2, il Centrale di seconda linea, quando in campo, prende il posto del Libero.


Di seguito alcune note aggiuntive sulle disposizioni in ricezione per tutte e sei le rotazioni.

Rotazione P1 - Ricezione
Mentre l’opposto resta in prima linea, la banda B1 scende in seconda linea a ricevere.
Il palleggiatore per evitare il fallo di posizione deve stare dietro a B1 e penetrare in prima linea appena la squadra avversaria effettua il servizio (questa è la rotazione in cui l’alzatore deve fare più strada).
Nella rotazione P1 non si esegue il cambio d’ala in prima linea: l’opposto resta per tutta la rotazione in posto 4, la banda B1 in posto 2.

Rotazione P6 - Ricezione
Il palleggiatore si schiaccia sull’opposto e la banda B2 scende a ricevere.
Attenzione al fallo di posizione del palleggiatore, che deve essere più spostato a destra rispetto al libero.




Rotazione P5 - Ricezione
L’opposto resta in prima linea e questa volta è la banda B2 che scende a ricevere. Il palleggiatore avanza in prima linea, già pronto per l’alzata.
Rotazione complicata per le posizioni: la banda B2 deve fare attenzione a restare a destra del centrale C2 e davanti alla banda B1, mentre l’alzatore deve essere dietro al centrale C2 e a sinistra della banda B1.

Rotazione P4 - Ricezione 
In questa rotazione (così come nelle prossime due, P3 e P2) l’opposto è in seconda linea, ma non entra comunque in ricezione.
E’ la banda B2 che scende, non in verticale ma in diagonale, dalla posizione 2 alla posizione 5, già pronto al successivo attacco da 4. L’opposto si posizione dietro la linea di ricezione e soprattutto dietro B2, mente la banda B2 deve restare a destra di C2.

Rotazione P3 - Ricezione 
E’ ora la banda B1 che scende a ricevere, facendo attenzione a restare sempre davanti al libero.
L’opposto si posizione tra il libero e B2.






Rotazione P2 - Ricezione 
E’ ancora B1 che scende a sostituire l’opposto in ricezione, restando a destra di C1. L’opposto dietro la linea di ricezione deve restare sempre a sinistra rispetto a B2.







Al link Posizioni 5-1 senza Opposto potrete trovare gli schemi stampabili delle disposizioni nelle varie posizioni e nelle varie situazioni di gioco (ricezione, primo attacco, difesa, attacco).

28/01/20

Volley Cup TOP Level Inverno 2019 - Conclusione

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Manca formalmente ancora una partita alla fine del campionato invernale, ma credo sia il caso di fare ora il punto della situazione e condividere con voi alcuni pensieri.

E’ stato un campionato difficile: squadra nuova, tanti cambiamenti, qualche incomprensione, qualche tensione di troppo… Tutto questo ha fatto sì che solo a tratti siamo riusciti a mostrare le nostre vere potenzialità.

Il primo punto che mi sento di dover sottolineare è la necessità per tutta la squadra di crescere, tecnicamente e tatticamente. Abbiamo certamente lacune tecniche da colmare, ma soprattutto pecchiamo di «ingenuità tattica», che scontiamo con squadre meno forti di noi, ma più compatte e furbe.
La tecnica è fondamentale, ma non deve essere sviluppata a sé, anzi piuttosto parallelamente alle abilità e alle capacità tattiche. Citando una frase di Markus Foerster, «ogni azione tecnica è preceduta da un’intenzione tattica e ciò significa che è l’intenzione a guidare il movimento». In altre parole la tecnica da sola, senza una tattica di gioco studiata, appresa ed automatizzata, non è efficace ed efficiente.

Il secondo punto che voglio toccare è l’esigenza, che io sento fortissima, di compattarsi e di crescere come squadra, come mentalità di gruppo: collaborazione e cooperazione, pazienza e costanza, concentrazione e applicazione… Il contributo del singolo per la squadra è fondamentale e, citando questa volta un proverbio giapponese, «una singola freccia si rompe facilmente, ma non dieci frecce tenute assieme». Nella pallavolo non è mai il singolo, ma la squadra che vince le partite.

Quindi, testa e occhi già puntati al campionato primaverile e sotto con gli allenamenti mirati allo sviluppo della tattica di gioco, senza dimenticare la tecnica naturalmente.

Forza AllS, è il momento di darci dentro, ora!

11/01/20

La copertura d’attacco: un fondamentale di squadra

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«Copertura! Chi era costei? Questo nome mi par bene d'averlo letto o sentito…».

La copertura è un fondamentale di squadra molto importante, ma molto difficile da eseguire correttamente e con continuità; richiede grande attenzione e massima concentrazione ed è una delle fasi meno codificabili e standardizzabili.

Quindi più che regole, si possono definire tre principi di base:
  1. il primo giocatore in copertura è l’attaccante stesso: è lui che sa dove indirizzerà l’attacco e quindi è il primo a poter reagire al muro avversario;
  2. l’alzatore deve coprire: è lui che sa chi effettuerà l’attacco e quindi il giocatore che più velocemente potrà portarsi in posizione di copertura;
  3. tutta la squadra deve essere pronta a coprire: la variabilità di situazioni e di traiettorie è tale che solo se tutti i giocatori sono attenti e ben posizionati si può pensare ad una buona copertura di squadra.

Inoltre:
  1. è buona pratica che un giocatore (ad esempio il libero) ricordi a voce alta ai compagni di coprire. Un semplice “Copri” a voce alta aiuterà la squadra a rimanere concentrata;
  2. coprire è importante, ma lo è anche attaccare con criterio: su palla difficile, con muro alto ben piazzato ed invadente, l’attaccante non deve chiudere il colpo, ma cercare di giocare palle sporche, sulle mani alte, fuori dal muro… cercando di evitare il “monster block” nei 3 metri.

Lungi dall'idea di poter rappresentare tutte le possibili situazioni tattiche, cerchiamo di descrivere solo le principali e più comuni.

Caso 1: alzatore vicino a rete e possibilità di tre attacchi
(palla veloce sul centrale, palla spinta in banda, palla spinta fuori mano)
Il centrale esegue la sua rincorsa ed è praticamente impossibile che possa aiutare in copertura. Sull'attacco da posto 4 possono coprire solo il libero e la banda di seconda linea; sull'attacco da posto 3 devono coprire libero, banda di seconda linea e alzatore; sull'attacco da posto 2 la copertura è prioritariamente dell’alzatore e della banda di seconda linea, con il libero che prova ad arrivare almeno sui possibili muri più lunghi.

Caso 2: alzatore fuori dai tre metri e palla alta in posto 4 o posto 2
In questo caso l’alzatore è lontano e non può aiutare. D’altra parte, è inutile che il centrale faccia la finta di attacco. Quindi per l’attacco da posto 4 la copertura potrà essere a 3 (banda di seconda linea, libero e centrale). Per l’attacco da posto 2 il centrale e la banda di seconda linea sono i principali “copritori” con il libero che cerca di arrivare il più vicino possibile.

Caso 3: attacco da seconda linea
Gli attacchi da seconda linea (da 1 o da 6) implicano una nuova situazione: il libero è molto lontano e difficilmente riuscirà ad arrivare a coprire. In questi casi il giocatore con maggiori responsabilità in copertura è il centrale, aiutato o dal palleggiatore o dalla banda di prima linea.

Le situazioni e gli spostamenti descritti sono assolutamente teorici e non sempre ci sarà il tempo per eseguirli in maniera completa. L’importante è comunque che ci sia l’idea di fondo della “obbligatorietà” della copertura. Le situazioni saranno poi sempre differenti e richiederanno notevoli adattamenti.

In definitiva, rigorosa applicazione dei principi, ma flessibilità nelle responsabilità: è la squadra che copre, non il singolo giocatore!

13/05/18

Proposta di sistema di segnalazione semplificato per la pallavolo amatoriale

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Fast, Pipe, Super, Sette, Doppia B… sono solo alcuni dei possibili schemi di attacco della pallavolo moderna. Ogni schema è caratterizzato da una zona di attacco, da una traiettoria (altezza e lunghezza) e da una velocità definite; per facilitare la comunicazione fra palleggiatore ad attaccanti, ogni schema è inoltre identificato da una segnaletica gestuale particolare.

Nella pallavolo amatoriale non tutti gli schemi di attacco sono realmente attuati ed è quindi possibile e conveniente utilizzare uno sistema di chiamata semplificato, che si riassume in 13 numeri, dallo zero al dodici, tutti realizzabili con una mano.

Per convenzione le alzate in avanti sono contrassegnare con un numero dispari, quelle dietro con un numero pari.

Schemi d’attacco per il Centrale (posto 3)
1 - veloce avanti
Primo tempo vicino al palleggiatore, con palla bassa, corta e veloce

2 - veloce dietro
Stesse caratteristiche della veloce avanti, ma attaccata appena dietro l’alzatore
3 - mezza avanti
Variante più lenta della veloce avanti, con traiettoria più alta e morbida

4 - mezza dietro
Come la mezza avanti, ma giocata dietro l’alzatore

7 - tesa al centro
Primo tempo giocato a 2/3 metri davanti al palleggiatore, con traiettoria particolarmente tesa e veloce

Schemi d’attacco per la Banda (posto 4)

5 - mezza avanti
Palla esterna di secondo tempo, con traiettoria lunga e morbida

9 - mezza corta
Palla esterna di secondo tempo, con traiettoria più corta rispetto alla mezza avanti standard
11 - super avanti
Variante della mezza avanti, ma con una traiettoria più tesa e rapida


Schemi d’attacco per l'Opposto (posto 2)

6 - mezza dietro
Palla esterna di secondo tempo, con traiettoria lunga e morbida

12 - super dietro
Variante della mezza dietro, ma con una traiettoria più tesa e rapida


Schemi d’attacco da seconda linea

8 - attacco da 1
Palla alta in posto 1, per l’attacco dell’opposto da seconda linea

10 - attacco da 6
Palla alta in posto 6, per l’attacco della banda da seconda linea

0 - pipe
Palla veloce in posto 6, con traiettoria più bassa e rapida rispetto alla palla alta standard


L’alzatore ha un ruolo fondamentale nella propria squadra e le sue scelte tattiche e strategiche condizionano profondamente il gioco d’attacco. Una comunicazione puntuale e chiara fra l’alzatore e i suoi attaccanti non può che aiutare a migliorare l’organizzazione e la fluidità di gioco e in definitiva, cosa fondamentale nella pallavolo amatoriale, il divertimento.

25/10/14

The legendary Aleksandr Savin

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E dopo gli alzatori, ora sotto con i centrali!

Nel 1985 a Tokio si giocò la finale della FIBV World Cup, fra gli Stati Uniti di Timmons e Kiraly (campioni olimpici) e l’Unione Sovietica di Zajcev e Savin (campioni del mondo).
Pallavolo vintage (si giocava ancora con il cambio palla e i set al 15), ma la partita (vinta infine dagli USA per 11-15 19-17 15-9 9-15 15-12) è universalmente nota come «the greatest volleyball match of all time».
Ecco un piccolo estratto della partita (il cui video completo si può trovare in rete) incentrato sul grande centrale dell’URSS Aleksandr Savin, dominatore e punto di riferimento del ruolo dal 1975 al 1985 (in quel periodo oro e argento olimpico, 2 volte campione del mondo e per ben 6 volte campione europeo).

Una grande lezione di tecnica e tattica: velocità di esecuzione, potenza, variazioni di posizione e di direzione d’attacco… 



02/10/14

Sistema di gioco 5-1 All Stars con libero in posto 5

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Revisione: 6 Patrice e 5 Daniele

Anno nuovo, vita nuova. Riprendiamo il sistema di gioco 5-1 con opposto che riceve, già descritto nel post Sistema di gioco 5-1 All Stars, e facciamo una variazione: mentre nelle fasi difensive del precedente schema di gioco il libero si posizionava in posto 6, nel sistema qui descritto si posiziona in posto 5.

Questa disposizione ha due vantaggi:
  • il libero si trova in difesa sulla principale linea di attacco degli avversari, la diagonale lunga
  • nelle fasi di contrattacco con l’alzatore in prima linea (rotazioni P4, P3 e P2), la banda di seconda linea si trova in una posizione tale da poter eseguire la pipe

I movimenti di seconda linea si complicano un poco, ma i vantaggi nella copertura difensiva e nelle fasi di contrattacco compensano ampiamente questa maggiore difficoltà.

Disposizioni e rotazioni
La disposizione in campo non cambia ed è ancora la classica P-B-C-O-B-C


Nel filmato ecco tutti i movimenti inerenti a questo sistema di gioco; per ogni rotazione ho riportato le posizioni e gli spostamenti relativi alla ricezione, al primo attacco (dopo nostra ricezione), alla difesa (dopo nostro servizio o dopo nostro attacco) ed agli attacchi successivi al primo.


Variazioni
In definitiva, le principali differenze del sistema di gioco 5-1 con libero in 5 rispetto a quello con libero in 6 sono:
  • nelle disposizioni difensive il libero è sempre in posto 5. Il centrale (quando è il suo turno di battuta e si trova quindi in seconda linea) si posiziona anch'esso in posto 5. Naturalmente lo scambio che porta il libero in 5 non è da eseguirsi subito dopo la ricezione (non c’è il tempo), ma subito dopo il primo attacco o subito dopo il nostro servizio
  • nella rotazione P1 non si esegue il cambio d’ala in prima linea: l’opposto resta per tutta la rotazione in posto 4, la banda in posto 2

Buona visione e... buono studio.

PS: al link seguente potete trovare gli schemi stampabili delle disposizioni nelle varie posizioni
       Disposizioni nel sistema 5-1 con libero in 5


12/04/14

A lezione da Vjačeslav Zajcev

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Attraverso iVolley, ho trovato sulla rete un vecchio filmato sovietico in bianco e nero, di argomento propagandistico-sportivo, che ha come protagonista niente meno che Vjačeslav Zajcev, mitico palleggiatore della nazionale sovietica dal 1971 al 1986, con la quale ha vinto praticamente tutto. Vjačeslav è anche il padre di Ivan, attuale opposto di Macerata e della nazionale italiana.

Il filmato era molto lungo e per questo ho tagliato le parti sportivamente meno interessanti (le interviste agli allenatori, i generali in perfetto stile CCCP, la lunga mostra dei trofei e delle medaglie…). Ho lasciato comunque l’audio originale, incomprensibile ma suggestivo.
Perché ho voluto postare questo filmato? Per la grande lezione tecnica e tattica in esso contenuta. Una lezione per i palleggiatori, ma non solo. Una pallavolo certamente meno veloce e potente di quella odierna, ma di grande classe!

Guardate con attenzione i movimenti di gambe misurati per andare perfettamente sotto il pallone, gli occhi sempre a cercare la traiettoria della palla, le mani perfette e aperte ad accogliere la palla, la spinta di mani, braccia e gambe, il tempo e l’intesa con i compagni, le variazioni tattiche… tutto perfetto, tutto armonico e apparentemente senza sforzo.


26/01/14

Vuoi diventare arbitro di pallavolo?

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La Federazione Italiana Pallavolo, attraverso le sue strutture periferiche (Comitati Provinciali), organizza da anni corsi gratuiti per la formazione di arbitri federali di pallavolo a livello provinciale.

Quest’anno il Comitato Provinciale di Monza e Brianza svolgerà il corso di formazione per Arbitro Provinciale a partire dal 15 maggio 2014. Il corso sarà suddiviso in 14 lezioni e terminerà con l’esame il 3 luglio 2014. Le lezioni si svolgeranno Lunedì e Giovedì, dalle ore 20:30 alle ore 22:30, presso il Comitato Provinciale FIPAV in Via Dante Alighieri ad Agrate Brianza.

Chi fosse interessato può consultare il bando o chiedere informazioni al nostro Dan “Belli Capelli” #5, che prenderà parte al corso.

27/10/13

La gestualità dell’arbitro di volley

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La partecipazione ad un campionato amatoriale richiede l’onere dell’arbitraggio da parte della squadra ospitante. Durante l’imminente stagione agonistica, capiterà quindi ad alcuni di noi di dover arbitrare: per realizzare un buon arbitraggio, oltre al regolamento (che troverete nella sua nuova versione al link Regole di Gioco 2021-2024) e alle procedure (che troverete al link Vademecum della Pallavolo), è necessario conoscere i gesti di comunicazione propri dell’arbitro di pallavolo.
La segnaletica arbitrale è un insieme di segnali convenzionali che servono ad assegnare il punto ed il servizio, ad autorizzare i timeout e le sostituzioni e ad identificare i vari falli che possono essere commessi: ad ogni infrazione regolamentare corrisponde un gesto, in modo tale che non sia necessario utilizzare la parola.
Ricordate comunque che, per far capire a tutti contemporaneamente che il gioco si è concluso, si è verificato un fallo o che viene concessa un'interruzione regolamentare, ogni gesto è sempre preceduto dal fischio, che determina in ogni caso la sospensione del gioco.

Di seguito trovate l’esemplificazione dei gesti base dell’arbitro di pallavolo, in varie situazioni di gioco.

Servizio
Per dare il via libera all'effettuazione del servizio, l’arbitro:
  1. Indica a braccio teso il campo della squadra che deve battere
  2. Fischia e contemporaneamente sposta la mano per indicare la direzione del servizio
Dal fischio, il giocatore ha 8 secondi per effettuare il servizio.

Punto
All'assegnazione di un punto, l’arbitro:
  1. Fischia
  2. Indica a braccio teso il campo della squadra che ha ottenuto il punto e che effettuerà il prossimo servizio
  3. Segnala la ragione dell’assegnazione del punto (vedi paragrafi successivi)
Quindi, prima cosa assegnare il punto, poi spiegare il perché.

Palla dentro – Palla fuori
Per segnalare che la palla è caduta in campo, l’arbitro indica a braccio teso il punto in cui la palla è caduta.
Per segnalare invece che la palla è fuori, l’arbitro alza gli avambracci verticalmente, mani aperte e palmi verso di sé.
Se però la palla esce dopo un tocco del muro o di un giocatore in difesa, la segnalazione dell’arbitro cambia: il gesto è quello di sfregare con il palmo di una mano le dita dell’altra mano posizionata verticalmente.

Palla trattenuta/accompagnata – Doppio tocco – Quattro tocchi
Il fallo di palla trattenuta o accompagnata si segnala alzando lentamente l’avambraccio, con il palmo della mano verso l’alto.
I falli di doppio tocco e di quattro tocchi si indicano semplicemente alzando 2 dita o 4 dita ad indicare i numeri 2 e 4.

Invasione a rete
L’invasione a rete si segnala toccando il nastro dalla parte del campo in cui è avvenuta l’invasione.
L’invasione fallosa nel campo avversario sopra la rete si indica mettendo una mano al di sopra della rete, con il palmo verso il basso, indicando il campo della squadra che ha subito l’invasione.
L’invasione fallosa nel campo avversario sotto la rete si segnala invece indicando la linea di divisione fra i due campi. Alla stessa maniera si indica il fallo del giocatore che a servizio tocca o supera la linea di fondo (indicando però la linea di fondo-campo).

Fallo prima/seconda linea
Il fallo di un giocatore di seconda linea che attacca toccando o superando la linea dei 3 metri si segnala effettuando un movimento dall'alto verso il basso con l’avambraccio, tenendo la mano aperta.
Lo stesso segnale vale per i falli di prima/seconda linea del libero e dell’alzatore in penetrazione.


Altre segnalazioni
Anche se non assegnano il punto, i gesti seguenti devono essere comunque preceduti da un fischio.
Il time-out si concede ponendo il palmo di una mano sulle dita dell’altra tenuta verticalmente, formando una T. Il gesto viene fatto verso il campo della squadra che ha chiesto la sospensione.
La sostituzione si concede ruotando un avambraccio intorno all'altro  Il gesto viene fatto verso il campo della squadra che ha chiesto la sostituzione.
Se l’arbitro non può decidere a chi concedere il punto, o deve sospendere il gioco (per esempio per un infortunio o per un secondo pallone che entra in campo), o due giocatori avversari commettono contemporaneamente un fallo, egli non assegna il punto e indica che l’azione è da rigiocare alzando entrambi i pollici verso l’alto.

Note finali
E’ improponibile praticare uno sport senza conoscere bene le sue regole di gioco e quindi la conoscenza del regolamento è fondamentale. Nell'introduzione al Regolamento è contenuto questo paragrafo:

Questo testo si rivolge in generale ai giocatori, allenatori, arbitri, spettatori, commentatori (…) La comprensione delle regole permette un gioco migliore: gli allenatori possono creare una migliore struttura di squadra ed una migliore tattica, dando ai giocatori l’opportunità di dimostrare il loro talento.

Se potete, rinfrescatevi le idee dando una lettura al regolamento (almeno nelle parti riguardanti più propriamente il gioco, da pagina 17 a pagina 31). Se volete, riguardatevi i post sui Falli tecnici nella pallavolo amatoriale e sui Falli di invasione.

ATTENZIONE: non è detto che le regole del “Ghe la fo pu” non contengano varianti rispetto al regolamento FIPAV. Appena disponibile, diffonderemo il regolamento del campionato.

20/07/13

Sistema di gioco 5-1 All Stars: movimenti di posizionamento per ricezione, attacco e difesa

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Il sistema di gioco più utilizzato nella pallavolo moderna è sicuramente lo schema 5-1. Questo schema prevede un alzatore unico, un opposto, due bande e due centrali, oltre ad un libero per la seconda linea.
Questo sistema ha alcuni notevoli vantaggi rispetto ad altri:
  • l’alzatore unico non riceve e difende poco, così da essere veramente dedicato e specializzato sull'alzata;
  • si aggiunge un giocatore d’attacco, l’opposto, aumentando le possibilità di uscite offensive;
  • si specializzano alcuni giocatori sulla fase di ricezione.
Esistono essenzialmente 2 differenti modalità di attuazione del sistema 5-1: con l’opposto che non riceve oppure con l’opposto che riceve. Nel primo caso l’onere della ricezione ricade totalmente, oltre che sul libero, sulle due bande. Nel secondo caso la fase di ricezione è ripartita fra 4 giocatori (libero, opposto e bande), ma con prevalenza del libero (che riceve in 6 rotazioni su 6) e dell’opposto (che riceve in 5 rotazioni su 6).

Il sistema di gioco scelto per la nostra squadra è il 5-1 con opposto che riceve.

Disposizioni e rotazioni
La prima differenza fra il vecchio 4-2 e il nuovo 5-1 è la disposizione in campo dei giocatori. Fino ad oggi, partendo dal posto 1 e procedendo in senso antiorario, ci disponevamo nella sequenza P-C-B-P-C-B. Nel 5-1, per semplificare i movimenti di scambio e di posizionamento, ci si dispone invece nella configurazione P-B-C-O-B-C.
Disposizioni
Nel 5-1 le varie rotazioni vengono identificate in base alla posizione dell’alzatore: P1 se l’alzatore parte dalla posizione 1, P2 se parte dalla posizione 2 e così via fino a P6.
Nel filmato ho cercato di sintetizzare e chiarire tutti i movimenti inerenti il sistema 5-1 e legati alle varie fasi di gioco (ricezione – attacco – difesa). Di seguito aggiungo comunque una spiegazione di quanto si vede nel video.


Note generali
In 3 rotazioni difensive su 6 l’alzatore si trova in seconda linea, ma deve essere pronto ad avanzare in prima linea per l’alzata il prima possibile. E’ importante allora che soprattutto su palla facile, l’alzatore anticipi l’avanzamento in prima linea e lasci agli altri giocatori l’onere del primo tocco d’appoggio. Sarà quindi molto importante la chiamata “FACILE” e il conseguente movimento di squadra.

Se comunque l’alzatore esegue il primo tocco, dovrà per forza di cose essere un altro giocatore ad alzare. Qui ci sono varie scuole di pensiero. Il sostituto dell’alzatore può essere:
  • l’opposto, in quanto sempre in prima linea quando l’alzatore è in seconda linea;
  • il libero, in quanto sempre a fianco dell’alzatore;
  • il centrale di prima linea, in quanto sempre in posto 3;
  • due giocatori diversi, uno in prima linea ed uno in seconda linea (per esempio libero e opposto), in funzione della traiettoria reale del pallone.
La scelta tra queste opzioni dipende molto dalle caratteristiche tecniche dei giocatori.

In 3 rotazioni d’attacco su 6 si trovano in prima linea 4 giocatori (3 attaccanti e l’alzatore) e quindi tutta la copertura è delegata a 2 soli giocatori: la concentrazione, la velocità di posizionamento e la volontà difensiva assumono in queste fasi un’importanza massima.

Movimenti di posizionamento: P1
P1
In questa rotazione l’alzatore deve “penetrare” in prima linea per alzare. La rotazione P1 è la più complessa in quanto la banda di prima linea e l’opposto si ritrovano dal lato “sbagliato” rispetto allo standard.

Ricezione
L’alzatore dalla posizione 1 avanza in prima linea, addossandosi a B1. Il libero si sposta in 1, la banda di seconda linea in 6 e, per completare la ricezione a tre, l’opposto scende in seconda linea in posizione 5. Attenzione che l’alzatore dovrà comunque sempre posizionarsi dietro B1 e a destra del Libero, per non commettere fallo di posizione.

Primo attacco
Appena parte la battuta dell’avversario l’alzatore si sposta nella sua posizione di alzata (fra 2 e 3) e B1 e C1 si preparano all’attacco: per questo primo attacco però la banda non si troverà nella sua posizione standard (posto 4) ma sul lato fuori mano (posto 2). Analogamente l’opposto, appena possibile in funzione della ricezione, ritorna in prima linea (posto 4) e si prepara ad attaccare. Il Libero e B2 avanzano e si preparano a coprire.

Difesa
Sull’attacco della squadra avversaria e sul nostro servizio la disposizione è quella standard che già realizziamo nel 4-2, con l’opposto al posto del secondo palleggiatore. Notate che:
  • dopo un nostro attacco l’alzatore si trova in prima linea e deve velocemente tornare nella sua posizione di difesa in seconda linea (posto 1);
  • appena possibile (subito dopo l’effettuazione del primo attacco o subito dopo l’esecuzione del nostro servizio) O e B1 si scambiano di posto, per ritrovarsi finalmente in posizione standard (banda in 4 e opposto in 2).
Attacco
Sull’eventuale attacco successivo l’alzatore avanza nuovamente (il prima possibile) in prima linea e i tre attaccanti (da sinistra a destra B1, C1 e O) si preparano. La copertura è sempre delegata al libero e a B2.

Movimenti di posizionamento: P6
P6
Anche in questo caso si ha la penetrazione dell’alzatore, ma banda e opposto si trovano subito in posizione standard.

Ricezione
L’alzatore dalla posizione 6 avanza in prima linea, addossandosi a O. Anche C1 si accentra per essere più pronto per il successivo attacco. In seconda linea, il libero si sposta in 6 e, per completare la ricezione a tre, B2 scende in seconda linea in posizione 5. Attenzione che l’alzatore dovrà comunque sempre posizionarsi dietro O e a destra del Libero, per non commettere fallo di posizione.

Attacco
Appena parte la battuta dell’avversario l’alzatore si sposta nella sua posizione di alzata (fra 2 e3) e C1 e O si preparano all’attacco. Analogamente B2, appena possibile in funzione della ricezione, ritorna in prima linea (posto 4) e si prepara ad attaccare. Il Libero e B1 avanzano e si preparano a coprire.

Difesa
Tutto come per P6, ma con la semplificazione che banda ed opposto si trovano subito in posizione standard, senza dover effettuare cambi e spostamenti.

Movimenti di posizionamento: P5
P5
Anche in questa rotazione si ha ancora la penetrazione dell’alzatore.

Ricezione
L’alzatore dalla posizione 5 avanza in prima linea, addossandosi a C2. Anche B2 si sposta a sinistra, a ridosso di C2, per essere più pronto per il successivo attacco. In seconda linea, B1 si sposta in 5, il Libero in 6 e, per completare la ricezione a tre, l’opposto scende in seconda linea in posizione 1. Attenzione che l’alzatore dovrà comunque sempre posizionarsi dietro C2 e a sinistra di B1, per non commettere fallo di posizione.

Attacco
Appena parte la battuta dell’avversario l’alzatore si sposta nella sua posizione di alzata (fra 2 e3) e C2 e B2 si preparano all’attacco. Analogamente l’opposto, appena possibile in funzione della ricezione, ritorna in prima linea (posto 2) e si prepara ad attaccare. Il libero (oppure C1 se è in campo per la battuta) e B1 avanzano e si preparano a coprire.

Difesa
Tutto come per P6, ma con la semplificazione che banda ed opposto si trovano subito in posizione standard, senza dover effettuare cambi e spostamenti.

Movimenti di posizionamento: P4
P4
Nessuna differenza rispetto al sistema 4-2. L’alzatore si trova già in prima linea e non sono quindi richiesti movimenti di penetrazione o ritorno.
L’unica nota che si può fare è che, in fase di ricezione, i componenti della prima linea si stringono uno su l’altro a sinistra (verso posto 4) per facilitare il successivo movimento di attacco di C2 e B2.

Movimenti di posizionamento: P3
P3
Anche qui nessuna differenza rispetto al sistema 4-2.
In fase di ricezione, C2 si stringe su P in posto 3 per facilitare il suo successivo movimento di attacco.


Movimenti di posizionamento: P2
P2
Ancora nessuna differenza rispetto al sistema 4-2.
In fase di ricezione, B1 si stringe su C1 in posto 4 per facilitare il suo successivo movimento di attacco.



Conclusione
Nel sistema di gioco 5-1 i movimenti sono sicuramente più articolati, ma non certo complessi. In definitiva nulla di così difficile da non poter essere, con volontà ed impegno, velocemente assimilato.
Inoltre, la maggior specializzazione dei ruoli permetterà allenamenti più specifici e mirati e quindi possibilità di miglioramento ancora maggiori.

Quindi, studiamo, impariamo e diamoci dentro! A settembre si ricomincia!!

03/06/13

LO SCOUTING: rilevazione statistica nella pallavolo

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Le statistiche dominano sempre di più il nostro sport, ad ogni livello. Gli scopi di questo tipo di analisi sono i più disparati e spaziano dalla semplice valutazione dei giocatori e della squadra ad un vero e proprio studio delle capacità e della prestazione, con forti ripercussioni in termini di programmazione dell’allenamento e di scelte tecniche e tattiche.

Sappiamo che percentuale di attacco o di ricezione ha un buon giocatore di pallavolo? O qual è il rendimento medio dei nostri giocatori più rappresentativi? Possiamo giudicare con una certa oggettività la performance di un giocatore o di tutta la squadra? Lo scouting ci aiuta in questo.

Fondamentalmente, lo scouting è il rilevamento dei dati di una partita o di un allenamento, tramite la compilazione di apposite tabelle (scout), e l’analisi statistica dei dati stessi. L’obiettivo è una valutazione di prestazione (individuale o collettiva), intesa come risultato e non come tecnica. Al fine di rendere questa valutazione il più possibile affidabile ed aderente alla realtà, è necessario che si stabiliscano a priori delle regole oggettive di rilevazione. Molte volte anche gli allenatori più esperti valutano la prestazione di un giocatore ricordando solo alcuni episodi salienti: la rilevazione statistica aiuta a fornire una valutazione più oggettiva e completa di un giocatore o dell’intera squadra.

Lo scouting analizza ogni singola fase di gioco: battuta, ricezione, alzata, attacco, muro, difesa e valuta l’efficacia di ogni singolo fondamentale secondo una scala standardizzata:

  • Colpo doppio positivo (#): colpo perfetto o vincente.
  • Colpo positivo (+): colpo che crea una situazione favorevole alla propria squadra.
  • Colpo negativo (-): colpo che crea una situazione favorevole agli avversari.
  • Colpo doppio negativo (=): errore punto.

Lo scout in definitiva:

  • mostra un rendiconto globale dei fondamentali;
  • permette di sapere davvero come abbiamo giocato, al di là delle “sensazioni” personali;
  • mostra i punti deboli su cui si deve lavorare;
  • mostra eventuali differenze di rendimento tra un set e l'altro e fra una partita e l’altra.

Lo scout però ha i suoi limiti:

  • non dice se il punto o l'errore sono stati fatti in situazioni di punteggio “calde”;
  • non mette in relazione il punto o l'errore con l'avversario (ace subito da un battitore forte o palla lasciata cadere?) o con l'azione di gioco (punto fatto su alzata perfetta senza muro o su alzata imprecisa in bagher contro la difesa schierata?);
  • non specifica la gravità dell'errore (attacco sparacchiato malamente in rete o palla che finisce di poco fuori?).


VALUTAZIONI PER FONDAMENTALE

BATTUTA
# battuta vincente (diretta o su errore di ricezione)
+ ricezione in difficoltà - battuta tattica o tesa che non permette una ricezione semplice
ricezione molto facile
= errore diretto (fuori, rete, fallo)

RICEZIONE
# palla in testa all'alzatore
+ buona ricezione ma che fa muovere un po’ l’alzatore
ricezione fuori dai 3 metri o molto spostata o nel campo avversario
= errore diretto

ATTACCO
# attacco vincente
+ attacco difeso ma con molta difficoltà - muro che consente  il contrattacco
attacco difeso facilmente - muro vincente o che consenta all'avversario il contrattacco
= errore diretto (rete, fuori, fallo)

MURO
# muro vincente
+ muro che consente alla propria squadra di rigiocare o che mette in difficoltà l’avversario
muro che consente alla squadra avversaria di contrattaccare - mani fuori - muro a vuoto
= errore diretto (invasione, fallo) - nessun muro

DIFESA
# difesa che consente un contrattacco - palla rigiocata su attacco difficile
+ difesa che consente solo di rigiocare - palla toccata su attacco difficile - appoggio corretto
punto ma con tentativo di difesa - appoggio sbagliato
= nessun tentativo di difesa

ALZATA
# consente un attacco vincente - consente un attacco molto facile o senza muro
+ consente un attacco agevole
non consente l’attacco, ma solo la rigiocata
= errore diretto (palla non giocabile, fallo)

Come si vede dalle descrizioni alcuni fondamentale sono oggettivamente più semplici da rilevare (principalmente battuta, ricezione e attacco), mentre per altri (soprattutto alzata e difesa) resta comunque nella valutazione una certa componente personale.


INDICI STATISTICI

Una volta raccolti i dati di squadra si analizzano alcuni indici statistici, sia per singolo fondamentale, che globalmente:

Perfezione: i colpi perfetti (#) in rapporto al totale dei colpi eseguiti. Ha una scala da 0% a 100% (la perfezione massima).

Positività: i colpi positivi (# e +) in rapporto al totale dei colpi eseguiti. Ha una scala da 0% a 100% (la positività massima).

Efficienza: la differenza tra i colpi perfetti (#) e gli errori (=) in rapporto al totale dei colpi eseguiti. Ha una scala da -100% (il massimo dell'inefficienza) a 100% (l'efficienza massima). In questo caso lo 0% rappresenta una situazione media, senza infamia e senza lode (tanti punti quanti errori)

La Positività è un indice che può essere letto facilmente anche nel contesto di una singola partita, mentre l’Efficienza può essere molto utile per seguire i progressi di una squadra durante un campionato o un torneo.
L’Efficienza a differenza della Positività tiene conto anche degli errori: fare 10 punti su 20 attacchi significa avere il 50% di Positività, ma c'è una pesante differenza se gli altri 10 attacchi sono palloni difesi dagli avversari (Efficienza = 50%) o se sono errori diretti (Efficienza = 0%).


P.S. In accordo con il Coach Patrice, durante il torneo Open Volley Attack cercheremo di analizzare le varie partite degli All Stars tramite lo Scouting e presto vedremo i risultati.

Ma ricordate comunque che è stato rigorosamente calcolato che il 63% di tutte le statistiche sono inventate. Compresa questa… xD

01/12/12

Le regole per l’utilizzo del Libero

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Dal 1994 la FIVB ha modificato le regole della pallavolo per dare all'interno del gioco sempre maggiore importanza alla difesa: possibilità di colpire la palla con qualsiasi parte del corpo, ricezione in palleggio, attenuazione della sanzione di doppio tocco in difesa... In considerazione di ciò, nel 1997 nacque l’idea di creare una nuova tipologia di giocatore, denominato libero, votato ad esaltare gli aspetti difensivi del gioco.

Da quest’anno introduciamo negli All Stars il ruolo del libero. Penso sia quindi opportuno fare un’analisi di questo ruolo, dei limiti regolamentari del suo gioco e del suo utilizzo tattico.

Le regole

Leggendo il regolamento FIPAV, si trovano queste regole fondamentali:
  • Ogni squadra ha il diritto di avere 1 o 2 specialisti difensori, denominati “libero”. Questi giocatori devono indossare una maglia di colore diverso da quella degli altri compagni di squadra.
  • Il libero può sostituire qualsiasi giocatore di seconda linea e quindi la sua prestazione è limitata come giocatore difensore. In campo può essere presente un solo libero per volta.
  • Il libero non può attaccare una palla che si trova completamente al di sopra del bordo superiore della rete; inoltre egli non può né servire, né murare.
  • Un compagno di squadra non può completare un attacco con la palla che si trova completamente al di sopra del bordo superiore della rete se essa proviene da un palleggio del libero che si trova in prima linea; l’attacco può essere invece effettuato se l’alzata è eseguita in bagher. Da seconda linea il libero può alzare ai compagni sia in bagher che in palleggio.
  • Le sostituzioni che coinvolgono il libero sono illimitate, ma ci deve essere una azione completata tra due sostituzioni. Il libero può essere sostituito soltanto dallo stesso giocatore che era stato da lui sostituito. Le sostituzioni devono effettuarsi a gioco fermo e prima del fischio di autorizzazione del servizio.

L’utilizzo del libero ha il chiaro scopo di rinforzare la ricezione e la difesa, facendo entrare nel giro dietro uno specialista del ruolo. Il libero deve essere un vero Jolly difensivo perché deve essere in grado di coprire alternativamente tutte e 3 le zone di difesa (5, 6 e 1) in funzione del giocatore che sostituisce e della tattica difensiva adottata dalla squadra.

Le situazioni di gioco più “complicate” utilizzando il libero sono le rotazioni e le sostituzioni. Nel caso standard il libero entra in sostituzione di una coppia di giocatori di pari ruolo: gli alzatori o le bande o i centrali. E’ la situazione che più spesso si vede sui campi perché più semplice da attuare e più regolare nelle rotazioni: considerando due rotazioni complete (fra battuta e ricezione 12 x 2 = 24 fasi distinte), il libero è in campo in 10 fasi, mentre i giocatori sostituiti sono in campo 7 fasi di gioco ciascuno.
Per esempio, nel caso classico che il libero sostituisca i centrali, si hanno queste disposizioni:


La sostituzione di due giocatori pari ruolo ha anche il vantaggio di specializzare il libero in una ben determinata zona di difesa. In particolare la sostituzione dei due centrali fa sì che il libero copra la zona 5, quella esposta all'attacco più probabile (diagonale) dalla zona più probabile (banda avversaria).

In alternativa, è possibile che il libero entri in sostituzione di due giocatori con ruolo diverso (alzatore-banda, alzatore-centro, banda-centro). L’unico limite di questa tattica, è che i giocatori sostituiti devono essere spaziati, vi deve essere cioè fra loro un altro giocatore. Così facendo il libero è in campo in 8 fasi di gioco, mentre i giocatori sostituiti sono in campo uno 9 fasi, l’altro 7 fasi.
Oltre alla maggiore complessità delle rotazioni, questa tattica costringe il libero a coprire alternativamente due zone diverse in difesa.


Le competenze
Il libero in una partita svolge principalmente quattro funzioni: ricezione, copertura, difesa, alzata.

Ricezione: il libero dovrà ricevere sei rotazioni su sei e sempre senza dover andare ad attaccare, quindi potrà essere un grosso punto di riferimento su cui costruire la ricezione di squadra. La sua affidabilità in questo ruolo è determinante. Importante è la capacità di mantenere la concentrazione molto alta e il giusto livello di tensione, focalizzandosi sulla palla, prima ancora che venga lanciata dal battitore. Altrettanto importante la capacità di non farsi condizionare dall'errore  cancellandolo immediatamente dalla memoria, senza che vada ad intaccare le sicurezze del giocatore.

Copertura: essendo l'unico atleta che sicuramente non attacca, il libero è anche il maggior responsabile della copertura del muro avversario. Appena eseguita la ricezione, il libero si porta in avanti per prepararsi a coprire su un eventuale attacco di primo tempo in zona 3, per poi spostarsi rapidamente verso la zona 4 nel caso sia effettuata un alzata in banda. La funzione del libero in copertura assume un'importanza fondamentale nei casi di un'alzata sbagliata (soprattutto se vicina alla rete) o di un’alzata alta su palla scontata. In questi casi è molto probabile infatti che l'attaccante sia murato.

Difesa: in difesa il libero deve coprire una zona del campo per 4 rotazioni su 6 in fase break e 6 su 6 in fase ricezione-punto. Al libero si chiede di essere sempre attento in difesa: egli deve aspettarsi sempre che la palla possa andare nella sua zona di competenza e deve sempre cercare di prenderla. Il libero dovrebbe inoltre ricoprire il ruolo di organizzatore dal punto di vista tattico della difesa, fornendo delle informazioni ai suoi compagni di squadra, che sono concentrati su altri aspetti del gioco.

Alzata: il libero oltre a ricevere, coprire e difendere, deve anche saper alzare la palla e lo deve saper fare sia in palleggio sia in bagher e soprattutto su palle lontane da rete. Alzare una palla precisa dopo un'azione di difesa vale un buon contrattacco ed un punto.


La difesa è il termometro della carica agonistica e della volontà di lottare di una squadra :«La difesa non è soltanto una tecnica, ma è soprattutto un' attitudine mentale». (Karch Kiraly).