
Pensieri Profondi
«Ho controllato molto approfonditamente e questa è sicuramente la risposta. Ad essere sinceri, penso che il problema sia che voi non abbiate mai saputo veramente qual è la domanda». (Pensiero Profondo) |
11/01/14
CARI GENITORI di Mauro Berruto

06/10/13
PICCOLO MANIFESTO di Luca Vettori

Luca Vettori
Luca Vettori (Parma, 26 aprile 1991) gioca nel ruolo di opposto nella Pallavolo Piacenza. Ha recentemente partecipato nelle file della Nazionale italiana ai Campionati Europei, dove si è meritato il titolo di Miglior Schiacciatore.
06/09/11
Palestra bagnata, Stagione fortunata

31/05/10
Gli eroi
15/05/10
Entanglement
FRAMMENTO NUMERO UNO. Alla fine ancora non ho ben capito. Forse si tratta di Max, forse di Rocco. O forse sono entrambi. Fatto sta che qualcuno ogni tanto si diverte a scrivere sul blog e sul “grido” con lo pseudonimo di Pensiero Profondo. E’ nato tutto al tempo di quel post di pseudo fisica pubblicato da Rocco, mi pare. Ciò che ne è derivato è che ogni tanto, a spot, c’è un qualcuno che si sente in dovere di scrivere perle di saggezze celandosi dietro un’identità astratta. Frammenti di profondità d’animo ed echi di materia grigia sporcano quindi il nostro blog. Lo colorano, gli danno vigore e persistenza.
02/04/10
Siamo in una costellazione
vi ho già spedito i miei blasfemi auguri;
dispenso ora quelli seri e puri:
che ognuno trovi la sua propria stella
e intorno a sé costellazion più bella!
Ricordatevi stelline: intorno a voi c'e` una costellazione che vi puo` dare sempre un aiuto, un suggerimento, un consiglio che anche se sbagliato fa evolvere nella ricerca di un equilibrio dinamico... e fa sentire tutti vicini e uniti...
25/03/10
Alzatore a destra: riflessioni post-allenamento
Ciao a tutti,
Ecco alcune riflessioni che mi sono fatto dopo questo allenamento su come e’ stato capito il nuovo schema di gioco con l’alzatore a destra. Non voglio giudicare niente, voglio solo dare la mia percezione.
Per iniziare,direi che questo schema di gioco con l’alzatore a destra non e’ piu’ difficile di quello prima. Per fare l’analogia, e’ l’evoluzione naturale (darwiniane) della pallavolo. Se listassimo i passi di questa evoluzione, lo potremmo fare cosi:
- Si gioca a pallavolo della maniera la piu’ facile. Tutti girano e giocano dal loro posto.
- Si gioca con due alzatori centrali. 2 giocatori hanno un ruolo ben definito, gli altri no. Cui, si inizia il movimento durante le fase di gioco per avere l’alzatore al centro.
- Si gioca con l’alzatore a destra. Ognuno ha il suo ruolo ben definito. Alzatore, centrale e banda. E quindi, si deve cambiare il posto.
- Si gioca con un alzatore. Schema che non vedremo mai.
Quando dico che non e’ piu’ difficile, voglio dire che la tecnica non e’ piu’ difficile. Ansi, come ognuno ha il suo ruolo, ognuno sa come deve schiacciare, difendere, posizionarsi, ecc, ecc.
E’ certo che essendo un nuovo schema di gioco, si devono cambiare le abitudine. E questo, e’ molto difficile. Ma non e’ come abbiamo fatto quando siamo passati da 1 a 2? Certo che si. Sicuro che non si fa in 2 ore. Ci vuole un po’ di tempo. Ma non tantissimo. Penso che in 3 volte ce la facciamo. Alla fine dell’allenamento, si vedeva gia’ le prime azioni belle.
Per capire bene ed imparare, si deve giocare e per questo si devono cambiare le abitudine.
Per esempio, chiedere al coach di iniziare con delle partite dall’inizio dell’allenamento per essere dentro subito. Almeno per le 2 prossime volte.
Ma anche giocare con squadre da 6 e non da 7 seno la persona che esce deve aspettare 3 giri prima di rientrare al suo posto o allora prende un posto che non e’ il suo e deve imparare un altro schema di gioco. Esempio. Se una banda entra al posto di un centrale, dovra’ fare lo schema del centrale ed allora si perdera’ sul campo. Se aspetta 3 giri, si raffreda e deve rimettersi nel gioco. Fattibile per un giro. Impossibile per 3.
Quindi squadre da 6 e una volta la partita finita, le due squadre escono, quelli fuori entrano e gli altri completano le squadre. Semplice, efficace e tutti giocano una partita intera e quindi imparano il loro schema di gioco.
La pallavolo e’ uno sport naturale e tranquillo una volta capito gli schemi di gioco. Come tutti sano il loro ruolo, non c’e’ bisogno di stressare o arrabbiarsi. Rimanere tranquillo e seguire il gioco e’ la chiave. E per riuscire questo, non abbiamo bisogno di essere in serie A.
Certo che il gioco e’ molto piu’ dinamico. Tutti devono seguire molto di piu’ il gioco ed essere attentissimo e tutti uscirono del campo piu’ stanchi. Ma non e’ quello lo scopo?
Certo che non tutti possono fare centrale perche’ e’ il posto il piu’ faticoso. Il centrale sta sempre andando davanti dietro nei 3 metri. (Potete chiedere a Chiara…)
Ma alla fine, il gioco sara’ piu’ bello da fare per tutti perche’ avremo un ruolo fisso e troveremo’ dei riflessi di gioco impossibile prima.
Come detto prima, penso che cambiando le abitudini, il cambiamento da alzatore al centro ad alzatore a destra si fara’ in 2-3 volte. E poi, si giochera' di maniera naturale come prima.
Adesso, ci sono altre possibilita’ come fare una squadra con alzatore a destra, una con alzatore centrale.
Ecco un po’ le mie riflessioni. Niente di piu’, niente di meno. Solo una stellina tra le altre che vuole divertirsi giocando con voi e non vedere rabbia o/e stress. Ma sono sicuro che qualche sia la scelta, ci divertiremo.
Pallavolosticamente.
Patrice
04/03/10
Siamo belli ragazzi, siamo davvero belli ! ! !
03/03/10
L'universo: l'ordine o-piccolo del CAOS

Tale motore rende il CASO/CAOS causa della vita, dell'universo e di tutto quanto.
Infatti tale paradossale motore, la cui incosistenza certifica la sua esistenza, considera nel trasposto (e nel trasporto) la quinta dimensione - la probabilità - rendendo obsoleto l'iperspazio e dando credibilità al reale e all'immaginario. Questa tecnologia sfrutta e modifica l'indice di improbabilità, vale a dire le possibilità che una determinata cosa accada: ad un indice di improbabilità di 1 a 1, tutto è normale; se l'indice aumenta (2 a 1, 3 a 1, fino a infinito a 1), ogni cosa ha maggiori possibilità di accadere.
Semplifichiamo estremizzando i concetti, mettendoli a contrasto:
- probabilità => realtà/causa-effetto/ordine/1
- improbabilità => immaginario/caso/caos/0
- finito = certo/definito/determinato/1
- infinito = incerto/indefinito/indeterminato/∞
1. Probabilità finita = realtà certa
2. Improbabilità inifinita = l'(im)probabilità che un evento immaginario accada in un universo talmente indeterminato che potrebbe essere realmente definito = realtà certa
Nel primo caso: 1x1=1, cioè tutto è predeterminato = concetto di Destino lineare, monodimensionale e immodificabile
Nel secondo caso: 0x∞=qualsiasi cosa compreso 1, cioè tutto è frutto di una scelta più o meno consapevole, ognuna delle quali produce un nuovo scenario = concetto di Caso/Fato dinamico, pluridimensionale e variabile... quanto c'è di più reale!
Dimostrata l'esistenza dell'improbabilità infinita come immaginario fato caotico, ecco perché nell'ordine esiste una sola soluzione, mentre nel caos ci sono infinite possibilità risolutive; per questo l'ordine è solamente un o-piccolo (ovvero lo sfigatiello trascurabile) del caos!
Ed ecco perché la risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l'universo e tutto quanto è...
(vediamo chi completa correttamente :-D )