Pensieri Profondi

PENSIERI PROFONDI
«Ho controllato molto approfonditamente e questa è sicuramente la risposta. Ad essere sinceri, penso che il problema sia che voi non abbiate mai saputo veramente qual è la domanda». (Pensiero Profondo)

23/11/10

RICEZIONE: analisi tecnica e tattica

e di 6 Patrice

All'inizio della seconda stagione sportiva degli All Stars riprendiamo la pubblicazione di post riguardanti gli aspetti tecnici e tattici del nostro amato sport. Questa nuova serie non vuole essere una replica di quella dello scorso anno (comunque sempre disponibile sul Blog e sotto forma di file pdf per chi fosse interessato), ma ha l'intenzione di fornire una sintesi dettagliata del lavoro svolto a Sulbiate. Anche per questo, a cominciare da questo post, il materiale pubblicato sarà revisionato e corretto dal nostro grande Coach Patrice. Oltre a ciò, ho l'intenzione (tempo e problemi vari permettendo) di pubblicare qualche post di approfondimento sulle regole del volley, prendendo spunto dai falli e dagli errori che con più frequenza commettiamo durante gli allenamenti e le partite.

Cominciamo quindi a parlare del primo fondamentale individuale e di squadra studiato e provato a Sulbiate: la ricezione del servizio, probabilmente il fondamentale più importante che deve possedere una squadra di pallavolo. Dall'esecuzione ottimale di questo gesto dipendono infatti tutte le azioni successive per ottenere il cambio palla.

La ricezione: aspetti tecnici

Suddividiamo il gesto tecnico nelle sue fasi, analizzandone le peculiarità.

L'attesa

Durante l'attesa dell'esecuzione del servizio, assumiamo una posizione ben equilibrata e pronta:

  • piedi allargati ma non troppo, ginocchia leggermente flesse, tronco un poco flesso in avanti, peso del corpo sugli avampiedi (senza però alzare i talloni)
  • viso e spalle in direzione del battitore
  • braccia staccate e davanti al corpo, leggermente piegate all'altezza dei gomiti

La posizione di attesa è comoda, ma non appena la palla viene alzata per il servizio, la concentrazione deve essere massima, pronti a scattare il più possibile in anticipo appena letta la traiettoria della palla.

La valutazione ed il movimento

E' il cardine di tutto il gesto: una corretta valutazione consentirà di effettuare una ricezione precisa, arrivando sulla palla in anticipo, con una posizione ben equilibrata e con le braccia in posizione. Letta la traiettoria, mi muovo velocemente in avanti, lateralmente o all'indietro in funzione del servizio. Durante questo movimento le braccia non sono vincolate nella posizione del bagher o del palleggio, ma assecondano la corsa per migliorare la reattività.

Gli occhi devono seguire la palla sia mentre questa percorre la sua traiettoria, sia quando entra in contatto con le braccia, che infine quando le lascia.

L'impatto sulla palla

L'attuale regolamento della pallavolo consente di effettuare la ricezione in qualsiasi modo e con qualsiasi parte del corpo. Detto questo la priorità tecnica assoluta è l'utilizzo del bagher che permette una ricezione di gran lunga più precisa ed equilibrata. Il palleggio è preferibile solo nel caso in cui il servizio avversario abbia una traiettoria alta, scontata e relativamente lenta.

Nel bagher le braccia devono essere il più possibile vicine, extra-ruotate, distese e piatte. Per avere un piano di rimbalzo il più ampio possibile ci si aiuta con una leggera flessione dei polsi vero il basso e con la spinta delle spalle in avanti e all'indentro.

La spinta sulla palla viene effettuata con le gambe e mai con le braccia, con un movimento di flessione-distensione delle gambe stesse.

Come detto la tecnica del palleggio può essere usata con profitto su palle alte, lunghe e lente. Per tenere bene il colpo, le dita vanno tenute più rigide rispetto ad un palleggio standard e il tempo di contatto con la palla và aumentato (senza esagerare, la palla trattenuta è ancora fallo anche in ricezione!!).

In entrambe le tecniche è fondamentale la frontalità rispetto al palleggiatore: il fine del ricevitore è quello di essere, in funzione della traiettoria della battuta, frontale al suo palleggiatore, per potergli passare la palla in modo preciso. Se per esempio il palleggiatore si trova alla mia destra, prima di colpire la palla devo avanzare la gamba e la spalla sinistra verso il palleggiatore stesso.

La traiettoria

Qualsiasi sia la tecnica adottata, la traiettoria della palla deve essere verso l'alzatore, alta e lenta, né troppo attaccata né troppo staccata rispetto alla rete. In caso di battute forti, traiettorie difficili, movimenti sbagliati, privilegiamo l'altezza della traiettoria rispetto alla precisione: una palla alta in mezzo al campo darà comunque il tempo all'alzatore di impostare un'azione d'attacco. Se siamo veramente in difficoltà, buttiamo una palla alta direttamente nel campo avversario (cercheremo di conquistare il punto con la difesa).

La ricezione: aspetti tattici

Esistono molti schemi di ricezione, diversi per numero di giocatori coinvolti e per disposizione in campo. Lo schema che noi All Stars abbiamo adottato è la ricezione a 3 con disposizione a semicerchio.

Lo schema All Stars

In questo modulo di gioco la ricezione è assegnata unicamente ai 3 giocatori di seconda linea, che si dispongono secondo un semicerchio come in figura, con il giocatore di posto 6 leggermente arretrato rispetto ai giocatori in posto 1 e 5.

La distanza dalla rete è normalmente intorno ai 5-7 metri, ma può essere minore (4-5 metri) su battitori con servizi lenti e corti e maggiore (6-8 metri) su battitori con servizi tesi e profondi. E' molto importante osservare gli avversari fin dalle prime battute per trovare la disposizione migliore di ricezione.

I giocatori di prima linea sono a ridosso della rete, pronti al cambio di posizione per l'attacco seguente.

Le competenze e i movimenti

Ognuno dei 3 giocatori è chiaramente competente per le palle che arrivano esattamente nella propria direzione, ma con alcune regole supplementari:

  • le palle corte sono competenza dei giocatori 1 e 5 (vedi figura) ed in particolare la ricezione di una palla corta che cade in mezzo al campo spetta prioritariamente al giocatore di posto 5, perché è lui che ha l'angolo migliore per appoggiare all'alzatore (frontalità)
  • le palle lunghe nelle zone di conflitto (in mezzo fra 5 e 6 e fra 1 e 6) sono prioritariamente assegnate al giocatore di posto 6 (quello più arretrato, con una migliore visione)

Comunque le zone di conflitto esistono: ricordiamoci sempre che la palla può cadere perchè 2 giocatori si scontrano, non perchè si scansano! Bisogna essere decisi, muoversi velocemente, chiamare la palla e andare alla ricezione.

E' necessario aiutare sempre i compagni che stanno ricevendo:

  • su palle vicino alle linee, chiamando le palle fuori
  • se un ricevitore è in evidente difficoltà, girandosi verso di lui e preparandosi a recuperare una brutta ricezione

Attenzione: dopo la ricezione i giocatori di seconda linea restano nella loro posizione di rotazione e cambiano solo nel momento in cui la palla và nel campo avversario, non prima! Cambiare posizione durante il nostro attacco significherebbe lasciare irrimediabilmente sguarnito il campo per la difesa di eventuali ribattute del muro.

La prima linea

Come detto, la prima linea non partecipa alla ricezione e subito dopo il servizio i giocatori che la compongono si muovono velocemente per raggiungere le loro posizioni d'attacco. Ma questo non significa che si devono disinteressare del pallone! Con lo sguardo devono sempre seguire la battuta e in caso di traiettorie strane (palle cortissime nei 3 metri, palle smorzate dal nastro), essere pronti a ricevere il pallone.

Inoltre nel loro posizionamento iniziale devono (nei limiti del possibile) evitare di coprire la visuale ai ricevitori.

Conclusioni

La ricezione è un fondamentale di squadra. Come abbiamo visto, una buona ricezione richiede un sistema di responsabilità che si raggiunge principalmente attraverso padronanza delle abilità individuali (bagher e palleggio), movimenti organizzati e sincronizzati e comunicazione tra i giocatori in campo.

Un requisito psicologico basilare è la tranquillità mentale: la ricezione, per chi la esegue, comporta un sovraccarico di lavoro mentale. Per cui un giocatore in grado di non farsi influenzare da fattori esterni, che sa mantenersi tranquillo e concentrato e capace inoltre di non dare peso agli errori, ha le carte in regola per diventare un ottimo ricevitore.

Che il sacro fuoco del volley sia con voi

5 commenti:

Davide ha detto...

Bellissimo post. Bravo Max! Bravo Pat! Mi piace questa cosa finale del Sacro Fuoco. Nel prossimo post di ispirazione fantasy ce la piazzo dentro... :-)

12 luca ha detto...

ohhh, finalmente! mi mancavano davvero i tuoi post max! (anzi i vostri post.....max+pat!!). tra l'altro pubblicato con tempismo xfetto x l'amichevole di lunedì ;-))

ps: qndo puoi, senza fretta max, girami il pdf che lo stampo e lo allego al mio raccoglitore del volley. la mia bibbia, scritta dalla mano di max (e pat): custodi del sacro fuoco ;-D

24 Claudia ha detto...

Più che custodi vi definirei CONDUTTORI in grado di trasformare l'energia potenziale in energia cinetica nel caso specifico denominata "sacro fuoco del volley" ... io la sento montare sempre di più.

Grazie

8 Massimo ha detto...

@ Tutti gli All Stars, vecchi e nuovi, in essere e in divenire.

La versione in formato pdf del post è disponibile per tutti coloro che fossero interessati.
Analogamente sono disponibili i file dei post dello scorso anno (raccolti tutti sotto l’etichetta Tecnica e Tattica).

Se volete riceverli e/o volete essere inseriti nella lista di distribuzione fatemelo sapere.

5 szeb ha detto...

Come al solito anche questo è un post perfetto sia dal punto di vista tecnico che tattico,importante la parte dove spiega il movimento su una palla corta.
In vari tornei ho provato anche la variante n6 avanti a formare una specie di M,logicamente se l'avversario ha una battuta corta e lenta,e si può fare anche una prima alzata centrale con 2 attacchi di banda e poi ci si posiziona,questo per avere 2 possibilità d'attacco perchè non è facile servire il centrale sul primo attacco.
Ciao