Pensieri Profondi

PENSIERI PROFONDI
«Ho controllato molto approfonditamente e questa è sicuramente la risposta. Ad essere sinceri, penso che il problema sia che voi non abbiate mai saputo veramente qual è la domanda». (Pensiero Profondo)

31/12/14

Buon anno!

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Filastrocca di capodanno,
fammi gli auguri per tutto l’anno:
voglio un gennaio col sole d’aprile,
un luglio fresco, un marzo gentile;
voglio un giorno senza sera,
voglio un mare senza bufera;
voglio un pane sempre fresco,
sul cipresso il fiore del pesco;
che siano amici il gatto e il cane,
che diano latte le fontane.
Se voglio troppo, non darmi niente,
dammi una faccia allegra solamente.

Gianni Rodari

23/12/14

Buon Natale!

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Speranza e pace
come i sogni dei bimbi,
ecco Natale!

08/12/14

A strange and bitter crop

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Riuscirà mai l’umanità a sconfiggere il razzismo?
Il razzismo, in tutte le sue forme (ableismo, antisemitismo, classismo, etnocentrismo, fanatismo religioso, omofobia, sessismo, specismo, xenofobia…), è un sentimento atavico dell’uomo, è la paura del diverso, è il terrore di chiunque abbia una qualsiasi caratteristica non omologa alla nostra. Il razzismo è sempre esistito e, forse, sempre esisterà…
La ragione e l’educazione ci possono aiutare, ma a volte la paura (in condizioni critiche, in situazioni psicologiche particolari, di fronte a violenze…) prende il sopravvento ed ecco che il razzismo ricompare.
Per superare il razzismo occorre sempre valutare prima il singolo uomo che non il gruppo al quale cerchiamo, forzatamente ed arbitrariamente, di ricondurlo. Non si può superare il razzismo affermando che siamo tutti uguali, occorre invece capire la diversità irriducibile del prossimo, che si manifesta nella sua libertà.
Uguali perché diversi ed irriducibili l'uno all'altro.

Ma ci riusciremo mai? Qualche giorno fa ho ascoltato una bella interpretazione di Emma Morton del brano Strange Fruit, scritto da Abel Meeropol e portato al successo da Billie Holiday.
Ecco il testo in inglese ed in italiano, leggetelo mentre ascoltate il brano musicale:


Southern trees bear strange fruit,
blood on the leaves and blood at the root,
black bodies swinging in the southern breeze,
strange fruit hanging from the poplar trees.

Pastoral scene of the gallant south,
the bulging eyes and the twisted mouth,
scent of magnolias, sweet and fresh,
then the sudden smell of burning flesh.

Here is fruit for the crows to pluck,
for the rain to gather, for the wind to suck,
for the sun to rot, for the trees to drop,
here is a strange and bitter crop.



Gli alberi del Sud danno uno strano frutto,
sangue sulle foglie e sangue alle radici,
neri corpi oscillano alla brezza del Sud,
uno strano frutto pende dai pioppi.

Una scena bucolica del valoroso Sud,
gli occhi strabuzzati e le bocche storte,
profumo di magnolie, dolce e fresco,
poi improvviso l’odore di carne bruciata.

Ecco il frutto che i corvi strapperanno,
la pioggia raccoglierà, il vento porterà via,
il sole farà marcire, gli alberi lasceranno cadere,
ecco uno strano ed amaro raccolto.



Era il 1939, negli Stati Uniti impazzava Via col vento, che raccontava al mondo di un’ipotetica pacifica, onesta e rispettosa convivenza della civiltà nera con i padroni bianchi del Sud. Ma erano definite per legge le "Razze" con l’esclusione da tutti i diritti civili delle "razze non caucasiche".

Era il 1939. In Europa la Germania nazista invadeva la Polonia e Hitler intraprendeva così il suo piano di dominio razziale del mondo. In Italia venivano applicate le Leggi Razziali appena promulgate.

Era il 1939. Billie Holiday, allora ventiquattrenne, al Cafè Society di New York, intonava per la prima volta, con la sua inconfondibile voce, Strange Fruit.

E’ il 2014. E' cambiato realmente qualcosa da allora?

PS: scusate per la crudezza della immagini nel filmato ma, come è già stato detto da molti, ascoltando Lady Day si ha l'impressione di stare esattamente ai piedi dell'albero e, aggiungo io, con il cuore greve e gli occhi pieni di lacrime…

02/12/14

Ghe La Fo Pu 2014: 2a giornata

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Il commento del Coach

Black Bulls Fly – All Stars  1-4  (17-20 19-21 20-14 19-21 17-20)

Seconda partita del GLFP e prima vittoria contro i nostri amici Black Bulls Fly, che conosciamo molto bene per averli incontrati 3 volte l’anno scorso. Rispetto all'anno scorso, la loro squadra è cambiata ed è migliorata, soprattutto al centro.

Questa partita ci ha mostrato come la mancanza di concentrazione (o di focalizzazione sul gesto) al servizio e quindi lo sbaglio della prima battuta più volte di fila possa impattare sulla squadra. Non ritornerò su questo argomento visto che l’ho sviluppato bene la volta scorsa. E che io dovrei rileggere…
Questa partita ci ha anche mostrato la forza della squadra. Anche se mancavano dei giocatori-chiave, siamo riusciti a colmare le loro assenze con degli aggiustamenti e dei cambiamenti di ruolo. Le persone fuori ruolo sono riuscite a dare ugualmente il 100% e portare a casa punti decisivi.

Rispetto ai primi avversari, i BBF hanno un servizio più difficile da ricevere. Come nella prima partita, abbiamo perso 9 punti in ricezione a causa di un gran servizio che abbiamo fatto fatica a ricevere. Nonostante ciò, nel complessivo della partita le ricezioni sono state migliori rispetto alla volta precedente e hanno messo i nostri alzatori in condizioni migliori per sviluppare il gioco. Meglio ma non perfetto: possiamo sempre migliorare e lo faremo. Non lasciamo da parte la ricezione.
Il gioco che abbiamo veramente migliorato quest’anno è la difesa. Diventa sempre più difficile per gli avversari fare punto da banda o da opposto. I nostri difensori sono sempre messi bene e riescono spesso a tenere la palla viva.
La difesa al centro è un po' più debole rispetto alle altre posizioni ma riusciamo comunque a fare delle belle cose.
Come abbiamo fatto per la difesa, dobbiamo migliorare gli appoggi. Appoggiamo ancora troppe palle come ci vengono senza impegnarci abbastanza. Invece di una palla che dovrebbe portare ad un punto, essa viene rigiocata perché l’alzatore non riesce a sfruttarla come dovrebbe.

Concluderò parlando dei futuri miglioramenti che dobbiamo raggiungere a breve termine.

Il primo lavoro è la copertura. La copertura è importantissima. Un giocatore di pallavolo è coinvolto ed attivo per tutto il tempo di gioco, non solo quando tocca la palla. Coprire è un lavoro senza palla molto importante che ci permette di non perdere certi punti.
Come per la difesa o la ricezione, una buona copertura inizia con delle posizioni rispettate. I primi risultati dell’allenamento di ieri sono promettenti; non dimenticare tutto da qui al prossimo allenamento… :-).

Il secondo lavoro è l’alzata. Migliorare l’alzata ci permetterà di essere più incisivi in attacco. Qui non parlo di schema, parlo di tecnica di base che abbiamo già e che dobbiamo usare come si deve, evitando di incastrarsi con palleggi impossibili. Si tratta anche di avere le idee chiare sul dove mandare la palla al momento di palleggiare. Si tratta di rispettare i tempi per accostare e di sapere come e quando farlo. In ogni situazione, sapere gestire la palla nella maniera più semplice e con convinzione sarà un bel punto di partenza.

L’ultimo lavoro spetta soprattutto ai nostri attaccanti maschi. Dobbiamo usare di più la testa durante la schiacciata. Dobbiamo imparare sempre di più a risolvere il palleggio. Non siamo in serie A ed è normale che il palleggio non sia perfetto. Aggiustare la nostra rincorsa adesso per schiacciare bene delle alzate non perfette sarà più che utile quando le alzate miglioreranno. Preferiamo ad una rincorsa lunga con passi lunghi e partenza anticipata, una rincorsa corta e dinamica una volta capito la traiettoria della palla.

Siccome siamo migliorati nel lavoro di recupero della palla (ricezione e difesa), dobbiamo trarne profitto e chiudere i punti successivi. Questi 3 obiettivi ci permetteranno di sfruttare al meglio questi miglioramenti e di fare più punti noi che non su errori dell’avversario.

Per finire vorrei congratularmi con Fabio per la seconda partita come pallavolista e come centrale. Non abbiamo lo scouting della partita, ma penso che Fabio sia stato intorno al 90% di positività in attacco. Tutti i suoi attacchi hanno messo in difficoltà gli avversari e ha quasi sempre segnato un punto. Queste sono efficacia ed efficienza!
Come diciamo noi Francesi e lo dico agli attaccanti: «Prenez-en de la graine».

DAJJJEEEEEE!!!!