Pensieri Profondi

PENSIERI PROFONDI
«Ho controllato molto approfonditamente e questa è sicuramente la risposta. Ad essere sinceri, penso che il problema sia che voi non abbiate mai saputo veramente qual è la domanda». (Pensiero Profondo)

29/03/10

Rassegna stampa

16 commenti
ciao All Stars, avete comprato i giornali in qsti giorni?? no?!?! beh, no problem xkè c'ho pensato io......in ogniddove parlano della ns ultima impresa!!

28/03/10

Lo schema All Stars - La difesa 3-2-1

19 commenti
Lo schema di difesa scelto per il gioco degli All Stars è il 3-2-1, conosciuto anche come CMAR (Centro Mediano Arretrato). Dopo i movimenti di posizionamento (visti nel precedente post) seguenti il nostro servizio (fase Battuta Punto) o la nostra ricezione ed il nostro primo attacco (fase Cambio Palla), la posizione dei giocatori in campo è come nello schema a destra.
A questo punto siamo in difesa e dobbiamo disporci per contrastare al meglio l'attacco avversario, recuperare il pallone e contrattaccare.
Per gli attacchi dalle bande avversarie ci sono 3 possibili opzioni:
  • muro a due (C+P oppure C+B)
  • muro ad uno di C
  • muro ad uno del laterale (B oppure P)
La disposizione dei giocatori che non vanno a muro cambia in funzione della situazione reale e visto che tutte e tre le situazioni si presentano realmente, penso sia meglio analizzarle tutte.
Inoltre c'è la possibilità di un attacco dal centro ed in questo caso attueremo praticamente sempre un muro ad uno con il centrale: anche questa opzione và analizzata.
Attacco da posto 2-4 con muro a due o muro a uno (B o P)
Le due situazioni sono molto simili. Chiaramente il muro a due è la situazione ottimale a cui dovremo tendere, per realizzarla il più possibile.
La disposizione della difesa diventa questa:
  • P1 và a muro
  • C1 và a muro oppure resta in posizione ruotando verso l'attaccante (se proprio non ce la fa ad andare a muro)
  • P2 avanza a coprire la palla corta dietro il muro. Nel caso di muro ad uno P2 dovrebbe restare un poco più arretrato e largo per coprire l'eventuale attacco in parallela (meno coperta dal muro singolo)
  • B1 si stacca da rete, retrocedendo e ruotando verso l'attaccante
  • B2 segue il movimento di B1 e si accentra leggermente, ruotando verso l'attaccante
  • C2 si muove seguendo il movimento delle bande
Lo scopo finale della difesa è costruire il muro, coprire le palle corte dietro al muro e creare un semicerchio difensivo ben spaziato.
Come si vede negli schemi, P2 e B2 devono assecondare sempre i movimenti di P1 e B1: se il loro pari ruolo di prima linea avanza loro devono avanzare, se retrocede devono retrocedere. Le due coppie si devono muovere in sincrono (come due elettroni nello stesso stato quantico direbbe qualcuno...), come legati da una corda invisibile.
I movimenti di C2 dipenderanno addirittura da quelli di entrambe le coppie e dalla posizione del muro (un vero entanglement quantistico!!): il centrale di seconda linea dovrà sempre cercare di essere più o meno equidistante da P2 e B2, equidistante dalla linea laterale e da B2, posizionato in maniera tale da coprire le zone lasciate scoperte dal muro (a seconda dei casi parallela o diagonale). Una posizione che necessita di grande senso tattico (ed è per questo che ad un certo livello il centrale di seconda linea è sostituito da un giocatore altamente specializzato come il libero).
Con l'attacco da zona 2 avversaria è tutto speculare: è B1 che fa il muro, B2 che copre le palle corte dietro il muro e P1 e P2 che vanno a difendere gli attacchi in diagonale stretta e media. Nulla cambia per C1 e C2.
Attacco da posto 2-4 con muro a uno del centrale
Quando il palleggiatore o la banda non vanno a muro (per tutti i motivi possibili: non riescono a fare un muro efficace, hanno di fronte un giocatore molto più alto di loro, sono semplicemente fuori posizione od in ritardo...), il compito del muro diventa assolutamente prioritario per il centrale, per evitare di lasciare un attacco troppo facile all'avversario.
La squadra si muove così:
  • C1 và a muro
  • P1 retrocede a coprire il muro
  • P2 retrocede (assecondando il movimento di P1) e copre il lungolinea
  • B1 si stacca da rete, retrocedendo e ruotando verso l'attaccante
  • B2 segue il movimento di B1 e si accentra leggermente, ruotando verso l'attaccante
  • C2 si muove seguendo il movimento delle bande e di P2
Notate che in questo caso c'è un solo giocatore a muro, ma abbiamo guadagnato un giocatore in difesa: quindi, se veramente P1 e/o B1 ritengono di non essere utili a muro, saranno sicuramente più efficaci in copertura.
Con l'attacco da zona 2 avversaria tutte è speculare.
Attacco da posto 3 con muro a uno del centrale
L'attacco da posto 3 del centrale avversario è fatto normalmente con una palla relativamente veloce (mezza, veloce o fast) che difficilmente dà il tempo ad un laterale di arrivare a muro (a volte non ci arriva neanche il centrale...).
In questo caso si avrà praticamente sempre il muro ad uno:
  • C1 và a muro
  • P1 e B1 si staccano velocemente da rete, ruotano e formano un primo semicerchio difensivo, responsabile delle palle corte e strette
  • P2, B2 e C2 restano in posizione orientandosi verso l'attaccante e formando il secondo semicerchio di difesa

Una squadra ed un ruolo

7 commenti
L’allenamento di mercoledì e la partita a Monza del giorno dopo hanno segnato una piccola svolta nella storia degli All Stars. Mercoledì c’è stato il secondo allenamento con l’alzatore a destra, il conseguente mutamento nei ruoli di ciascun giocatore e c’è stata la prima vera serata di incomprensioni generali. Giovedì abbiamo per la prima volta disputato un’amichevole col nuovo sistema di gioco e, senza che nessuno l’avesse messo in conto, per la prima volta la coscienza collettiva della nostra squadra ha agito col preciso intento di portare a casa la vittoria.
L’ultimo allenamento ad Oreno è stato teatro di numerose discussioni ed incomprensioni. Vivere quei momenti non è stato bello. In primo luogo perché era presente un diffuso nervosismo proprio in quell’unica occasione della settimana dove molti di noi hanno la possibilità di tornare bambini e di giocare, e, in secondo luogo, perché, pallavolo o non pallavolo, dovremmo essere persone adulte ed è poco ammissibile che si perda il controllo per il fatto che la squadretta amatoriale del mercoledì abbia cambiato i movimenti dell’alzatore.
Io cercherò di fare tesoro di queste esperienze e, nel possibile, di non ripetere gli errori commessi.

Per quanto riguarda l’aspetto tecnico e gestionale della squadra il mio pensiero è:
- continuiamo con lo schema con l’alzatore a destra
- diamo la possibilità a chi lo desidera di provare diversi ruoli, fermo il fatto che ogni set lo si inizia e lo si finisce con lo stesso ruolo
- cerchiamo di gestire con il buon senso e la moderazione le “gelosie” sul numero di set giocati
- giochiamo sempre con squadre di soli 6 giocatori: 2 alzatori, 2 centrali e 2 bande, niente inserimenti
- aspettiamo tranquilli il nostro turno di gioco, magari prestando attenzione ai movimenti dei vari ruoli e ai suggerimenti del coach, e, quando siamo in campo, mettiamoci la concentrazione adatta all’apprendimento degli schemi
Basteranno pochi allenamenti e tutto questo diverrà automatico.
Siamo sempre noi, non può essere lo spostamento dell’alzatore a farci smettere di ridere e di divertirci. Nessuno sta chiedendo a nessuno di diventare più bravo, di schiacciare più forte o di difendere in tuffo attacchi alla dinamite. Possiamo continuare, se è quello che sappiamo fare, ad alzare ad “arcobaleno”, a difendere col calcio volante, a ricevere col doppio maglio perforante di Goldrake, ad attaccare fuori campo, a murare con gli occhi chiusi…. esattamente nella misura in cui accadeva prima, però cercando, ora, di interpretare un sistema di gioco più maturo.
Specializzandosi nel proprio ruolo dovrebbe venire spontaneo cercare di migliorare. L’alzatore sarà fiero di mettere lì delle palle perfette, sia per il centrale, sia per la “lontana” banda, con quelle belle alzatone a parabola che a me fanno venire l’acquolina nei tricipiti. Noi centrali cercheremo di diventare sempre più bravi nel muro e, quando si è dietro, cercheremo di apprendere qual è la posizione migliore per le super difese di chi è tenuto a prendere tutti gli attacchi lunghi. Le bande devono specializzarsi un po’ in tutto: ricezione, copertura della linea dei tre metri, muro (se se la sentono) e, ovviamente, attacchi con delle belle rincorse!
Secondo me tutto questo può funzionare.
Avete mai provato a salire in cima ad uno di quegli scivoli d’acqua a precipizio? Lo sapete ancora prima di salirci che quando sarete in alto e vi butterete avrete adrenalina a cubetti su per le vene, vero? Ecco, io so che quando disputerò la mia prossima amichevole, specialmente in trasferta, proverò ancora quel fantastico mix di sentimenti che mi ha inondato il corpo giovedì sera a Monza. Voglia di fare bella figura con gli amici, specialmente con… l’alzatore, voglia di murare, voglia di tirar su tutti gli attacchi avversari, rabbia per le batture finite in rete, “incazzatura” per il compagno di squadra che “dorme”, desiderio di incoraggiare e di dare un 5 al compagno di squadra che ha fatto punto o che magari ha sbagliato, ma che sicuramente ce l’ha messa tutta!
Spero di avervi trasmesso entusiasmo! Ciò che ho espresso qui è il risultato di tutte le cose interessanti e propositive lette e ascoltate in questi giorni. Volutamente non ho citato i falsi problemi. Erano frutto solo della stanchezza e della confusione. Vero ragazzi?
Un forte abbraccio e W gli AAAAALLL STAAARSSSSSSSS…… con la S!!!

26/03/10

Non solo volley...

18 commenti
...meritati festeggiamenti post partita!!

Alllllllllll Starsssssss!

5 commenti

25/03/10

Partita a Monza

19 commenti
Come sempre, sono molto fiera di far parte di questa grande squadra! La partita di questa sera è stata fantastica, lo spirito di squadra molto forte! Grazie a tutti gli All Stars!!! CIAO!!!

Alzatore a destra: riflessioni post-allenamento

10 commenti

Ciao a tutti,

Ecco alcune riflessioni che mi sono fatto dopo questo allenamento su come e’ stato capito il nuovo schema di gioco con l’alzatore a destra. Non voglio giudicare niente, voglio solo dare la mia percezione.

Per iniziare,direi che questo schema di gioco con l’alzatore a destra non e’ piu’ difficile di quello prima. Per fare l’analogia, e’ l’evoluzione naturale (darwiniane) della pallavolo. Se listassimo i passi di questa evoluzione, lo potremmo fare cosi:

  1. Si gioca a pallavolo della maniera la piu’ facile. Tutti girano e giocano dal loro posto.
  2. Si gioca con due alzatori centrali. 2 giocatori hanno un ruolo ben definito, gli altri no. Cui, si inizia il movimento durante le fase di gioco per avere l’alzatore al centro.
  3. Si gioca con l’alzatore a destra. Ognuno ha il suo ruolo ben definito. Alzatore, centrale e banda. E quindi, si deve cambiare il posto.
  4. Si gioca con un alzatore. Schema che non vedremo mai.

Quando dico che non e’ piu’ difficile, voglio dire che la tecnica non e’ piu’ difficile. Ansi, come ognuno ha il suo ruolo, ognuno sa come deve schiacciare, difendere, posizionarsi, ecc, ecc.

E’ certo che essendo un nuovo schema di gioco, si devono cambiare le abitudine. E questo, e’ molto difficile. Ma non e’ come abbiamo fatto quando siamo passati da 1 a 2? Certo che si. Sicuro che non si fa in 2 ore. Ci vuole un po’ di tempo. Ma non tantissimo. Penso che in 3 volte ce la facciamo. Alla fine dell’allenamento, si vedeva gia’ le prime azioni belle.

Per capire bene ed imparare, si deve giocare e per questo si devono cambiare le abitudine.

Per esempio, chiedere al coach di iniziare con delle partite dall’inizio dell’allenamento per essere dentro subito. Almeno per le 2 prossime volte.

Ma anche giocare con squadre da 6 e non da 7 seno la persona che esce deve aspettare 3 giri prima di rientrare al suo posto o allora prende un posto che non e’ il suo e deve imparare un altro schema di gioco. Esempio. Se una banda entra al posto di un centrale, dovra’ fare lo schema del centrale ed allora si perdera’ sul campo. Se aspetta 3 giri, si raffreda e deve rimettersi nel gioco. Fattibile per un giro. Impossibile per 3.

Quindi squadre da 6 e una volta la partita finita, le due squadre escono, quelli fuori entrano e gli altri completano le squadre. Semplice, efficace e tutti giocano una partita intera e quindi imparano il loro schema di gioco.

La pallavolo e’ uno sport naturale e tranquillo una volta capito gli schemi di gioco. Come tutti sano il loro ruolo, non c’e’ bisogno di stressare o arrabbiarsi. Rimanere tranquillo e seguire il gioco e’ la chiave. E per riuscire questo, non abbiamo bisogno di essere in serie A.

Certo che il gioco e’ molto piu’ dinamico. Tutti devono seguire molto di piu’ il gioco ed essere attentissimo e tutti uscirono del campo piu’ stanchi. Ma non e’ quello lo scopo?

Certo che non tutti possono fare centrale perche’ e’ il posto il piu’ faticoso. Il centrale sta sempre andando davanti dietro nei 3 metri. (Potete chiedere a Chiara…)

Ma alla fine, il gioco sara’ piu’ bello da fare per tutti perche’ avremo un ruolo fisso e troveremo’ dei riflessi di gioco impossibile prima.

Come detto prima, penso che cambiando le abitudini, il cambiamento da alzatore al centro ad alzatore a destra si fara’ in 2-3 volte. E poi, si giochera' di maniera naturale come prima.

Adesso, ci sono altre possibilita’ come fare una squadra con alzatore a destra, una con alzatore centrale.

Ecco un po’ le mie riflessioni. Niente di piu’, niente di meno. Solo una stellina tra le altre che vuole divertirsi giocando con voi e non vedere rabbia o/e stress. Ma sono sicuro che qualche sia la scelta, ci divertiremo.

Pallavolosticamente.

Patrice

22/03/10

Lo schema All Stars - I movimenti di posizionamento

25 commenti

Nell'allenamento del 17 marzo abbiamo finalmente inserito 3 variazioni sostanziali nei nostri consueti schemi di gioco:

  • abbiamo introdotto la specializzazione dei ruoli, passando dall'abituale 4-2 (4 giocatori universali che fanno tutto e 2 palleggiatori) allo schema 2P-2C-2B (2 palleggiatori, 2 centrali e 2 bande)
  • la posizione dell'alzatore è passata dalla consueta zona 3 alla zona 2-3 (palleggiatore a destra)
  • siamo passati da un'organizzazione difensiva 3-1-2 (CentroMediano Avanzato) ad uno schema di difesa 3-2-1 (CentroMediano Arretrato)

Mi pare che i cambiamenti siano stati molto ben accolti e recepiti e quindi penso sia ora necessario riscrivere alcuni post sulle tattiche di gioco adottate. Dato il gran numero di schemi (studiate stelline, studiate...) ho pensato di dividere la discussione in più parti (movimenti di posizionamento, schemi di difesa, correlazione muro-difesa, schemi d'attacco).

Movimenti di posizionamento

Una conseguenza della specializzazione dei ruoli è il cambiamento della posizione dei giocatori in campo in funzione appunto del ruolo ricoperto. Lo scopo finale dei movimenti è di arrivare ad uno schema 3-2-1 con i palleggiatori a destra, i centrali al centro (ma và...) e le bande a sinistra:

Ricordandoci che nel momento in cui la palla è colpita dal battitore, ogni squadra deve essere posizionata all'interno del proprio campo nell'ordine esatto di rotazione (ad eccezione del battitore stesso), appena possibile i giocatori dovranno cambiare zona per andare a coprire quella prevista dal proprio ruolo. Cosa significa appena possibile?

  • Con il servizio a nostro favore è tutto facile ed il cambiamento di posizione si può e si deve attuare immediatamente dopo l'effettuazione del servizio.
  • In ricezione è chiaramente impossibile muoversi durante la battuta dell'avversario: la prima azione di gioco si effettuerà allora mantenendo le posizioni (ad eccezione del palleggiatore di prima linea) così come abbiamo sempre fatto. Appena realizzato l'attacco, mentre la palla sta andando verso il campo avversario, si attua il cambiamento di posizioni.

Posizionamento sul proprio servizio (Fase BP Battuta Punto)

Si inizia con la disposizione P1 in zona 2, C1 in zona 3, B1 in zona 4 e gli altri 3 giocatori in opposizione al proprio pari ruolo (P2 in zona 5, C2 in zona 6 e B2 in zona 1). I movimenti da eseguire dopo il servizio sono i seguenti:

I 3 giocatori di prima linea sono già a posto. B2 dopo il servizio deve andare a coprire zona 5, mentre P2 si porta in zona 1. Se B2 vuole velocizzare lo spostamento, può battere da una posizione più centrale o addirittura a sinistra (la posizione del giocatore al servizio non deve rispettare l'ordine di rotazione). Notate che la quarta rotazione con B1 al servizio sarà assolutamente speculare.

Nella successiva rotazione si avrà:

E' la rotazione più complicata: i giocatori di prima linea devono scambiarsi velocemente le posizioni senza intralciarsi (notate che è conveniente partire da una disposizione molto raggruppata per minimizzare gli spostamenti).

Analogamente in seconda linea, mentre P1 deve solo avanzare, C2 e B2 si devono scambiare (anche in questo caso è meglio partire raggruppati). La quinta rotazione, con P2 al servizio, è identica.

Le ultime due rotazioni (la terza e la sesta) prevedono questi movimenti:

Anche qui i giocatori di prima linea si devono scambiare. In seconda linea è solo C1 che avanza a coprire zona 5. E' assolutamente vero, come dice il Coach, che la pallavolo è un gioco di occasioni e circostanze e quindi schemi, posizioni ed atteggiamenti dei giocatori e della squadra devono adattarsi alle reali situazioni di gioco, ma gli schemi appena visti devono essere SEMPRE eseguiti, e quindi imparati e resi il più possibile automatici, per dare regolarità e fluidità al gioco.

Posizionamento sul servizio avversario (fase CP Cambio Palla)

Mentre lo schema di ricezione W si adatta molto bene alla difesa 3-1-2, non è così con la difesa 3-2-1. Lo schema di ricezione naturale sarebbe in questo caso il "3 in linea", che però per il momento non abbiano ancora provato.

Vediamo quindi adesso i movimenti inerenti al passaggio dallo Schema W alla Difesa 3-2-1.

Nelle rotazioni 1 e 4 (P in zona 2 e 5, C in zona 3 e 6, B in zona 4 e 1) i movimenti sono i seguenti:

Durante la ricezione si muove solo il palleggiatore che và in zona 3 ad alzare (resta quindi il vecchio schema di ricezione ed attacco). Dopo l'attacco, C e P si scambiano in prima linea (P palleggia ora da destra).

Le rotazioni 2 e 5 (P in zona 1 e 4, C in zona 2 e 5, B in zona 3 e 6) comportano questi movimenti:
Anche qui durante la ricezione si muove solo il palleggiatore che và in zona 3 ad alzare. Dopo l'attacco, C e P si scambiano in prima linea, mentre in seconda linea tutti e 3 i giocatori si spostano per andare a prendere la nuova posizione.

Per le rotazioni 3 e 6 infine:

Durante la ricezione non ci sono movimenti. Dopo l'attacco, in prima linea c'è uno scambio totale di posizioni, mentre in seconda linea si spostano solo C e P.

Nota finale

Gli schemi sembrano complicati, ma avete già visto dal primo allenamento che non sono poi così difficili e si tratta veramente solo di visualizzare e memorizzare la propria posizione in campo ed automatizzare i movimenti.
La cosa forse più difficile è il sincronismo di squadra, per evitare ad esempio che un giocatore cambi zona al momento sbagliato o scoordinto con il proprio pari ruolo.
Come chi ha letto i commenti di Pensiero Profondo sa, i giocatori di una vera squadra di pallavolo (come noi ALL STARS) devono essere fra loro in entanglement, cioè il movimento di uno di loro deve dipendere da quello di tutti gli altri, non separabili anche se distinti spazialmente.
Un aiuto al sincronismo può essere dato, soprattuto all'inizio, chiamando il cambio: il palleggiatore di prima linea, al momento opportuno, chiama CAMBIO ed avvia lo spostamento della prima linea; analogamente il palleggiatore che si trova in seconda linea può coordinare il momento esatto dello scambio di posizioni in seconda linea. Per il momento mi sembra abbastanza. Ora sta a noi applicare la teoria.

18/03/10

I miei segreti in cucina

13 commenti
Ecco qua, cari amici ALL STARS, le prove di ciò di cui vi parlavo ieri sera durante la nostra cena seguente l’allenamento. In primo piano abbiamo l’ingrediente segreto di ogni cuoco degno di stima, il tocco di classe del professionista: ARIOSTO invecchiato di 4 anni, accuratamente prelevato dalla sua confezione originale (di cui io ignoro il formato), e riposto in un barattolo di vetro griffato CONAD. L’autenticità del prodotto è certificata dall’etichetta CE, in accordo alla normativa europea sulla conservazione degli alimenti. Lo scotch intorno all’etichetta ne garantisce l’autenticità e la non contraffazione. In secondo piano potete osservare il volume CASA PRATICA, edizioni A.VALLARDI, pregno così di indispensabili consigli per la gestione della casa e di ricette rapide ed efficaci. Devo correggere quanto da me riportato ieri sera. Il prezioso volume aveva un costo originario non di € 10.00, ma, bensì, di € 7.49. Tuttavia io, sapiente gestore dell’economia domestica e autentico segugio quando si parla di affari, l’ho acquistato per € 2.50 ed ho subito iniziato a trarne benefici.

17/03/10

GeoTest

25 commenti
Ho fatto la valigia e sono partita girovagando nell'etere attraverso GeoVisite. Figo! Ma è attendibile? 1) Non compare Monza > che è in Europa 2) Compare Arcore!!! 3) Non solo, Arcore è l'unico che quando viene selezionato viene visualizzato sulla mappa con un radar verde che si espande e si contrae, gli altri vengono rappresentati con punti fissi rossi. (vedi Fig.1) Qlc mi può illuminare? Evitando interventi politici, vi ricordo che siamo in periodo di elezioni e ci potrebbero censurare il blog, ma quale significato avrà questo lampeggiare?? Forse che io risulto collegata ad un ID di Arcore e non di Monza??? Ho verificato ed in effetti abbiamo visite da tutta Italia e dall'Estero.... Wooowww Amici dell'etere postate con noi... Dear friends: write to us... s'il vous plait vous pouvez écrire un mot... Per le altre lingue ci pensa la Vale (anche per queste già che ci sei...)

15/03/10

Contatti con il mondo..

22 commenti
Sono contenta di scoprire che gli All Stars Oreno stando diventando famosi e sono sempre più conosciuti non solo tra le galassie dell'universo ma addirittura sul Pianeta Terra.. Ma, scusate l'ignoranza, sti stranieri che entrano nel nostro blog possono solo guardarlo o possono anche interagire con noi ??

09/03/10

Che testata professional ! ! !

30 commenti

Signore e Signori, la super Claudia ha agito! Ecco la nuova testata. A me piace tantissimo. Grazie Claudia!

ALL STARS ORENO SHOWTIME!

34 commenti

06/03/10

L’esito del sondaggio sulla testata

6 commenti

I lettori e gli autori del blog hanno espresso un totale di 22 voti. 10 sono voti di apprezzamento, 7 definiscono la testata semplicemente migliorabile, 10 voti invece ne esprimono l’inadeguatezza. Proverò, quindi, senza fretta, a modificare la testata, nonostante la mia scarsa competenza tecnica. Non so quando accadrà e spero di non fare disastri. Poi sapete che proposte altrui sono di sicuro ben accette.

04/03/10

ALL STARS ORENO, 3 MARZO 2010

30 commenti

All Star Oreno Vs. Calco - le mie riflessioni

4 commenti

Spero che questa sia una cronaca precisa, onesta e attendibile sulla partita di ieri sera

La partita è cominciata male – nel 1° set la formazione 1 le ha prese brutalmente – tipo 25 a 13. Nel 2° set, la formazione 2 è andata in super vantaggio tipo 18 a 8, per poi smarrirsi e perdere ai vantaggi (27-25).

Giacché quelli tenevano “botta” (notare che erano solo in 7 o 8) abbiamo miscelato le formazioni ed abbiamo vinto i successivi 3 set (non so quanto a quanto), ma il più emozionante è stato il 4° quando una formazione di 5 All stars donne ed un uomo a rotazione (Patrice ed Ernesto) hanno “passeggiato” sui poveri Calchesi, ormai allo stremo delle forze; Ebbene si, li abbiamo presi per stanchezza – loro molto più “cinici” (magari meno belli da vedere, ma certamente efficaci) – in campo sempre almeno 4 uomini ed una ragazza che serviva fortissimo; noi con i soliti problemi di confusione, di “buchi”, di disorientamento, comunque a tratti abbiamo fatto vedere del bel gioco, salvataggi al cardiopalmo e attacchi super.

Siete d'accordo?

Siamo belli ragazzi, siamo davvero belli ! ! !

7 commenti

ALL STARS ORENO (Oreno, 3 marzo 2010 D.C.)


Nota del Blog Master: a causa di un bug del sistema, le foto pubblicate in questo post non sono più visibili. Sono state per fortuna conservate le copie, che sono visibili a tutti nell'Archivio Storico Fotografico.

All Stars Oreno - Calco (Riflessioni)

15 commenti
Ciao amici, scrivo poche righe perchè sto crollando dal sonno. E' stata una serata bellissima e sono contentissimo di aver potuto esserci. Vi ringrazio davvero col cuore x le emozioni che mi trasmettete sempre, sia nelle vittorie (tante) che nelle sconfitte (poche). Ora vado a letto. Grazie ancora a tutti voi!

03/03/10

L'universo: l'ordine o-piccolo del CAOS

23 commenti
Partiamo dall'esistenza del MOTORE A IMPROBABILITA' INFINITA dell'astronave Cuore d'Oro dell'Universo di Douglas Adams e lo inseriamo nell'universo quantico definito da Massimo.

Tale motore rende il CASO/CAOS causa della vita, dell'universo e di tutto quanto.

Infatti tale paradossale motore, la cui incosistenza certifica la sua esistenza, considera nel trasposto (e nel trasporto) la quinta dimensione - la probabilità - rendendo obsoleto l'iperspazio e dando credibilità al reale e all'immaginario. Questa tecnologia sfrutta e modifica l'indice di improbabilità, vale a dire le possibilità che una determinata cosa accada: ad un indice di improbabilità di 1 a 1, tutto è normale; se l'indice aumenta (2 a 1, 3 a 1, fino a infinito a 1), ogni cosa ha maggiori possibilità di accadere.

Semplifichiamo estremizzando i concetti, mettendoli a contrasto:
- probabilità => realtà/causa-effetto/ordine/1
- improbabilità => immaginario/caso/caos/0
- finito = certo/definito/determinato/1
- infinito = incerto/indefinito/indeterminato/∞

1. Probabilità finita = realtà certa
2. Improbabilità inifinita = l'(im)probabilità che un evento immaginario accada in un universo talmente indeterminato che potrebbe essere realmente definito = realtà certa

Nel primo caso: 1x1=1, cioè tutto è predeterminato = concetto di Destino lineare, monodimensionale e immodificabile
Nel secondo caso: 0x∞=qualsiasi cosa compreso 1, cioè tutto è frutto di una scelta più o meno consapevole, ognuna delle quali produce un nuovo scenario = concetto di Caso/Fato dinamico, pluridimensionale e variabile... quanto c'è di più reale!

Dimostrata l'esistenza dell'improbabilità infinita come immaginario fato caotico, ecco perché nell'ordine esiste una sola soluzione, mentre nel caos ci sono infinite possibilità risolutive; per questo l'ordine è solamente un o-piccolo (ovvero lo sfigatiello trascurabile) del caos!

Ed ecco perché la risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l'universo e tutto quanto è...
(vediamo chi completa correttamente :-D )

02/03/10

Campagna "Aiutiamo Laura a capire"

1 commenti
SPERO così di chiarire concetti che "per alcuni" sembrano essere arcani. Lo faccio per Laura, per Luca, costretto a farsi delle flebo per reidratarsi dopo i luquidi persi durante la lettura dei commenti di Laura e per me, perchè oltre ai post sul blog ricevo anche delle mail! E dopo questo sforzo voglio la password del Blog!!!! Davide Sgancia!!!!