Pensieri Profondi

PENSIERI PROFONDI
«Ho controllato molto approfonditamente e questa è sicuramente la risposta. Ad essere sinceri, penso che il problema sia che voi non abbiate mai saputo veramente qual è la domanda». (Pensiero Profondo)

11/01/20

La copertura d’attacco: un fondamentale di squadra

«Copertura! Chi era costei? Questo nome mi par bene d'averlo letto o sentito…».

La copertura è un fondamentale di squadra molto importante, ma molto difficile da eseguire correttamente e con continuità; richiede grande attenzione e massima concentrazione ed è una delle fasi meno codificabili e standardizzabili.

Quindi più che regole, si possono definire tre principi di base:
  1. il primo giocatore in copertura è l’attaccante stesso: è lui che sa dove indirizzerà l’attacco e quindi è il primo a poter reagire al muro avversario;
  2. l’alzatore deve coprire: è lui che sa chi effettuerà l’attacco e quindi il giocatore che più velocemente potrà portarsi in posizione di copertura;
  3. tutta la squadra deve essere pronta a coprire: la variabilità di situazioni e di traiettorie è tale che solo se tutti i giocatori sono attenti e ben posizionati si può pensare ad una buona copertura di squadra.

Inoltre:
  1. è buona pratica che un giocatore (ad esempio il libero) ricordi a voce alta ai compagni di coprire. Un semplice “Copri” a voce alta aiuterà la squadra a rimanere concentrata;
  2. coprire è importante, ma lo è anche attaccare con criterio: su palla difficile, con muro alto ben piazzato ed invadente, l’attaccante non deve chiudere il colpo, ma cercare di giocare palle sporche, sulle mani alte, fuori dal muro… cercando di evitare il “monster block” nei 3 metri.

Lungi dall'idea di poter rappresentare tutte le possibili situazioni tattiche, cerchiamo di descrivere solo le principali e più comuni.

Caso 1: alzatore vicino a rete e possibilità di tre attacchi
(palla veloce sul centrale, palla spinta in banda, palla spinta fuori mano)
Il centrale esegue la sua rincorsa ed è praticamente impossibile che possa aiutare in copertura. Sull'attacco da posto 4 possono coprire solo il libero e la banda di seconda linea; sull'attacco da posto 3 devono coprire libero, banda di seconda linea e alzatore; sull'attacco da posto 2 la copertura è prioritariamente dell’alzatore e della banda di seconda linea, con il libero che prova ad arrivare almeno sui possibili muri più lunghi.

Caso 2: alzatore fuori dai tre metri e palla alta in posto 4 o posto 2
In questo caso l’alzatore è lontano e non può aiutare. D’altra parte, è inutile che il centrale faccia la finta di attacco. Quindi per l’attacco da posto 4 la copertura potrà essere a 3 (banda di seconda linea, libero e centrale). Per l’attacco da posto 2 il centrale e la banda di seconda linea sono i principali “copritori” con il libero che cerca di arrivare il più vicino possibile.

Caso 3: attacco da seconda linea
Gli attacchi da seconda linea (da 1 o da 6) implicano una nuova situazione: il libero è molto lontano e difficilmente riuscirà ad arrivare a coprire. In questi casi il giocatore con maggiori responsabilità in copertura è il centrale, aiutato o dal palleggiatore o dalla banda di prima linea.

Le situazioni e gli spostamenti descritti sono assolutamente teorici e non sempre ci sarà il tempo per eseguirli in maniera completa. L’importante è comunque che ci sia l’idea di fondo della “obbligatorietà” della copertura. Le situazioni saranno poi sempre differenti e richiederanno notevoli adattamenti.

In definitiva, rigorosa applicazione dei principi, ma flessibilità nelle responsabilità: è la squadra che copre, non il singolo giocatore!

1 commento:

12 luca ha detto...

...e tenere sempre a mente di avere una corda immaginaria, di 2m massimo di lunghezza, che ti leghi ai giocatori più vicini.

Buon campionato!