Pensieri Profondi

PENSIERI PROFONDI
«Ho controllato molto approfonditamente e questa è sicuramente la risposta. Ad essere sinceri, penso che il problema sia che voi non abbiate mai saputo veramente qual è la domanda». (Pensiero Profondo)
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09/01/15

Attenti ai... Diavoli!

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Il commento del Coach

Amichevole Diavoli Rosa – All Stars  4-1

Partita amichevole contro i Diavoli Rosa, squadra mista di Brugherio, la migliore squadra incontrata da tempo, robusta in tutti compartimenti del gioco, con un alzatore molto bravo e dei centrali incisivi (non tutti giorni si vedono dei centrali che attaccano nei 3 metri…).

Abbiamo tenuto il nostro livello in ricezione (tranne che nel terzo set sulle palle corte), abbiamo difeso bene gli attacchi potenti dell’opposto e della banda (anche se il posto 6 era spesso troppo lungo), ma abbiamo fatto fatica coi centrali e sui palloni spinti a fondo campo.
Ci hanno murato poche volte e quindi la copertura non è stata messa a dura prova, ma quando doveva essere presente, lo è stata.

Nel primo set abbiamo mischiato i ruoli. Ognuno faceva di più e creava confusione. Poi col caldo e il ritmo del gioco molto sostenuto con scambi lungi e intensi abbiamo lasciato il set nel momento peggiore, sul 16-15 per noi, perdendolo 20-16.
È importante capire che fare solo il proprio ruolo tenendo le proprie posizioni e non rubare la palla agli altri permette in primo luogo di stancarsi di meno concentrando la nostra energia su quello che dobbiamo fare. E siccome permette anche di fluidificare il gioco, è vincente!
Credo che col risultato del secondo set dove ognuno ha tenuto il proprio ruolo, la dimostrazione è stata fatta e non tornerò su questo soggetto. :-)
Abbiamo infatti vinto il secondo con un gioco sciolto e una bella concentrazione.
Il terzo set è stato un vuoto, c’è poco da dire tranne che gli attaccanti non devono smettere di giocare quando le alzate cambiano. Ieri era un'amichevole e dovevamo fare in modo di aiutare i compagni, alzatore compreso. Richiede ancora più concentrazione per risolvere le alzate meno buone e vi fa lavorare. Non vedere solo il “buco nel campo”, ma pensare ad essere furbi…
I due ultimi set, niente da segnalare.

Spenderò un po’ di tempo sulla difesa delle palle spinte a fondo campo.
È importante capire quando ci si deve mettere in posizione di difesa. Molte palle spinte sono state mandate sul secondo tocco avversario perché ci vedevano un po’ troppo avanti in posto 1 e 5. La posizione si prende tra il secondo e il terzo tocco avversario con la massima reattività.
Questo apre il lungo capitolo della lettura del gioco. Una volta che le posizioni saranno integrate bene e automatiche, dovremo cominciare a leggere il gioco avversario: angolo delle rincorse, posizione del corpo dell’attaccante, alzata (se è lunga, corta, vicina a rete, lontana da rete) e di come verrà attaccata (schiacciata forte se alzata buona, palla spinta se troppo vicina a rete, pallonetto se staccata da rete, eccetera).
Leggere il gioco per scegliere la posizione migliore in difesa è importante ma difficile. L’abbiamo visto ieri con gli attacchi dal centro. I posti 1 e 5 erano spesso troppo nascosti dal muro e lasciavano un buco verso la linea laterale. Capire il posizionamento del muro e da dove si attacca ci permette di prendere la posizione che ci da la migliore possibilità per difendere. Poi se la palla è indirizzata altrove o nei 3 metri o molto forte, bravo all’attaccante ma ci abbiamo provato nelle condizioni migliori.

Per concludere, una bella amichevole contro una bella squadra e tanto lavoro in previsione del campionato. Il 2015 comincia bene!

DAJE ALLS!

10/03/12

Cusano vs All Stars!!!

2 commenti
Cusano Milanino, 8 marzo 2012.

Partita amichevole fra la squadra del S.Martino di Cusano e gli All Stars: ecco un estratto delle migliori azioni degli AllS, grazie all'apporto fondamentale di Andrea in veste di cameraman e video editor... oltre naturalmente che di “centrale metropolitano”.

Enjoy yourself!


20/04/11

Le amichevoli di Aprile

13 commenti
Aria di primavera, aria di tornei... e di partite di preparazione. Ecco la cronaca degli ultimi due incontri amichevoli giocati dagli All Stars.

Il 4 Aprile incontro a Sulbiate con la squadra del Frisi di Monza, già affrontata lo scorso Dicembre (vittoria del Monza per 3-1). Per la prima volta si sperimenta la rotazione fra bande (una banda per le 3 rotazioni di 1a linea, un'altra banda per le 3 rotazioni di 2a linea). Si giocano 5 set con 5 formazioni diverse.

Primo set dominato e vinto largamente 25-11 dagli All Stars che annichiliscono gli avversari con muri vincenti, buona difesa ed attacchi potenti e precisi.
Secondo set giocato bene da Monza che, sfruttando buone battute ed una ricezione un poco carente degli AllS, vince facile 16-25.
Terzo set fotocopia del primo, con gli All Stars che giocano fino alla fine al massimo della concentrazione nonostante il punteggio largamente acquisito e vincono addirittura 25-9.
Quarto set molto combattuto, dove Monza schiera in campo probabilmente la formazione migliore. Monza sempre in vantaggio fino al 23° punto, ma All Stars che non mollano mai ed anzi sul finale si avvicinano, combattono punto a punto ai vantaggi e superano gli avversari con un bellissimo 27-25.
Quinto set che, nonostante la valenza puramente platonica, è giocata con intensità e grinta da entrambe le squadre. Punteggio altalenante, con i ragazzi di Monza che sul finale sembrano prevalere ma vengono ancora una volta raggiunti prima del 25° punto e superati infine ai vantaggi con un fantastico 28-26.

Il 18 Aprile amichevole con i Gatti di Marmo (la precedente partita si era giocata a Novembre ed era stata vinta dai Gatti 3-1). Esordio della nuova mitica maglia giallo-blu degli AllS: semplicemente stupenda ed abbagliante!!Mai così numerosi per un'amichevole (16 giocatori a disposizione) e conseguenti cambi e rotazioni decisi dal Coach, compreso il proseguimento del test della rotazione delle bande.

Primo set con gli All Stars tesi e fallosi in tutti i fondamentali. Anche i Gatti non giocano bene ma fanno meno errori e vincono 23-25. Infortunio alla caviglia a Simo (forza Simo, le Stelle sono tutte con te!!).
Secondo set identico. Ancora troppi errori e poca concentrazione degli AllS che perdono nuovamente 23-25 contro una squadra che non gioca certo al suo massimo livello.
Terzo set completamente diverso dai precedenti, giocato con la stessa grinta e voglia della partita contro Monza; difesa finalmente passabile, attacchi e muri di qualità, battuta discreta e continua. Set per gli AllS con un eloquente 25-15.
Quarto set giocato invece male (probabilmente il peggiore fra tutti e 9 i set giocati), soprattutto con poca testa e troppi errori. I Gatti si adeguano giocando male e sbagliando anch'essi, ma infine si riprendono bene e grazie ad una buona serie di battute (corrispondente ad una ricezione molto fallosa degli AllS) vincono nettamente 14-25.

In definitiva due partite notevolmente diverse nel risultato, ma soprattutto nel modo e nella mentalità con cui sono state affrontate. Diverso anche il livello di gioco espresso. Mi pare quindi che una riflessione in merito sia doverosa... A voi cari lettori i commenti, da qualsiasi punto di vista voi vogliate vedere ed analizzare le gare: tecnica e tattica, componente emozionale, concentrazione, comunicazione, strategia di gara... I vostri commenti saranno spunto per capire fino in fondo gli errori commessi ed imparare da essi, comprendersi e migliorarsi. Come ha detto qualcuno "metabolizzare".

Una raccomandazione finale: cercate nei vostri commenti di non riferirvi direttamente a persone specifiche, ma parlate solo della squadra. E se comunque qualcuno si sentirà tirato in causa, non si offenda ma consideri ogni commento come un suggerimento, uno spunto di riflessione, un consiglio, un ulteriore passo verso la maturità della squadra...
Confido in voi, All Stars!!

10/12/10

Gloria victis!!

6 commenti
Il 9 dicembre 2010 si è svolta, presso la palestra del liceo Frisi di Monza, la partita amichevole Monza Frisi contro All Stars, conclusasi 3 a 1 per la squadra monzese.
Piccola cronaca
La palestra è proprio come ce la ricordavamo: piccola, scura (il colore dominante è il grigio topo...Gigio), campo scivoloso e soffitto bassissimo, il peggio per giocare a pallavolo.
Il 1° set è vinto bene dagli All Stars che ricevono bene, attaccano discretamente e fanno pochi errori, a differenza degli avversari che sbagliano molto. 25 a 20 facile.
Il 2° set è stato esattamente il contrario: gli All Stars sbagliano tutto lo sbagliabile, si deconcentrano e buttano via il set senza provarci. 19 a 25 brutto, brutto, brutto.
Il 3° set è combattutissimo. Gli All Stars partono bene, sbagliando molto poco, ricevendo e difendendo bene, si portano 18 a 12, ma poi hanno un calo e vengono raggiunti. Si continua punto a punto fino al 26 a 28 finale, frutto di alcuni errori banali nel momento topico.
Il 4° set è forse il più tirato e combattuto. Monza all'inizio è in vantaggio, ma gli All Stars si fanno sotto intorno a metà set. Si prosegue veramente punto a punto nuovamente fino al 26 a 28. Peccato!
Piccola analisi tecnica
Partita caratterizzata da scambi lunghi, dovuti ad attacchi a volte non precisi e a buone difese. Noi All Stars abbiamo ricevuto meno bene rispetto alla partita contro i Gatti (ma bisogna dire che un paio di loro giocatori avevano un bel servizio, vario ed imprevedibile) e abbiamo concesso troppi errori banali e non provocati.
I punti forti degli All Stars sono stati come al solito la coesione di squadra e la difesa, con alcuni momenti a muro veramente devastanti: 7-8 muri vincenti con alcune murate memorabili di Chiara e Sara sul centrale monzese che le superava di 2 spanne abbondanti!
Il punto debole a mio avviso è stato, come nella partita contro i Gatti, l'attacco, poco incisivo e discontinuo, sia per alzate a volte poco precise, sia per attacchi fuori tempo e poco decisi. In questa partita si è visto ancora di più perché, visti gli scambi lunghi, abbiamo avuto ancora più occasioni di attacco, purtroppo poco sfruttate.
Ma come già detto, l'allenamento specifico di questa fase di gioco deve ancora cominciare: il potenziale c'è e i margini di miglioramento sono ampi! Sotto All Stars è tutto nella nostra volontà, nella nostra voglia, nella nostra testa!!
Vorrei infine sottolineare che anche questa partita è stata giocata in "inferiorità fisica", con meno centimetri e peso rispetto agli avversari, che però, grazie alla grinta delle nostre All Girls, non si sono sentiti e visti molto.
Piccola analisi psicologica
La nostra esperta nel campo è Giulia (mi piacerebbe la tua opinione in merito... xD), ma ho pensato un poco all'aspetto psicologico del nostro approccio alla gara e vorrei condividere con voi alcuni spunti di riflessone.
  1. Le difficoltà in attacco si amplificano in partita rispetto all'allenamento. A mi avviso ciò è dovuto al fatto che in partita pensiamo troppo a quello che dobbiamo fare, non effettuiamo in maniera automatica il corretto movimento (l'alzata o l'attacco) ma ci pensiamo su. Quando eseguiamo movimenti più istintivi e rapidi come il muro e la difesa, dove non si ha il tempo materiale per pensare, siamo più efficaci perché più automatici ed istintivi. L'allenamento e la ripetizione dei movimenti ci dovrà portare all'automatismo, che ci permetterà di arrivare sul pallone al tempo giusto quasi inconsciamente, per poi usare la testa solo al momento del colpo, per scegliere la traiettoria vincente.
  2. Non abbiamo il Killer Instinct!! Quando un avversario è in difficoltà và "finito" (sportivamente parlando... xD); se si scopre un punto debole dell'avversario, bisogna essere cinici e "bastardi" e colpire proprio in quel punto. I giocatori di Monza, nel 3° e 4° set, ci hanno dato una lezione di questo: quando un nostro giocatore era in difficoltà in ricezione, tutte le battute andavano regolarmente su di lui; quando un lato della nostra prima linea era debole a muro, gli attacchi venivano sferrati principalmente verso quella zona. E poi negli ultimi punti del set, quando è importante essere decisi e risoluti per andare a conquistare la vittoria, siamo quasi timidi, aspettiamo l'errore dell'avversario invece del punto diretto, abbiamo il cosiddetto "braccino", la paura di sbagliare.
  3. Come dice Patrice, dobbiamo imparare a "svuotare la testa". Ogni punto è indipendente da quello che lo ha preceduto e da quello che lo seguirà. Dopo un brutto errore, così come dopo una bella giocata, dobbiamo riuscire a "dimenticare" il punto e ricominciare da zero, svuotando la mente da pensieri negativi o troppo positivi.
Ancora una volta FORZA ALL STARS, E' CON LA VOLONTA' CHE SI MIGLIORA!!
Un ringraziameno finale a Simone che si è prestato ad arbitare la partita, cavandosela in maniera egregia.

30/06/10

Una squadra e due anime

5 commenti
Come afferma Max, nel commento al precedente post, a Lissone sono emerse, chiare ed evidenti, le due anime della pallavolo amatoriale: l’anima goliardica e l’anima agonistica. Entrambi gli aspetti, entrambi i sapori del nostro sport preferito, in questa incredibile manifestazione di 24 ore, sono stati portati alla luce. La goliardia e l’agonismo, in virtù della loro anarchica compresenza, sono stati motivo evidente di felicità e fonte di inevitabili contraddizioni.

La felicità, dicevo. Riconosco ancora la sensazione di gioia e di spensieratezza che ho provato sabato mattina. Sento ancora addosso il clima di festa e di gioco che si è materializzato intorno a me appena sono arrivato con Luca nell’accampamento della nostra squadra. Giunto nell’oratorio di Lissone, i volti di Patrice e di Claudia, che ci accoglievano, erano colmi di allegria. I loro occhi cercavano i nostri per quel naturale bisogno che hanno gli amici di sentirsi vicino, di sentirsi in risonanza, di sentirsi coinvolti in una partecipazione  di emozioni. Ho percepito in loro, e poi in me, mentre vedevo arrivare un po’ alla volta tutti gli altri All Stars, un bisogno di condivisione ed un senso di appartenenza che (non ridetemi dietro!) ho provato pochissime volte nella mia vita.  Ragazzi, vi vedevo arrivare, vi vedevo prendere posto nell’evento che stava nascendo, ed ero strafelice di condividere con voi quello che tutti avevamo portato a Lissone in eguale quantità: la voglia di vivere un’avventura insieme.

Ognuno di noi è stato attore di questa condivisione di emozioni secondo la sua indole e le sue attitudini. E, per quello che riguarda il lato goliardico ed emotivo del nostro volley, la diversità è il nutrimento ideale del divertimento. Fatemi fare un po’ il liceale: Pirandello diceva che l’umorismo si sviluppa in virtù di due fasi: prima c’è “l’avvertimento del contrario” e poi c’è “il sentimento del contrario”. Se siamo capaci di andare oltre la diffidenza e di andare oltre il semplice avvertimento del contrario, oltre la sorda percezione della diversità, ridiamo e godiamo gli uni degli altri. Siccome siamo diversi e siccome non esiste un modo matematico di incastrarci e di cucirci addosso gli uni sugli altri, finisce che ci divertiamo. Proviamo sentimento per il nostro essere diversi in maniera armoniosa. Andiamo per tentativi, cerchiamo di avvicinarci con lo spirito giusto. Procediamo tentando di comprenderci e ridendo di noi e con noi. Sembra incredibile ma è esattamente quello che accade. Ero così fiero venerdì sera di avere avuto l’idea di comprare all’ Iper uno zerbino da mettere davanti alla super tenda di Claudia, per evitare che troppo sporco raccolto dal terreno di gioco la imbrattasse. Quello che ho ottenuto è stato soltanto, dopo che Claudia ha visto il mio acquisto, la sua più fragorosa risata che le ho mai visto fare. E' stato bellissimo. Evidentemente trovava troppo infantile e troppo innocente il gesto che avevo fatto e rideva. Rideva, sì. Rideva del mio acquisto per la sua tenda. E cosa c’è di più magico?

Però, tutto questo, non funziona quando entra in gioco l’agonismo. Quando si è in partita alcune diversità non sono compatibili con l’armonia del gruppo. Ovviamente non sto parlando delle diversità di altezza o di velocità o di elevazione o di potenza. E’ normale che ci siano queste diversità ed è un bene che ci siamo, perché altrimenti non potremmo giocare tutti insieme: uomini e donne, sbarbati ed egregi signori. In partita,  però, altre diversità non possono evidenziarsi oltre un certo limite di tolleranza.  Essere in campo e percepire sufficienza o scazzo nel comportamento altrui fa del male alla squadra, all’umore e alla prestazione del singolo giocatore.

Non devono esistere differenze apprezzabili in almeno 3 livelli di adesione al gioco: quello di concentrazione, quello di coinvolgimento e quello di volontà di migliorarsi. Potrei scrivere tanto a tal proposito ma finirei col parlare di ruoli e quindi, inevitabilmente, di persone. Questo però non è di mia competenza. E’ compito di Pat far giocare in partita chi ha voglia di giocare con concentrazione, chi ha voglia di buttare il cuore oltre l’ostacolo e chi ha voglia di mettersi in discussione e di migliorarsi un pochino ogni volta. Io, sicuramente, per quelle che sono le mie difficoltà, i mie limiti e le mie carenze, quando sono sovraeccitato  dagli eventi, porto in squadra disagi e atteggiamenti a volte fastidiosi. Però esistono in partita atteggiamenti diametralmente opposti, atteggiamenti di indolenza, che sono sì meno rumorosi, ma che fanno altrettanto male alla squadra e che vanno anch’essi gradualmente eliminati.

Sono sicuro che tutti voi sapete cosa significa, per il nostro benessere e per il nostro umore, tornare alla base dopo una vittoria e tornarci invece dopo una sconfitta. Non avete voglia di giocare meglio e di vincere, tutti insieme, qualche partita in più? Non avete voglia di essere più felici? Proviamoci! Patrice, proviamoci! Forse, un giorno, risolte certe indolenze, smetteremo di vedere la palla cadere 15 volte a set su quella maledetta linea dei 3 tre metri. Linea che, chissà perché, nessuno, negli All Stars, pensa di dover difendere.

31/05/10

Gli eroi

18 commenti
E’ lunedì sera e scrivo ad un giorno di distanza dall’epica avventura che abbiamo vissuto a Pagnano. Sono nel soggiorno di casa mia e ho tutta la sera per provare a dare una sequenza intellegibile all’orda di pensieri che ieri, ora dopo ora, si è impossessata di me. Una mandria scatenata di riflessioni ed emozioni ha preso dimora nella mia testa e, ancora adesso, a fatica, decanta e precipita lentamente in quella cosa che comunemente viene chiamata esperienza.
In questi mesi è successo qualcosa. Qualcosa di importante che ha coinvolto tutti noi, cari All Stars. Gli affetti di sempre, le attenzioni che riserviamo alle persone care, sono ora affiancati da tutta un’altra categoria di moti d’animo. In un angolino della nostra testa ci sono ora anche i moti d’animo inerenti le vicissitudini della squadra degli All Stars Oreno. Gli allenamenti, le risate, le mangiate, le ricorrenze, le amichevoli, i tornei, le baruffe, i chiarimenti, le “sportellate”, gli abbracci, le gioie, le esaltazioni, i compromessi, le urla, tutti i frammenti di vita di questi incredibili mesi pallavolistici si sono depositati, come in un magico ©Tetris, e hanno creato un letto di stati emozionali condivisi. Non so quantificare quanto sto per scrivere poichè non c’è un’unità di misura della conoscenza reciproca. Ma penso sia condivisibile che ormai, cari All Stars, sappiamo chi siamo. Quel miscuglio di cose sopra elencate è il terreno nel quale, probabilmente, prenderanno vita, o hanno già preso vita, delle sane e durature amicizie. Poi, come mi pare sia ormai unanimemente condiviso in palestra, gli amici e gli amici degli amici, formano un gruppo di persone. Ma un gruppo di persone che, non sulla carta, ma nei fatti ed emotivamente, ha saputo darsi dei ruoli e delle gerarchie è, cari All Stars, una squadra.
Ieri abbiamo iniziato il torneo non con due squadre, come potrebbe erroneamente dirsi, ma con due formazioni della stessa squadra. E’ fantastico come Pat e Max siano riusciti a elaborare due sestetti ben equilibrati e come tutta la squadra abbia razionalmente ed emotivamente approvato e sostenuto le scelte iniziali del coach. Quelle non sono solo due formazioni di due alzatori, due centrali e due bande, quelle sono due formazioni di sei modi differenti di agire e di reagire, sei modi di pensare e di muoversi, sei modi di ascoltare e di comunicare. L’un l’altro sappiamo come reagiamo, sia di fronte ad una battuta floating, sia dopo una parola scherzosa, sia dopo un’incazzatura in piena regola. Ormai un po’ ci sopportiamo, un po’ ci facciamo coraggio, un po’ ci mandiamo a quel paese e un po’, quanto è bello dirlo (!), ci vogliamo bene.
Quello che è successo da ottobre a oggi, quello che si è sviluppato partendo dal nucleo di giocatori della stagione 2008/2009 e che ha impreziosito ogni mercoledì del 2009/2010, è il risultato della partecipazione di almeno una trentina di ragazzi, o forse molti di più. Di ragazzi di ogni età, dalla piccola-grande Fabiana (visto come gioca?!) ai nostri amati senior (faccio il bravo, non vi nomino!). Tutti noi abbiamo contribuito a definire, a modellare, l’atmosfera fraterna e magica degli All Stars Oreno. Tutti abbiamo il nostro merito.
Qui, ora, però, ho voglia di citare tutto quello di incredibile che hanno portato con sé dodici giocatori: i dodici eroi di Pagnano.
Se parliamo di incredibile non possiamo non partire dal nostro coach, nonché dall’atleta più talentuoso che abbiamo: Pat sei un grande! Subito dopo gli elogi ed i grazie più sinceri sono per il “nostro papà”: Max, sei stato la più piacevole scoperta di questa squadra. Cristiano è stato invece il colpo di mercato più felice. Cri, sei stato senza dubbio il nostro atleta più solido è più cazzuto di ieri e le gioie chi mi hanno dato i tuoi muri contro gli Scoppiati e le tue parole “col cuore in mano”, dette a me in disparte dopo il nostro primo match, li ricorderò mooolto a lungo. Francy, invece, a te devo gli attimi più lunghi nei quali trattengo il fiato durante le partite. Quando il terzo tocco spetta a te vorrei tanto che quella palla grossa e cattiva si trasformasse per te in una docile pallina da ping pong e mi stupisco ogni volta che rimani in piedi dopo aver difeso qualche siluro dei ragazzi che ti giocano contro. Sara, INCREDIBILE è invece la parola perfetta per definire i muri che hai rifilato in partita ieri ai marcantoni che ti sei trovata di fronte. Vorrei tanto che tu continuassi ad allenarti bene e vorrei tanto che l’entusiasmo ti rimanesse attaccato addosso ancora per mesi e mesi: dacci dentro e le ragazze avversarie te le mangerai a colazione! Rocco, invece, sei un uomo e un paradigma di efficienza. Parole a vuoto: non pervenute. Polemiche: zero. Lamentele: mai viste. Palle messe a terra: beh, quelle, invece, ci sono spesso e volentieri. Grande Rocco. Marina, cara Marina… per te la parola incredibile è associabile a quanto cavolo giochi bene rispetto a quanto poco il lavoro e la schiena ti permettano di allenarti e di giocare con noi. Quest’anno hai fatto, forse, tre o quattro allenamenti, ma nelle amichevoli e nei due tornei del Bruno e di Pagnano hai giocato benissimo. Luca, caro incredibile e speciale amico: se fossimo tutti un po’ più come Luca Villa questo sarebbe davvero un mondo migliore. Sei davvero l’incarnazione dello spirito magico degli All Stars Oreno, tutti ti vogliono bene, tutti si trovano a meraviglia con te e per questo io ti ammiro tantissimo. Elisa, sei l’eleganza in persona, un piccolo concentrato di pallavolo, dalle ricezioni perfette, agli attacchi con rincorsa da filmare e da rivendere in dvd! Vederti giocare è uno spettacolo ed un insegnamento. E per ultime rimangono altre due donne, e ormai due amiche incredibili. Laura e Claudia. Laura mi basta solo nominarla è già mi sembra di essere di nuovo in palestra. Solo a dire “Laura” mi sembra già mercoledì, sono già in compagnia di tutti i tuoi incredibili modi di essere, di parlare, di litigare, di abbracciarmi, di fare i tuoi incredibili commenti su ciò che “ci gira intorno”… fantastico! E poi Claudia… vogliamo parlare di Claudia? Vogliamo dire perché Claudia è incredibile? Ci servirebbero non qualche riga di testo e nemmeno un post… ci vorrebbe un blog intero per spiegare perché Claudia è incredibile!!!
L’ultima parte di questo post la dedico a due amici, due “capitani”, due leader per natura, i due “fari” sportivi degli All Stars. La dedico ancora a Patrice e Massimo.
Patrice, ho ancora nei miei occhi la tua espressione delusa, i tuoi movimenti lenti, la tua sommessa concentrazione, seguenti la sconfitta del terzo incontro. Eri abbattuto per come abbiamo perso male ed eri preoccupato per noi per la dura sfida che ci aspettava nella seconda fase del torneo. Hai agito alla grande! Hai scelto, hai preso una decisione che poteva risultare impopolare ma l’hai fatto nel modo migliore. Io so per certo quanto può essere difficile decidere di cambiare le scelte precedenti, decidere di far giocare “i migliori sei possibili” per la partita che deve venire, lasciare ferme 6 persone per tutto un match, e farlo nella maniera perfetta. La tua scelta è stata condivisa e sostenuta da tutti. Pat, questa è la dimostrazione che tu hai classe. E prima di passare a Max scrivo ancora due righe su di te. Ho visto sul tuo viso GLI OCCHI DELLA TIGRE dopo due tuoi muri contro gli Scoppiati. Ho visto che anche tu vieni sopraffatto dall’adrenalina, esulti stringendo i pugni e ti liberi gridando fuori la rabbia senza guardare nessun volto e mettendo a fuoco la linea dell’orizzonte, come un pazzo, per qualche secondo, proprio come me,  anche se intorno a te hai duecento o più persone. Il buon Dio sa quanto ti ero vicino in quei momenti di esaltazione!!!
Massimo, ho scommesso su di te già nei mesi autunnali ed ho avuto ragione. Tu non lo sai, ma dei nuovi sei stato la scoperta più grande. In quei mesi “preistorici” ogni tanto qualcuno veniva a dirmi che non gli piaceva il tuo modo di precisare sempre le cose… e adesso tutto questo mi sembra irreale… ma all’inizio era così. Tu forse non lo ricordi ma penso di essere stato il primo e metterti il braccio intorno al collo, a percepire come “positivo” tutto quello che dicevi, e a individuarti come “maestro”. Poi i tuoi post, la tua dedizione e la tua precisione per tutto quello che fai, che dici e che scrivi, hanno fatto il resto !!!
Come mi ha detto più volte Claudia nel nostro gruppo ci sono un sacco di persone straordinarie.
Io vi dico, forse temendo di essere un po’ troppo cerimonioso, che nel nostro gruppo non ci sono solo persone straordinarie. Negli All Stars ci sono dei veri eroi.
E intanto, grazie a tutti voi, già adesso mi chiedo: ma fin dove arriveremo?

16/05/10

Green Volley 2010: All Stars Campioni del Bruno ! ! !

26 commenti
Ieri, 15 maggio 2010, la nostra squadra, alla sua prima partecipazione con il nome di ALL STARS, ha vinto il torneo di Cascina del Bruno. Si sono aggiudicati il torneo 4 alzatori: Sonia, Serena, Marina, Luca, 2 centrali: Simone e Davide, e 3 bande: Patrice, Francesca e Massimo. Sara, Elisa, Chiara e Chiara giocavano con altre squadre, ma, secondo me, tifavano per noi! A tifare per gli All Stars erano presenti anche Laura e Claudia. Poi c’erano anche Cristiano, Gianluca e, se dimentico qualcuno, per prima cosa chiedo scusa e poi, nel caso, correrò a modificare questo post!
E’ stata una giornata fantastica che ci ha permesso di inaugurare il nostro “salone dei trofei” con la prima coppa della squadra! Mille complimenti vanno rivolti alle squadre partecipanti, tutte simpatiche e sportive, agli organizzatori dell’evento, in particolare alla nostra Chiara F., e a Giove Pluvio che, come sempre quando dobbiamo giocare all’aperto, fa tanto lo sbruffone ma alla fine ci lascia in pace…
Queste sono le foto della mia macchinetta, alcune fatte da me, quasi tutte fatte da Laura. Sono io però il pazzo che, invece si dormire, sì  è dedicato subito al processo di selezione, sistemazione, ritaglio, adattamento delle foto. Ho dovuto litigare col blog perchè, come vedete, le foto non ne vogliono mai sapere di disporsi come vorrebbe l’autore del post. Poi, forse, qualcuno, un giorno, mi spiegherà perchè, quaggiù in fondo, la foto di Sere e Luca non ha alcuna intenzione di assumere le dimensioni di tutte le altre ma rimane sempre più alta!!! Argrhgrhrr!!! Manderò il mio computer a Voyager o a Misteri… oppure ci manderemo la Serena e Luca… hi hi hi… oppure…. ancora meglio… spediteci me!!! :-) Ah... se cliccate su una foto ne vedete una versione 640x480... Ciaooo!

Nota del Blog Master: a causa di un bug del sistema, le foto pubblicate in questo post non sono più visibili. Sono state per fortuna conservate le copie, che sono visibili a tutti nell'Archivio Storico Fotografico.

15/04/10

Allenamenti ed amichevoli

14 commenti

La serata di ieri è stata per me davvero speciale. Nell’ultima amichevole avevo giocato piuttosto male e quindi durante la settimana ho cercato di prepararmi al meglio. Sono arrivato alla partita forse un po’ teso ma con una gran voglia di fare bene. Quindi, di riflesso, con una gran voglia di divertirmi e di far divertire chi giocava al mio fianco e chi, da bordo campo, tifava. Ho provato a colmare con la grinta e la partecipazione le mie numerose lacune tattiche, tecniche e motorie. Penso, complessivamente, di aver fatto, per questa volta, qualcosa di buono.

Il nostro gruppo è piuttosto unito. Pur essendo in metà di mille siamo in grado di gestire senza problemi il numero di set giocati da ciascuno e le normali arrabbiature della partita. Non c’è differenza tra fanciulle e fanciulli, tra sbarbati e attempati, tra ex pallavolisti e nuovi adepti, tra sportivi nati e impiegati con la pancia, e tra membri anziani e chi, ancora, non avrebbe i giorni per dire “BEH”. Questa è una qualità fantastica del gruppo ALL STARS che spero nessuno verrà mai a sporcare.

E’ giusto, però, che io inviti ancora una volta a riflettere tutti coloro che, per orgoglio o per pigrizia, né hanno un naturale atteggiamento di autocritica né sanno reagire alle sollecitazioni esterne. E questo paragrafetto riguarda un pochino tutti. Potrebbe essere un diverso atteggiamento nei confronti delle novità e degli “sforzi” mentali a far perdere agli ALL STARS alcune stelle. Rischia di rimanere in un angolino chi preferisce lamentarsi, chi non vuole prendere atto che gli ALL STARS non sono quelli che si allenano di mercoledì nel corso dell’ARCI ma sono un qualcosa in più, e chi non accetta le critiche. Lo dico per il bene di chi queste cose le vuole capire.

Se poi, durante gli allenamenti, è ammesso e condivisibile un grado di concentrazione  e di partecipazione con andamento “sinusoidale”, questo, a mio modesto avviso, non è ammissibile in partita. Quando siamo in partita, specialmente in trasferta, tutti noi godiamo di quello che accade intorno a noi e dentro di noi. Fuori c’è la squadra, i colori della maglia, il senso di appartenenza, il gusto dell’avventura con gli amici, i sorrisi, i cinque, gli abbracci, gli incoraggiamenti, i complimenti, le urla di chi tifa, la palla che non cade, i decibel delle schiacciate e i rumori gravi delle murate, fantastico!!! Dentro c’è l’adrenalina, il furore sportivo, le endorfine lungo tutto il torrente circolatorio, la grinta che vuole esplodere fuori dagli occhi, ed il nostro cuore che si fa carico di tutto ciò e che pompa di continuo sensazioni meravigliose. Qualcosa di incredibile!!! Tutti sappiamo di cosa parlo, vero? A tutti piace! Tutti lo vogliamo! Quindi, per favore, paghiamone un piccolo prezzo per il bene di tutti: se ci iscriviamo per giocare in una amichevole dobbiamo sapere in che ruolo vogliamo giocare, quali sono i movimenti di quel ruolo e soprattutto rendiamoci conto che, in partita, c’è sempre qualcosa da fare. Non c’è mai tempo per stare fermi a fare nulla. C’è sempre un compito da svolgere o una fetta di campo da coprire, sia quando attacchiamo, sia quando stiamo per difendere. E’ nostro dovere chiedere a chi sa le cose e cercare di dare il nostro contributo per il godimento di tutti.

In questo momento non è importante imparare a parlare fra di noi in partita. Dobbiamo ancora concentrarci sulle basi della tattica (i naturali spostamenti dei giocatori), e della tecnica (io, per esempio, ancora non so ricevere). Rimane fondamentale, invece, imparare a gridare MIA!!!

Gli alzatori non sono delle rock star! Se vogliamo vincere le amichevoli (e tutti le vogliamo vincere quando siamo in campo!) allora gli alzatori, prima cosa se non murano devono indietreggiare e coprire la loro fetta di campo, e seconda cosa devono imparare a servire i centrali e le bande come vogliono essere serviti. Deve nascere un feeling tra alzatore e schiacciatore. L’alzatore non si deve pavoneggiare per come alza! Non c'è un modo solo, giusto o figo, per alzare bene perchè gli attaccanti sono diversi e ci sono più tipi di attacchi. L’alzatore dimostrerà la propria classe (e a tutti piace dimostarla quando siamo in campo!) quando avrà imparato a servire tutti i possibili attaccanti e, osservando la disposizione degli avversari, opterà per la regia migliore dell’attacco.

In partita l’adrenalina scorre a fiumi, possiamo un po’ calmierare le manifestazioni di rabbia, questo sì, ma chi è di ghiaccio rimarrà sempre di ghiaccio e chi deve sfogarsi, si sfogherà sempre. Qui c’è poco da fare. Quello che c’è da fare è invece incoraggiare chi ha appena sbagliato e, altrettanto importante, svegliare e scuotere chi sta sbagliando perchè sta giocando con  un’attitudine errata.

Spero che possiate condividere quanto ho qui espresso. Se sto sbagliando in qualcosa mi aspetto delle sonore disapprovazioni. Ci vediamo mercoledì.

Fantastici All Stars!!!

22 commenti
Grazie a tutti per la fantastica partita di questa sera, siamo una grande squadra nelle vittorie come nelle sconfitte! Non entro nel merito dei commenti tecnici ma voglio ringraziare e congratularmi con tutti, in particolare con Ernesto: ha giocato molto bene fino alla fine nonostante la spalla dolente... direi il migliore in campo questa sera...

08/04/10

All Stars Oreno vs Montevecchia... Il ritorno della vittoria!!

20 commenti
Anche questa amichevole è andata. Abbiamo vinto 3 set a 2. I commenti tecnici li lascio agli esperti ma una cosa vorrei dirla: per me la migliore in campo oggi è stata FRANCESCA. Grazie a tutti per la solita bella serata.

29/03/10

Rassegna stampa

16 commenti
ciao All Stars, avete comprato i giornali in qsti giorni?? no?!?! beh, no problem xkè c'ho pensato io......in ogniddove parlano della ns ultima impresa!!

28/03/10

Una squadra ed un ruolo

7 commenti
L’allenamento di mercoledì e la partita a Monza del giorno dopo hanno segnato una piccola svolta nella storia degli All Stars. Mercoledì c’è stato il secondo allenamento con l’alzatore a destra, il conseguente mutamento nei ruoli di ciascun giocatore e c’è stata la prima vera serata di incomprensioni generali. Giovedì abbiamo per la prima volta disputato un’amichevole col nuovo sistema di gioco e, senza che nessuno l’avesse messo in conto, per la prima volta la coscienza collettiva della nostra squadra ha agito col preciso intento di portare a casa la vittoria.
L’ultimo allenamento ad Oreno è stato teatro di numerose discussioni ed incomprensioni. Vivere quei momenti non è stato bello. In primo luogo perché era presente un diffuso nervosismo proprio in quell’unica occasione della settimana dove molti di noi hanno la possibilità di tornare bambini e di giocare, e, in secondo luogo, perché, pallavolo o non pallavolo, dovremmo essere persone adulte ed è poco ammissibile che si perda il controllo per il fatto che la squadretta amatoriale del mercoledì abbia cambiato i movimenti dell’alzatore.
Io cercherò di fare tesoro di queste esperienze e, nel possibile, di non ripetere gli errori commessi.

Per quanto riguarda l’aspetto tecnico e gestionale della squadra il mio pensiero è:
- continuiamo con lo schema con l’alzatore a destra
- diamo la possibilità a chi lo desidera di provare diversi ruoli, fermo il fatto che ogni set lo si inizia e lo si finisce con lo stesso ruolo
- cerchiamo di gestire con il buon senso e la moderazione le “gelosie” sul numero di set giocati
- giochiamo sempre con squadre di soli 6 giocatori: 2 alzatori, 2 centrali e 2 bande, niente inserimenti
- aspettiamo tranquilli il nostro turno di gioco, magari prestando attenzione ai movimenti dei vari ruoli e ai suggerimenti del coach, e, quando siamo in campo, mettiamoci la concentrazione adatta all’apprendimento degli schemi
Basteranno pochi allenamenti e tutto questo diverrà automatico.
Siamo sempre noi, non può essere lo spostamento dell’alzatore a farci smettere di ridere e di divertirci. Nessuno sta chiedendo a nessuno di diventare più bravo, di schiacciare più forte o di difendere in tuffo attacchi alla dinamite. Possiamo continuare, se è quello che sappiamo fare, ad alzare ad “arcobaleno”, a difendere col calcio volante, a ricevere col doppio maglio perforante di Goldrake, ad attaccare fuori campo, a murare con gli occhi chiusi…. esattamente nella misura in cui accadeva prima, però cercando, ora, di interpretare un sistema di gioco più maturo.
Specializzandosi nel proprio ruolo dovrebbe venire spontaneo cercare di migliorare. L’alzatore sarà fiero di mettere lì delle palle perfette, sia per il centrale, sia per la “lontana” banda, con quelle belle alzatone a parabola che a me fanno venire l’acquolina nei tricipiti. Noi centrali cercheremo di diventare sempre più bravi nel muro e, quando si è dietro, cercheremo di apprendere qual è la posizione migliore per le super difese di chi è tenuto a prendere tutti gli attacchi lunghi. Le bande devono specializzarsi un po’ in tutto: ricezione, copertura della linea dei tre metri, muro (se se la sentono) e, ovviamente, attacchi con delle belle rincorse!
Secondo me tutto questo può funzionare.
Avete mai provato a salire in cima ad uno di quegli scivoli d’acqua a precipizio? Lo sapete ancora prima di salirci che quando sarete in alto e vi butterete avrete adrenalina a cubetti su per le vene, vero? Ecco, io so che quando disputerò la mia prossima amichevole, specialmente in trasferta, proverò ancora quel fantastico mix di sentimenti che mi ha inondato il corpo giovedì sera a Monza. Voglia di fare bella figura con gli amici, specialmente con… l’alzatore, voglia di murare, voglia di tirar su tutti gli attacchi avversari, rabbia per le batture finite in rete, “incazzatura” per il compagno di squadra che “dorme”, desiderio di incoraggiare e di dare un 5 al compagno di squadra che ha fatto punto o che magari ha sbagliato, ma che sicuramente ce l’ha messa tutta!
Spero di avervi trasmesso entusiasmo! Ciò che ho espresso qui è il risultato di tutte le cose interessanti e propositive lette e ascoltate in questi giorni. Volutamente non ho citato i falsi problemi. Erano frutto solo della stanchezza e della confusione. Vero ragazzi?
Un forte abbraccio e W gli AAAAALLL STAAARSSSSSSSS…… con la S!!!

26/03/10

Non solo volley...

18 commenti
...meritati festeggiamenti post partita!!

25/03/10

Partita a Monza

19 commenti
Come sempre, sono molto fiera di far parte di questa grande squadra! La partita di questa sera è stata fantastica, lo spirito di squadra molto forte! Grazie a tutti gli All Stars!!! CIAO!!!

04/03/10

All Star Oreno Vs. Calco - le mie riflessioni

4 commenti

Spero che questa sia una cronaca precisa, onesta e attendibile sulla partita di ieri sera

La partita è cominciata male – nel 1° set la formazione 1 le ha prese brutalmente – tipo 25 a 13. Nel 2° set, la formazione 2 è andata in super vantaggio tipo 18 a 8, per poi smarrirsi e perdere ai vantaggi (27-25).

Giacché quelli tenevano “botta” (notare che erano solo in 7 o 8) abbiamo miscelato le formazioni ed abbiamo vinto i successivi 3 set (non so quanto a quanto), ma il più emozionante è stato il 4° quando una formazione di 5 All stars donne ed un uomo a rotazione (Patrice ed Ernesto) hanno “passeggiato” sui poveri Calchesi, ormai allo stremo delle forze; Ebbene si, li abbiamo presi per stanchezza – loro molto più “cinici” (magari meno belli da vedere, ma certamente efficaci) – in campo sempre almeno 4 uomini ed una ragazza che serviva fortissimo; noi con i soliti problemi di confusione, di “buchi”, di disorientamento, comunque a tratti abbiamo fatto vedere del bel gioco, salvataggi al cardiopalmo e attacchi super.

Siete d'accordo?

Siamo belli ragazzi, siamo davvero belli ! ! !

7 commenti

ALL STARS ORENO (Oreno, 3 marzo 2010 D.C.)


Nota del Blog Master: a causa di un bug del sistema, le foto pubblicate in questo post non sono più visibili. Sono state per fortuna conservate le copie, che sono visibili a tutti nell'Archivio Storico Fotografico.

All Stars Oreno - Calco (Riflessioni)

15 commenti
Ciao amici, scrivo poche righe perchè sto crollando dal sonno. E' stata una serata bellissima e sono contentissimo di aver potuto esserci. Vi ringrazio davvero col cuore x le emozioni che mi trasmettete sempre, sia nelle vittorie (tante) che nelle sconfitte (poche). Ora vado a letto. Grazie ancora a tutti voi!

21/02/10

Davide debutta sui campi di A2…

10 commenti
Ciao ragazzi! Oggi sono andato al Palabusnago a vedere l’under 14 femminile: l’Andromeda, allenata dal mio amico Alessandro. Le bimbe hanno vinto facile la loro partita e dopo l’incontro sono rimaste in campo e hanno continuato a giocare contro il loro staff, l’arbitro, altri amici. Mi prudevano i bagher e sono sceso dagli spalti verso il parquet. Alessandro mi ha fatto entrare in squadra (non quella delle bimbe… l’altra!) e ho giocato un paio di set in jeans e camicia (!) sul campo della Buzzi & Buzzi Busnago!!! Mi sono divertito troppo e mi ha fatto davvero effetto essere al centro del palazzetto di A2, con davanti le bambine che hanno la stessa divisa di gioco della prima squadra. Voi mi conoscete e non avrete difficoltà a credere che dopo 2 minuti avevo già la camicia completamente zuppa di sudore… e dopo 2 set di gioco non avevo fatto neanche un muro! Però che bello! W il volley!


Questa è la foto degli angioletti allenati da Alessandro e Ruben.