Pensieri Profondi

PENSIERI PROFONDI
«Ho controllato molto approfonditamente e questa è sicuramente la risposta. Ad essere sinceri, penso che il problema sia che voi non abbiate mai saputo veramente qual è la domanda». (Pensiero Profondo)

01/05/10

Tattica d'attacco - Parte 2: le specificità dei ruoli

Oltre alla tattica generale d'attacco di squadra (vedi post precedente), ci sono aspetti tecnico-tattici peculiari e propri di ogni singolo ruolo.

Gli attaccanti di prima linea

E' fondamentale per gli attaccanti di prima linea (coloro che nella maggior parte dei casi eseguono il colpo finale d'attacco) conoscere ed usare tutte le possibili varianti tecniche a loro disposizione:

  • Schiacciata: la mano agisce in modo da provocare un incremento di velocità mediante un'azione di "frusta" del polso. Le diverse posizioni con cui la mano impatta il pallone e l'extrarotazione del braccio e della spalla consentono di indirizzare il pallone con varie angolazioni.
  • Pallonetto: il colpo viene effettuato toccando la palla solamente con le dita che sono leggermente aperte; un leggero movimento del polso consente alla palla di scavalcare il muro avversario.
  • Smorzata: si differenzia dalla schiacciata in quanto il movimento finale del braccio viene volontariamente rallentato, la palla viene colpita con meno forza; l'effetto è simile a quello di un pallonetto per quanto riguarda la traiettoria, ma è meno "leggibile" (la classica "palletta" che cade in mezzo al campo.

Le diverse tecniche d'attacco possono inoltre essere usate con tattiche diverse:

  • Schiacciata che passa fuori dal muro: parallela, diagonale lunga, diagonale stretta
  • Schiacciata sul muro: mani-fuori, tirare fortissimo sul muro, mani alte del muro
  • Pallonetto o Smorzata: dietro al muro, al centro del campo, spinto lungo
  • Palla girata (tipica del centrale): a destra, a sinistra, corta, lunga

Può capitare di dover risolvere un'alzata non precisa: la regola fondamentale è non sbagliare: nei casi in cui proprio non ci sia la condizione di attaccare, una palla smorzata o un buon palleggio o una piazzata (attacco ad una mano con piedi a terra) nelle zone di conflitto, lungolinea a cercare gli angoli del campo oppure sull'alzatore avversario (per costringere qualcun'altro ad alzare) potranno comunque risultare efficaci.

Ci sono alcuni palloni tuttavia che è bene imparare ad attaccare:

  • Un'alzata corta può essere attaccata anticipando molto e cercando la diagonale stretta.
  • Un'alzata lunga può essere attaccata rallentando ed adattando la rincorsa e cercando la diagonale lunga sopra il muro od il pallonetto.
  • Con un'alzata con palla staccata da rete, l'attacco deve essere piazzato, non troppo forte, a cercare il fondo campo e gli angoli o i buchi nello schieramento avversario.

E' bene per gli attaccanti capire subito che non tutti gli errori sono uguali, ce ne sono di più gravi e di meno gravi:

  • Fallo o invasione: errore stupido ed inutile.
  • Attacco in rete: è l'errore più grave, in quanto fa terminare subito l'azione senza possibilità di errori da parte degli avversari.
  • Attacco murato: è un errore accettabile, che comunque permette di riagguantare il punto (muro difeso dalla nostra squadra, murata errata...). Se la murata cade a terra dentro i 3 metri generalmente la colpa è dell'attaccante, se cade a terra oltre i 3 metri la colpa è dell'attaccante ma anche dei difensori che non hanno coperto bene.
  • Attacco fuori: è l'errore meno grave, ma non deve essere prolungato per troppo tempo. Prima di tutto, una palla forte che và fuori potrebbe essere toccata dalle mani del muro; inoltre la difesa avversaria potrebbe comunque prendere la palla non accorgendosi che stava andando fuori.

Ultima nota per i giocatori di prima linea: si deve sempre fintare l'attacco per cercare di ingannare il muro avversario o comunque confondergli le idee. In particolare i centrali, anche se sanno che la palla non andrà a loro, devono sempre fare la rincorsa per cercare di tenere il centrale avversario in zona 3 ed impedirgli così l'aiuto a muro sulle bande.

L'alzatore

L'alzatore, insieme all'allenatore, sceglie la tattica d'attacco da adottare. La scelta è funzione di molti fattori:

  • Le caratteristiche dei nostri giocatori, delle varie rotazioni, delle palle che preferiscono e soprattutto dell'efficienza e della positività che hanno nelle varie fasi della partita.
  • Le caratteristiche della squadra avversaria, come mura, come difende. E' importante per esempio cercare il lato debole del muro (che generalmente è dove si trova l'alzatore), osservare bene il centrale avversario (se è lento o segue costantemente il nostro centrale, privilegiare i giochi veloci e sulle bande), osservare la posizione del palleggiatore avversario (contro squadre che schierano l'alzatore al centro, attaccare con il centrale).
  • Le caratteristiche del giocatore avversario che sta in battuta: se è un buon battitore e sta mettendo in difficoltà la nostra ricezione, cercare di giocare palle semplici e nello stesso tempo efficaci (cercare il miglior schiacciatore) in modo da ottenere prima possibile il cambio palla.

L'alzatore deve essere il vero leader della squadra, il regista d'attacco, deve dettare il gioco, chiamare le palle e gli schemi, essere sempre lucido e concentrato, alternando nella giusta misura palle facili e precise a variazioni più difficili ed imprevedibili.

La situazione più difficile per l'alzatore è quando, dopo aver chiamato uno schema, la ricezione o la difesa negative non gli consentono di applicarlo: l'alzatore deve allora essere abile in quei pochissimi istanti a trovare una soluzione adatta che comunque permetta di mettere i propri schiacciatori nelle migliori condizioni per attaccare e quindi conquistare il punto. Vanno evitati gli attacchi veloci a favore di palle alte, eventualmente se necessario in seconda linea (quando la palla è veramente brutta, ad esempio alzata in bagher).

Come già detto, sugli attacchi successivi al primo, è l'alzatore a scegliere se chiamare o no il gioco: si potrà per esempio scegliere di chiamare sempre a voce le veloci al centrale (UNO o DUE) o le palle tese (SUPER) e di non chiamare le palle più lente.

Ultima nota per gli alzatori: non dimenticate che avete sempre la possibilità di fare un attacco diretto sul secondo tocco. Fingere un'alzata in salto ed eseguire un pallonetto ad una mano od un attacco vero e proprio quando la palla è vicino alla rete, se realizzata con "parsimonia" senza esagerare, è una tattica che molto spesso coglie totalmente impreparata la difesa avversaria.

I giocatori di seconda linea

Anche i giocatori di seconda linea partecipano all'azione d'attacco, se chiamati ad un attacco da 2a linea, ma sempre e comunque per coprire gli attaccanti di prima linea.

Per sistema di copertura si intende quella particolare assistenza della squadra verso il proprio giocatore cha attacca, per recuperare e rigiocare le palle respinte dal muro avversario. La posizione in campo dei giocatori in copertura dovrà permettere a loro di avere una completa visione del muro avversario. La disposizione tattica di copertura prevede che ci siano giocatori in posizione stretta (vicini all'attaccante) e in posizione larga (lontani dall'attaccante).

In pratica a ridosso del giocatore che effettua l'attacco ci dovranno essere 1 o 2 giocatori pronti a riprendere l'eventuale ribattuta del muro.

Inoltre l'attaccante stesso, non dovrà mai perdere di vista la palla, per poter effettuare l'eventuale auto-copertura in caso di palla ribattuta addosso a lui.

Nella situazione schematizzata: l'attacco di B1 sarà coperto essenzialmente da B2, ma anche da C1 (dopo aver fatto la finta d'attacco); l'attacco di C1 sarà coperto essenzialmente da P1 e P2, ma anche da B2; contemporaneamente C2 copre sempre le eventuali ribattute lunghe.

Le potenziali ribattute del muro avversario dopo attacco da seconda linea dovranno essere coperte dai giocatori di prima linea (per esempio P1 su attacco da 2a linea di P2).

Nota finale sui conflitti e sulla chiamata della palla. Quando una palla è tra due giocatori, chi deve chiamarla? chi deve prenderla? Difficile dare una risposta univoca a tutte le possibili situazioni di gioco. Possiamo però anche in questo caso dire che gli errori non sono tutti uguali e di conseguenza ci sono comportamenti più giusti e comportamenti fondamentalmente sbagliati.

Supponiamo di avere una palla che cade esattamente fra due giocatori in difesa; se volessimo fare una classificazione delle possibili situazioni, dalla più sbagliata alla migliore:

  • Nessuno chiama la palla e nessuno la và a prendere
  • Uno dei due chiama la palla e non và a prenderla
  • Entrambi chiamano la palla ed entrambi non vanno a prenderla
  • Nessuno chiama la palla ma entrambi cercano di prenderla
  • Entrambi chiamano la palla ed entrambi cercano di prenderla
  • Nessuno chiama la palla ma uno dei due la prende
  • Uno dei due chiama la palla e la prende

Le prime tre situazioni sono palesemente negative, la quarta e la quinta sono neutre, le ultime due sono positive.

Morale: è meglio chiamare la palla, ma più importante è prenderla. xD

13 commenti:

Davide ha detto...

Caro Max, è domenica mattina. Se metto in GOOGLE "Tattica d'attacco", SENZA NEMMENO METTERE VOLLEY, GOOGLE punta direttamente a questa pagina! E' il primo link!!! Non ho parole!!! Sei un grande!!!

11 Rocco ha detto...

Ciao Davide,
non voglio smorzarti l'entusiasmo, ma google "impara" a inserire come primi risultati:
- i siti navigati più frequentemente da chi imposta la ricerca
- e i siti cliccati più frequentemente dopo aver impostato la ricerca...
...per cui se continui a ricercare e cliccare il nostro blog, tra un po' google direzionerà la ricerca sul nostro blog anche digitando "orologio a cucù"
;-D

Davide ha detto...

Davvero? Mmmm... Un paio di anni fa mi ero documentato riguardo il famoso algoritmo di Google che gli ha permesso di distruggere Yahoo! e tutti gli altri motori concorrenti. Un mio amico su queste cose lavora, fornisce alle aziende consulenza riguardo il posizionamento del proprio sito su Google ed anche per questo motivo mi ero avvicinato al "problema" del ranking degli indirizzi risultanti da una ricerca. Tuttavia che la ricerca fosse personalizzata proprio non me lo ricordavo. Hai fatto bene a rinfrescarmi la memoria! Una cosa è certa... lo spider di Google non lascia passare troppo tempo prima di tornare a vedere cosa è successo su queste pagine. Al momento del mio test con "tattica d'attacco" il post di Max era ancora caldo di forno!

14 Sara ha detto...

Il primo commento di Davide è del 02/05/10 alle 05.54 del mattino!! Ma dormire no eh?! Davide, te sei proprio fuori.. ;)

12 luca ha detto...

@rocco: "orologio a cucù"....ahahahahahhahahahahaahahha

@sara: era teso x il pic-nic.......

@max: splendido post come sempre.....attendo con impazienza il pdf x stamparlo e studiarlo!!! :-))

7 laura ha detto...

@max: grande max, anche questo post è stupendo !! provvederò a fare più fotocopie per la squadra!!!!!!

8 Massimo ha detto...

@Laura, ma non è che mi fai i complimenti solo perchè parlo sempre bene degli alzatori?

;-)))

Mercoledì però voglio vedervi CHIAMARE i giochi d'attacco!!

24 Claudia ha detto...

@Max: ho letto tutto ma questa volta ti attribuisco il 10 e lode per la morale.

"è meglio chiamare la palla, ma più importante è prenderla. xD"

Con sempre maggiore venerazione

8 Massimo ha detto...

Un dubbio di Laura mi ha dato lo spunto per una riflessione che condivido con tutti, soprattutto gli alzatori.
L’alzatore, da qualsiasi posto provenga e verso qualsiasi posto vada, dovrebbe sempre assumere la posizione canonica con le spalle rivolte a posto 2 e con la fronte rivolta a posto 4. Anche sulla ricezione, partendo da posto 4 e andando in posto 3, dovrebbe sempre girarsi con le spalle verso posto 2 (a meno che la palla non sia veramente troppo brutta).

Perché questo?
- Per fare sempre lo stesso tipo di alzate (avanti verso 4, dietro verso 2).
- Per fare sempre lo stesso tipo di chiamate (se una volta l’alzatore è girato in un senso ed un’altra volta in un altro quale è la direzione Alzata Frontale e quale Alzata Dietro?).
- Per essere più imprevedibile (aumentano le alzate dietro, che sono sempre più difficili da difendere per il muro avversario).

Due consigli:
- Quando in allenamento schiacciamo da posto 2, voi alzatori dovreste provare ad alzare dietro, per scaldare anche questo fondamentale (mercoledì si prova!!).
- Non fossilizzatevi troppo su ”in ricezione vado al centro” o “nelle altre occasioni vado a destra”: la posizione UNIVERSALE dell’alzatore dovrebbe essere in realtà a metà strada fra posto 2 e posto 3 (al centro-destra), da dove ha veramente tutte le alzate a disposizione. Quella che cambia veramente è in realtà la disposizione degli attaccanti di prima linea

6 Patrice ha detto...

Porto il mio contributo a questo post molto interessante.

Vorrei sottolineare una cosa detta da Massimo in questo post per quanto riguardo gli alzatori. Come lo dice bene, l’alzatore e’ il centro del gioco, il maestro, quello che distribuisce e quello che sceglie. Senza alzatore, niente schiacciate, niente gioco. Se un giorno, l’alzatore non fa niente, se ne risentira’ nel gioco.
Per dire che per essere un buon alzatore, si deve essere egoista. L’alzatore fa quello che vuole fare perche’ per lui e’ la cosa la piu’ giusta a quel momento e nessuno, eccetto il coach, gli puo’ dire qualcosa.

Come spiegavo l’altra volta a Laura e come e’ scritto qua, l’alzatore deve avere una visione periferica del gioco. Deve avere un occhio sul muro avversario, avere un occhio sulla corsa del centrale e avere un occhio in banda. E questo, lo deve fare in un tempo molto breve durante la difesa. Diciamo che ha 2 secondi per fare in base a tutto questo la scelta la piu’ giusta.
Per facilitare il gioco, e’ questo l’ha spiegato Max di maniera molto chiara, l’alzatore DEVE chiamare per il primo attacco. Si puo’ fare con dei gesti descritti da Max ma anche con gesti scelti nella squadra. Non c’e’ una regola, l’unica cosa e’ di parlare lo stesso linguaggio sul campo.
Per il resto, l’alzatore PUO’ e dico PUO’ chiamare. Con tutto quello che deve fare, si deve essere molto lucido per in piu’ chiamare il gioco.

Per quanto mi riguardo, non chiamo mai il gioco dopo la prima schiacciata. Parto del presupposto che tutti gli attaccanti sono pronti a schiacciare e anche con la visione che ho del gioco so chi e’ pronto oppure no. Di piu’ so che e’ stato deciso prima uno schema di attacco, soprattutto per la banda.
Perche’ per la banda? Perche’ come e’ piu’ lontana di me, e’ molto difficile di comunicare. Quindi se prima decidiamo che tutte le schiacciate in banda si faranno in un modo (sia altissima, sia quelle imparate l’altra volta), tutte saranno fatte in quel modo se sono messo bene. Se mi tocca di fare un’alzata in condizioni difficilissime, in questo caso scegliero’ di fare un’alzata alta.

Per il centrale, se sono messo bene, vedendo bene la sua corsa, posso adattare il mio palleggio per avere un attacco potente. Se non sono messo bene, non faro’ una veloce ma piuttosto una media.

Voglio anche chiarire il significo di gioco semplice/facile per l’alzatore.

Quando parliamo di gioco semplice, ne parliamo quando l’alzatore e’ messo in una posizione gia’ difficile per alzare. Il gioco semplice e’ un palleggio in banda o in seconda linea.
Se l’alzatore e’ messo bene. Tutto e’ “semplice” da fare, o meno, il corpo essendo gia’ posizionato bene (leggere il commento di Max su questo), sara’ piu’ facile di fare quello che si vuole.

Magari questo commento e’ piu’ per gli alzatori ma puo’ fare capire agli attaccanti le scelte dell’alzatore.
Non dimenticare che per alzare bene, si deve essere rilassato, lucido per poter avere questa visone del gioco importantissima per fare le migliore alzate possibile.

5 szeb ha detto...

Ciao ragazzi stasera rientro,complimenti a Massimo per la professionalità sulle tattiche di gioco,sono d'accordo con Patrice sul ruolo dell'alzatore di come sia lui/lei che detta i tempi i ritmi della squadra,poi è logico che ognuno trova il modo di giostrare meglio il gioco,chiamando sempre lo schema o solo quello iniziale,attenzione a non diventare "schiavi" della chiamata ad ogni costo,forse ha ragione Patrice,bisogna essere lucidi per capire la situazione migliore,e gli attaccanti devono essere sempre pronti.
Ciao

7 laura ha detto...

@Patrice: sono molto contenta che tu abbia messo sul blog il tuo contributo :)quoto tutto !!!!!
@Squadra: vorrei aggiungere una cosa, riguarda me.. durante le partite di allenamento del mercoledì, essendo le squadre fatte da Ale, il coach, in base a chi ho in campo e a come siamo posizionati il mio scopo principale, oltre che vincere :), è quello di far giocare TUTTI !!

24 Claudia ha detto...

@Max e Patrice.
Leggo i vostri post per apprendere e praticherò dimostrando di aver appreso!!
E spero che il risultato sia il modo migliore per ringraziarvi del tempo che spendete per le vs preziose considerazioni tecniche.

Con calma e lucidità... in allenamento
Con calma e lucidità... in partita

Grazie!