Pensieri Profondi

PENSIERI PROFONDI
«Ho controllato molto approfonditamente e questa è sicuramente la risposta. Ad essere sinceri, penso che il problema sia che voi non abbiate mai saputo veramente qual è la domanda». (Pensiero Profondo)

24/02/14

GLFP 2013: fase preliminare

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Il commento del Coach: All Stars - Black Bulls 5-0

Il campionato è iniziato nella maniera migliore con una bella vittoria 5-0.
Le prime partite dei gironi sono sempre difficili. Primo, perché è la prima partita e non sappiamo come reagirà la squadra di fronte allo stress, alla tensione. Secondo, perché l'avversario è nuovo e quindi c'è sempre questa parte di ignoto che può inibire la squadra stessa.
E' in parte quello che abbiamo visto all'inizio del primo set: un 9-2 secco dovuto allo stress di inizio partita che impediva la costruzione del gioco.
Quello che mi è piaciuto è stata la risposta della squadra, che ha preso fiducia nelle proprie capacità, alzando il livello piano piano fino a recuperare il ritardo e chiudere per prima.
Mi è piaciuto il comportamento nei momenti decisivi (19-19 nel primo set per esempio) dove ogni giocatore non ha avuto il braccino e ha permesso la chiusura al primo set point. Ricordo il bellissimo attacco di Sara su tempo 2 nei 3 metri per dare il set point nel primo set, attacco che chiudeva delle belle azioni di squadra effettuate senza paura di perdere.
Questo fa la differenza! Al di là del livello individuale, ci vuole la componente «squadra» che permette di legare ogni singola individualità e la prima partita del campionato ci ha mostrato che la squadra c'è, risponde e ha fiducia in se stessa.
Gli altri set sono stati delle passeggiate (tranne il terzo finito 21-19, dovuto al rilassamento generale della squadra dopo il 2-0) dove si vedeva che eravamo più bravi degli altri.

Però, ci sono un po' di cose negative.
La ricezione non è stata all'altezza di quello che sappiamo fare. 2-3 giocatori battevano bene ma per il resto, dovevamo essere più puliti. Abbiamo avuto difficoltà a chiamare la palla, sia in ricezione che in fase di appoggi, per evitare i conflitti su alcune palle.
Non siamo stati abbastanza regolari con l'alzata. Dopo 1 set, 1 set e mezzo, gli alzatori erano stanchi, persi e non erano più lucidi per fare le scelte giuste; e quando lo erano, non hanno fatto sempre le scelte migliori o le alzate migliori, dimenticando spesso il centrale o provando alzate difficili.

Ovviamente, l'allenamento ci permetterà di ritrovare e migliorare il nostro livello e le partite ci permetteranno di rendere più sciolto il nostro gioco.

Chiuderò il commento con 2 cose:
• Mi sono piaciuti gli attaccanti che hanno risolto benissimo le alzate. Poche palle schiacciate in rete, uso del pallonetto quando si doveva. Il lavoro porta i suoi frutti!
• Non ci sarà un MVP individuale questa volta. Nessun giocatore è stato più bravo del solito. Ognuno di voi ha fatto il suo ruolo e l'ha fatto bene. La squadra intera sarà MVP per la prima partita perché è stata sempre presente, reattiva e concentrata.

Continuiamo così le prossime volte. Abbiamo ancore 9 partite da giocare. ;-)

Bravi All Stars!!


Il commento del Coach: All Stars - Tri Pè 5-0

Terza partita degli All Stars e vittoria per 5-0.
Scenario molto simile alla prima partita dove abbiamo vinto 3 set con facilità e 2 con un po’ più di difficoltà, ma ogni volta siamo riusciti a tornare e vincere.

Rispetto all'ultima partita, la ricezione è stata migliore ciò che ci ha permesso di sviluppare meglio il gioco in attacco. Nel futuro, mi aspetto un 100% di ricezione buone sulle battute dal basso e alte. Ho visto ieri errori che non si potevano vedere.

Abbiamo sempre un po’ di difficoltà con l’alzata. Non riusciamo a giocare semplice e perdiamo il filo troppo in fretta. E’ importante avere in testa che non alziamo per essere fighi, ma alziamo per mettere l’attacco nella condizione migliore. Vuol dire che con un gioco semplice e ragionato, riusciamo a sviluppare un gioco d’attacco che ci permette di vincere.
E’ normale sbagliare, avere un palleggio troppo corto o troppo teso, siamo lì per imparare, ma è fondamentale capire la palla per sapere prima di andare verso essa dove vogliamo mandarla.

Il punto debole è stato la difesa. Guardando il riscaldamento degli avversari, si sapeva già come sarebbe andata a finire. Una giocatrice che sapeva schiacciare, gli altri che facevano parabole a fondo campo. E’ importante in questo caso capire il modo da usare per difendere.
La difesa parte da uno schema statico a seconda della zona di attacco. Ma lo statico finisce qui. Non vuole dire che se il mio coach mi dice di stare lungo, devo essere lungo durante i tre tocchi avversari. Devo essere nella posizione di attesa al mio posto, guardare la palla, seguirla e capire a seconda dell’alzata che tipo di attacco si potrà fare. E’ solo dopo l’alzata avversaria che ci si muove di conseguenza.
Ieri, appoggiavano la palla a 8 metri e 50. Bene. Mi dovevo muovere a fondo campo dopo il tocco dell’alzatore avversario e non prima se no lasciavo un buco enorme sulle palle che tornavano per sbaglio al primo o secondo tocco.
Dopo, è ovvio che se il 6 difende lungo, 1, 5 e 4 devono coprire il buco che si crea tra 6 e 2.
Per darvi un po’ di numeri: ieri, gli avversari hanno fatto tre palle corte e tutte e tre in zona 4. Con una hanno fatto il punto, una è finita in rete e l’altra è stata difesa.

Anche se non è stato lavorato durante gli allenamenti, ho visto dei miglioramenti al muro sulla coppia centrale-opposto.
Piano piano, miglioriamo e prendiamo fiducia e questo va più che bene. Dobbiamo continuare così e vedrete che raggiungeremo un livello buono dove potremo divertirci giocando bene.

Siccome il periodo lo vuole, vi auguro a tutti voi e alle vostre famiglie un Buon Natale. Passate delle belle vacanze e tornate a Gennaio riposati, mi raccomando!


Il commento del Coach: All Stars - Goniometri 4-1

Partita giocata con una squadra debole rispetto a noi e che giocava senza ruoli.
Partita cominciata alla grande con un set vinto 20-4 e non molto da dire. Sedici battute di fila che non sono ritornate da noi.
Quello che è difficile in questo condizioni è non gasarsi e non perdere la concentrazione. Contro le squadre che non hanno schemi di gioco, la palla può tornare ad ogni momento, il gioco si può ridurre ad uno scambio di battute, può essere molto diverso da quello che conosciamo ed è per questo che dobbiamo rimanere concentrati.

Sono stato il primo a gasarmi. Ho fatto due cambi nel secondo set che non avrei dovuto fare. Non solo perché i giocatori entrati erano meno a loro agio rispetto ad altri, ma anche perché nessuno aveva veramente ancora giocato.
Quando me ne sono accorto, ho provato a cambiare ma non sono riuscito a farvi ripartire, a darvi la grinta per ritornare nel set. Avete lasciato andare il set, senza provare a recuperare.

Anche con la squadra del primo set, il terzo set ha impiegato tempo per partire. Ho chiamato un time-out a 11-10 per noi perché non vedevo pallavolo in campo. Vedevo individui incazzati, non concentrati, che non davano il meglio. Non vedevo una squadra di pallavolo. Ha fatto il suo effetto visto che, da questo time-out alla fine del quarto set, abbiamo vinto 30 punti e perso 7…
Il quinto è stato un po’ più difficile ma è stato vinto. E’ l’essenziale.

Cosa abbiamo imparato?
Come vi ho sempre detto, le squadre più deboli sono delle trappole. Ogni week-end c’è una squadra migliore sulla carta che perde perché si fa intrappolare, addormentare dal gioco di una squadra più debole.
Per evitare ciò, dobbiamo imporre il nostro ritmo per rimanere concentrati. Dobbiamo fare il nostro gioco come lo sappiamo fare. Dobbiamo approfittare della debolezza dell’avversario per migliorare il nostro gioco, il nostro scouting. Ma non dobbiamo appoggiarsi su queste debolezze.
Contro una squadra più debole, le ricezioni dovrebbero essere se non perfette, molto buone al 95%. E’ il vostro dovere! Battevano sempre nella stessa maniera, sempre nello stesso posto. Se è corto, faccio un passo già dalla seconda battuta di fila. Devo essere reattivo! Dobbiamo essere reattivi! Di fisico ma soprattutto di testa.
Contro una squadra debole, dobbiamo avere una ricezione perfetta per costruire un’azione perfetta, per provare nuove cose o per prendere fiducia con le cose che impariamo a fare.
Dobbiamo imporci e non lasciarsi andare.

Abbiamo imparato che se non rimaniamo una squadra concentrata, unita e reattiva, possiamo perdere contro chiunque anche se più debole.

Approfitto per aggiungere una cosa: centrali e liberi devono seguire il gioco anche quando sono fuori perché devono entrare al momento giusto. Non possiamo perdere tempo quando si entra e si esce. Deve essere il più trasparente possibile, se no diventa una perdita di concentrazione per la squadra.

Concluderò dicendo che il positivo è stata la vittoria. Abbiamo portati 4 punti a casa e va bene per il campionato. Pensiamo anche alla maniera le prossime volte che giochiamo contro squadre più deboli.

Bravi All Stars per i 9 punti su 10 portati a casa. Continuiamo così!


Il commento del Coach: Vespasiani - All Stars 3-2

Ieri era la prima partita del campionato contro una squadra al nostro livello. Dico al nostro livello perché era il caso; non erano più forti, sono solo entrati in partita sin dall'inizio. Abbiamo perso 3-2 ma il livello delle due squadre nel 3° e 4° set era uguale e buono. Il quinto era nostro perché eravamo più forti.
Nei due primi set siamo noi che abbiamo fatto il loro gioco. Abbiamo regalato punti o situazioni favorevoli che gli hanno permesso di chiudere i punti senza forzare il loro talento.

Dall'inizio del campionato non abbiamo mai vinto il primo punto di una partita (o magari una volta) e abbiamo messo spesso un po’ di tempo per entrare in partita. Potrebbe quasi essere allargato anche ai set…
E’ una statistica interessante perché mostra che facciamo fatica a partire ma poi, con la tenacia che ci siamo costruiti, riusciamo a rimontare. Finora l’avevamo fatto contro tutte le squadre ma ieri, contro una squadra più forte delle altre, non siamo riusciti a rimontare. 6-0 nel primo set, 6 punti alla fine. Uguale nel secondo (non tengo conto dei 3 punti perché giocavano con tre donne: in verità erano 9-0 nel primo set).
La lezione da ritenere è semplice: dobbiamo concentrarci ancora di più sui primi punti per cominciare il set in buone condizioni. Dobbiamo ricevere bene, fare ottimi appoggi e muoverci per difendere.
Ieri, all'inizio del primo set, il 6-0 sono 6 ricezioni brutte dove l’alzatore va a 5 metri per alzare, seguito da difese non fatte (il primo punto) o appoggi scarsi.
Abbiamo messo un set e mezzo prima di cominciare a difendere con grinta e dinamicità. Questo deve essere immediato. Non devo vedere il primo punto cadere 1 metro e mezzo dentro il campo su un pallone respinto in palleggio. Non c’è tempo! Dobbiamo mostrare da subito chi siamo e quello che valiamo.
Psicologicamente è importante non cominciare con una cavolata del genere; per noi perché spezza le gambe e per gli avversari perché da subito si sentono in fiducia. Potrei paragonare questo con la prima battuta in rete.

Aggiungerei 2-3 cose per quanto riguarda il palleggio:

  • Avviciniamo i nostri palleggi alla rete. O siamo a 3 metri o siamo sulla rete. Togliamoci la paura di questa rete. Dobbiamo essere intorno ai 50cm dalla rete, facciamolo!
  • Non dobbiamo giocare al contrario. Su appoggi, difese e ricezioni perfetti devo sollecitare il mio centrale. Se non lo faccio in queste condizioni, quando lo faccio? Avrò abbastanza palloni non puliti da gestire con gli altri schiacciatori quindi se tutte le condizioni sono riunite (appoggio perfetto, centrale che parte, muro non troppo gigante) non ci devo pensare due volte: primo tempo, punto!
  • Devo essere concentrato su quello che faccio. Ciò che vuol dire che tutto il resto deve essere automatizzato. Parlo soprattutto delle rotazioni. Se metto 2-3 secondi a punto per ritrovarmi in campo e sapere dove mettermi, faccio calare la mia concentrazione sul gioco e non faccio le scelte giuste. Mi devo sforzare! (vale anche per gli altri ruoli ovviamente)

Finiamo col positivo.
Perdere 2-0 e ritornare a 2 punti dal 2-2 per perdere 3-2. Questo è positivo. Non lasciamo niente per perso. Lottiamo fino alla fine per portare a casa il numero di set vinto più alto. Guardate che nel quinto set, non hanno abbassato il loro livello perché avevano vinto già 3 set. Hanno giocato con 4 uomini per andare a cercare il quarto punto ma non abbiamo lasciato loro la possibilità di vincere e li abbiamo “annegati” da subito.
Questo è lo spirito che voglio vedere sin dall'inizio delle partite. Imporsi, imporre il nostro gioco, mostrare chi siamo, essere dei “killer” in quello che facciamo, non lasciare niente a caso perché nella pallavolo non c’è spazio per le cose a caso.

Poi mi è piaciuto la complementarità della panchina. Può capitare che alcuni giorni, alcuni giocatori non rendono al 100%. Ieri ho potuto fare sostituzioni massive senza perdere valore in campo ma ancora meglio, aumentando il valore della squadra in campo.
Questo è lo spirito di squadra che mi piace: aiutarci a vicenda per il bene della squadra. Capire le mosse del coach e sostenere la propria squadra fino alla fine.

Chiuderò il resoconto con gli MVP di ieri:

  • Luca G. che partita dopo partita, allenamento dopo allenamento, rende sempre di più e diventa un punto di forza del nostro gioco. Ieri ha fatto un grosso lavoro a muro e in attacco.
  • Ricky che è sempre sul pezzo. L’avevo già notato contro la squadra di Andrea. L’ultima volta, dopo 6 settimane fermo, hai ricominciato come se non fosse successo niente. Ieri sei stato sempre sul pezzo in difesa e diventi sempre di più decisivo e incisivo in attacco.
  • Laura che ha fatto la partita che aspettavo da mesi :-). Nessuna scelta sbagliata nel tuo palleggio, hai sempre penetrato nei tempi giusti, hai giocato semplice e NON hai messo il piede (uno infatti ma non lo conto). Risolviamo il punto 1 della lista sopra e ci siamo quasi.

Bravo a voi 3!

Mercoledì, prossima partita. Continuiamo come abbiamo cominciato il campionato: vincendo!


Il commento del Coach: Tri Pè - All Stars 0-5

Qual è il migliore modo per superare una sconfitta? Una vittoria of course! E se ottenuta di maniera limpida come ieri è ancora meglio.

Per il nostro ego, ieri era l’unica partita che avrei dovuto filmare. Pochissimi errori di fondamentali, palleggio chiaro e pulito, difesa fatta come richiesto dal coach, schiacciate incisive. Sì, per il nostro ego era la partita da filmare e da vedere ancora e ancora.
Però filmare le partite perfette porta un problema: non ci si impara niente dopo.. ;-)

Cosa possiamo dire?
Prima di tutto, la squadra avversaria era più o meno uguale a quella dell’andata. Mancava la ragazza bionda che ci aveva fatto un po’ di punti a set (4-5) e che aveva una presenza più imponente a muro. Per il resto, era proprio uguale. Hanno giocato della stessa maniera, spingendo sempre in fondo e hanno battuto non in maniera difficilissima ma non semplicissima, spesso e volentieri battute tese e lunghe.
Un cocktail perfetto pe mandarci in crisi.

Quindi se loro non sono cambiati, siamo cambiati noi. E lo siamo stati. Senza avere paura di ripetermi, dirò che la chiave è stato la cura dei fondamentali. Ho visto da parte di tutti voi delle ricezioni molto pulite che permettevano agli alzatori di sviluppare il gioco. Abbiamo visto delle veloci, alzate dietro, in seconda linea, per scelta dell’alzatore e non per salvataggio. Poi, siccome le alzate erano buone, i nostri attaccanti hanno potuto chiudere i punti:

  • ricezione, palleggio, schiacciata, punto
          oppure
  • difesa, palleggio, schiacciata, punto

Semplice ma molto efficace!

In riferimento al commento dell’ultima partita, direi che per la prima volta abbiamo veramente imposto il nostro gioco dall'inizio alla fine senza abbassare il ritmo. Questo è forte ed è anche legato al fatto che i nostri fondamentali erano curati.

Cosa possiamo migliorare?
La difesa e il muro dove non abbiamo ancora lavorato molto e le coperture. Vedremo nel futuro come migliorare queste 3 situazioni.
Si può sempre migliorare l'attacco, la difesa e la ricezione, ma direi che ormai abbiamo delle basi solide e automatizzate.

Ieri, non c'è stato un MVP. Tutti voi siete stati MVP. Avete tutti alzato il vostro livello rispetto alle altre partite in tutti i domini del gioco:

  • bravi agli alzatori che sono riusciti a staccare la testa dalla posizione che devono tenere e che si sono focalizzati solo sul gioco;
  • bravi ai liberi che sono stati puliti in ricezione, appoggi e difesa, essendo disponibili ed aiutando i loro compagni di squadra;
  • bravi agli attaccanti che sono stati incisivi e che hanno risolto bene l'alzata.

Per gli All Stars, questa partita è il punto di partenza per arrivare in cima, ma non è la cima.
Finora ogni partita è stata una tappa prima di arrivare al Campo Base, quello che ci permette veramente di cominciare la salita verso la cima. Queste tappe ci hanno permesso di creare il gruppo squadra, di prendere fiducia nelle nostre capacità sia fisiche, che tattiche, che mentali.

Ormai che abbiamo tutti gli strumenti per salire, se siete d'accordo, saliamo! Io, faccio la guida....

Bravi Alls!


Il commento del Coach: Goniometri - All Stars 1-4

Partita meno pulita, meno determinata di quella contro i Tri Pe’. Due alzatori infortunati e un set perso.

Le cose positive:
Claudia che ha tenuto 4 set come alzatrice anche con uno strappo e che è riuscita ad alzare il suo livello di gioco durante tutta la partita.
La prima vera partita di Fabio che promette bene.
La buona prestazione di Ornella.

Le cose negative:
Facciamo fatica contro le squadra che non giocano con uno schema di gioco. Siamo talmente abituati ad aspettare il terzo tocco avversario prima di prendere posizione che, quando torna sul primo o il secondo, siamo spesso fuori posizione o addormentati.
Dobbiamo sforzarci ad essere reattivi dal momento in cui la palla lascia il nostro campo e muoverci intorno alle nostre posizioni di difesa seguendo la palla. Ciò ci permette di stare sempre concentrati, attivi e reattivi nel caso di ritorno della palla prima dell’atteso.

Come ho sempre detto, giocare contro squadre più deboli ci deve permettere di raggiungere il nostro livello di gioco in fretta e quindi di poter provare. Dobbiamo approfittarne per rendere matti gli avversari variando schiacciate forti, pallonetti, incrociare, cercare il lungo linea.
A me stanno bene gli errori se vedo che ci si prova quando siamo nelle condizioni giuste di provarle.

Un commento ristretto per questa partita perché non molto rilevante e scritto con residui di ricordi… :-)


Il commento del Coach: All Stars - Vespasiani 3-2

Questa partita decideva in gran parte il vincitore del girone. Anche se rimane una partita, ci ha dato un bel po’ di informazioni sul risultato finale. Con una vittoria, facevamo un passo decisivo verso essa, essendo maestri del nostro futuro. Visto i punteggi, possiamo essere confidenti, ma non dobbiamo essere troppo sicuri.

Una partita con 2 set e mezzo di buon livello e 2 set e mezzo con troppi errori.

Ci sono più fattori da prendere in conto per i set giocati meno bene.
Diciamo che nella prima metà del secondo set ci siamo deconcentrati a causa dalla vittoria del primo. Siamo entrati sul campo per il secondo ancora gasati ed abbiamo dimenticato di concentrarci di nuovo. La punizione è stata diretta con 5-6 ricezioni sbagliate, palleggi sporchi.
La ricezione è il fondamentale della pallavolo che richiede più concentrazione. Pensare ancora alla vittoria del primo set ci ha impedito di ricevere bene e ha messo l’alzatore in brutte condizioni.
Ma nella seconda parte del set, una volta riconcentrati, abbiamo ripreso il ritmo del primo set ed abbiamo vinto come dovuto.

Il terzo è un po’ diverso. Ho fatto 3 cambi che non hanno impattato più di tanto sul livello globale della squadra ma siamo usciti dal secondo set un po’ stanchi dalla rimonta e anche qui la ricezione non è stata ottimale. Una rotazione ieri ci è costata punti in ricezione, dobbiamo rimediarci. Tecnicamente ci siamo; quindi era più una cosa di tempismo o di concentrazione.
Nel terzo come nel quinto, abbiamo visto troppi errori in battuta e molti errori in fase di attacco su palloni semplici.

Ma parliamo del positivo. Un gran bel livello di gioco con dei giocatori impegnati e concentrati. I centrali sono stati molto bravi sia al muro che in attacco. Abbiamo visto dei muri spaventosi e anche delle veloci nei 3m (almeno una).
Il muro è stato buono perché il vostro movimento è stato da manuale. Attaccato alla rete, mi muovo parallelamente ad essa fino al mio compagno e salto. Muri compatti e spesso e volentieri vincenti.
Ho visto degli attaccanti che schiacciavano dove volevano, variando la direzione dell’attacco. Il lavoro coi bersagli porta i suoi frutti, sia sulla parte “rincorsa-salto” che sul movimento della schiacciata, la scelta e la direzione.

Finiamo con l’alzata. Da fuori, i set 1, 2 e 3 sono stati buoni o molto buoni. Le scelte erano sempre giuste e la qualità del palleggio buono. Ho visto durante questi set degli alzatori impegnati, reattivi, concentrati e focalizzati su come distribuire il gioco. Questi set mostrano il vostro livello. Non dimenticate mai che ciò che importa è la costruzione del gioco e quindi dovete concentrare tutti vostri pensieri per essa. Il resto, come la tecnica o la posizione lo sapete già; non bisogna spendere energia in partita.
Vorrei che questi set diventino i vostri riferimenti per quanto riguarda l’alzata fino alla prossima bella prestazione.
Più che MVP, vorrei fare notare i principali miglioramenti che ho visto ieri:
  • Fabio ha giocato 2 set molto buoni per una persona che ha cominciato la pallavolo a Novembre. A muro sei stato veramente bravo come se fosse naturale (pallacanestro?). Durante i due primi set, hai tenuto bene le tue posizioni e ho visto una bella intesa con Laura. Dopo ti sei un po’ perso, sicuramente a causa della stanchezza.
  • Laura ha per la prima volta cominciato una partita del campionato e devo dire che sei stata brava ad entrare subito in partita. Reattiva, precisa in banda e al centro e hai distribuito bene facendo le scelte giuste: 2 set molto buoni. Sarebbe stato ottimo se non avessi messo il piede ogni tre per due. Grrr!
  • Giulia è molto migliorata in attacco. Hai forato più muri maschili alti, hai lavorato la palla. Il lavoro dà risultati e si vede. Adesso dobbiamo concentrarci sul come restituire sempre più forza nella palla e come tenere il livello in ricezione.
Vorrei ringraziare l'arbitro che è stato molto professionale. Scelte giuste ed equilibrate. Bravo Max e grazie.
Vorrei anche ringraziare il tifo che si è sentito. I "Murone, Murone" e "Vroom, Vroom!" hanno sicuramente aiutato i giocatori.

Ieri ho sentito una vera e bella squadra sia fuori che dentro il campo.

Ora rimane una partita. Andiamo a vincere per finire primi del nostro girone, un bella soddisfazione!

Bravi Alls!


Il commento del Coach: Vollover - All Stars 1-4

Ultima partita del primo girone, giocata con un numero di giocatori minimo per certi posti: 2 bande, 1 opposto. Lo scopo era vincere 2 set per essere sicuri di finire primi del nostro girone, ciò che abbiamo fatto.

Cosa possiamo ricordarci?

  • Abbiamo due formazioni che ci hanno permesso di giocare la nostra pallavolo migliore. Si è ben visto nel primo e nel terzo set che i giocatori in campo erano posizionati bene e che era difficile per l’altra squadra fare dei punti: dobbiamo fare in modo di ottenere un livello medio uguale qualunque sia la formazione in campo.
  • Cinque set sono lunghi ed alcuni dei giocatori in campo hanno fatto fatica per finire: gestire al meglio le energie sarà un punto chiave della fine stagione.
  • Migliorare ancora la ricezione sarà la chiave per le prossime partite contro delle squadre che dovrebbero essere più forti.

I lavori sono tanti: ricezione, muro e difesa, alzate sempre più pulite, posizioni in campo, livello il più possibile omogeneo tra le varie formazioni, lettura del gioco.

Posso già dire che col primo allenamento di ieri abbiamo cominciato bene. Abbiamo capito ieri che la sequenzialità dei movimenti e la concentrazione sono le chiavi di tutto nella pallavolo. Dobbiamo integrare bene questi due concetti perché poi, la tecnica si imparerà più facilmente.

Ancora bravi AllStars per il primo posto! Adesso dobbiamo concentrarci sulle 4 partite che arrivano contro delle squadre che saranno più toste.

DAJE AllS!


16/02/14

Newton versus Archimede: la soluzione

4 commenti
Quando Daniele mi ha proposto il quesito, di primo acchito ho pensato «A destra la palla è attaccata al filo quindi non dà nessun contributo alle forze agenti sulla bilancia; la bilancia scenderà a sinistra dove invece la pallina da ping pong è vincolata al piatto…». Ma pensandoci su ho cominciato a ragionare sul fatto che la pallina d’acciaio è immersa nell'acqua e attraverso l’acqua è comunque a contatto con il piatto della bilancia. Ho ripreso allora lo schemino e ho cominciato a disegnarci su i vettori delle forze in gioco: forze-peso, spinte idrostatiche e… forze di reazione! Ad ogni azione corrisponde sempre una reazione uguale e contraria: ecco come si spiega… e la bilancia scenderà sicuramente a destra \(^_^)/

E quindi, essendo da buon chimico un empirista incrollabile, ho verificato la teoria con l'esperimento.
Non avendo a disposizione una bilancia a due piatti ho usato la mia bilancia da cucina e ho operato una serie di pesate in successione.
Ho usato un grande becher di vetro, riempito esattamente con 2 litri d’acqua, una pallina da ping pong a cui ho fissato una cordicella e, non avendo una pallina d’acciaio, un’altra pallina da ping pong riempita di sabbia e sigillata con nastro adesivo bianco. I pesi sono visualizzati nelle foto seguenti:

Pesi iniziali


Ho fissato poi la pallina sul fondo del becher e ho misurato il peso del sistema: 2463 grammi.

Simulazione del piatto sinistro


Quindi ho tolto la pallina da ping pong e ho sospeso nell'acqua la pallina piena di sabbia: la bilancia ha registrato in questo caso un peso totale di 2497 grammi.

Simulazione del piatto destro


Se avessimo avuto una bilancia a due bracci avremmo allora sul piatto sinistro un peso di 2463 grammi e sul piatto destro un peso di 2497 grammi: e il piatto di destra si abbasserebbe, ineluttabilmente…

Non sto qui a ripetere la spiegazione teorica in quanto perfettamente illustrata dalla nostra mitica Alice (a dire il vero anche Daniele mi ha inviato via email una bella dimostrazione, molto ingegneristica come approccio, che pubblicherò come commento a questo post). Ma faccio due conticini per vedere se l’esperimento torna con la teoria.

Una pallina da ping pong ha un diametro di 4 cm e un peso di 2,7 grammi (ho trovato i dati sul sito mondopingpong), che torna con il peso di 3 grammi trovato sperimentalmente e comprendente anche il peso della cordicella.
Come previsto da Alice, sul piatto di sinistra agiscono le forze-peso del becher (460 g), dell’acqua (2000 g) e della pallina (3 g), per un totale di 2463 grammi. La spinta idrostatica e la conseguente forza di reazione si annullano l’una con l’altra e non danno nessun contributo.

Seguendo la spiegazione di Alice, sul piatto di destra agiscono le forze-peso del becher (460 g), dell’acqua (2000 g) e la forza di reazione alla spinta idrostatica, pari al peso di una massa d’acqua di volume uguale al volume della pallina. Quindi, avendo l’acqua peso specifico pari ad 1 g/cm3 ed essendo il volume della pallina di circa 34 cm3, la forza di reazione vale 0,33 N, pari ad una forza-peso di 34 grammi. Sul piatto destro della bilancia dovremmo avere quindi un peso totale di 2494 grammi.
Il mio esperimento ha rilevato un peso di 2497 grammi che, considerando la non idealità della cordicella che ho usato per sospendere la pallina (che ha un volume e un peso certamente non trascurabili) e il volume un poco maggiore della pallina ricoperta dal nastro adesivo, è in ottimo accordo con la teoria!

Infine le citazioni. Ho faticato a trovare la fonte originale di questo problema, ampiamente diffuso sul web su vari siti e social network, ma penso che la fonte primaria sia il libro di  Jerry Silver “125 Physics Projects for the Evil Genius”.
Segnalo anche che su YouTube è possibile trovare un video dell’esperimento, all'indirizzo http://youtu.be/b_8LFhakQAk.

Grazie a Daniele per l'ispirazione e a Rocco, Roberto, Davide e Luca per gli interventi. Uno speciale ringraziamento ad Alice per la bella risoluzione.

Concludo con una considerazione ispirata alle "Lezioni americane" di Italo Calvino:
«Per Newton la gravità contiene in sé il segreto della leggerezza; per Archimede la leggerezza è una gravità senza peso... nessuno vince, nessuno perde».