Pensieri Profondi

PENSIERI PROFONDI
«Ho controllato molto approfonditamente e questa è sicuramente la risposta. Ad essere sinceri, penso che il problema sia che voi non abbiate mai saputo veramente qual è la domanda». (Pensiero Profondo)

16/01/10

La difesa: la tecnica del muro

Visto l'interesse sui post sulla difesa e prendendo spunto da un commento di Sara, proseguo sullo stesso argomento iniziando una discussione sul Muro.

La funzione primaria del muro è intercettare l'attacco e respingerlo nel campo avversario (muro attivo) o deviare la palla in alto e indietro nel proprio campo (muro passivo). Altra funzione del muro è ridurre l'area di campo che la propria difesa deve coprire. Il muro richiede tempi di reazione rapidi e una coordinazione eccellente fra giocatori.

Come detto esistono 2 tecniche base di muro:

  • il muro attivo è la tecnica più aggressiva, con la quale si intercetta la palla prima che superi la rete, "invadendo" lo spazio aereo avversario e ponendo le mani il più vicino possibile alla palla
  • il muro passivo, più difensivo, è una tecnica particolarmente utile per giocatori bassi o con poca elevazione. Lo scopo è di rallentare la palla e di rinviarla in alto ed indietro ai propri compagni per il contrattacco. Eseguendo un muro passivo, i polsi devono essere leggermente piegati all'indietro.

La tecnica del muro può essere divisa in 5 fasi distinte:

1. Posizione di partenza

La posizione di partenza deve permettere velocità e coordinazione. Il giocatore si posiziona a 50 cm dalla rete, con i piedi perpendicolari alla rete stessa e ben appoggiati a terra. Le gambe sono un poco flesse, il busto ben eretto e le mani alzate leggermente sopra le spalle, con gli avambracci paralleli alla rete, i palmi rivolti in avanti e le dita aperte.

2. Spostamento verso la palla

Il giocatore a muro è sempre in movimento per centrare l'attaccante o per raddoppiare il muro. Questi spostamenti, sempre relativamente brevi, sono fatti generalmente usando passi accostati, muovendosi parallelamente alla rete e rimanendo sempre frontali rispetto al campo avversario. Con lo spostamento il giocatore a muro deve cercare di posizionarsi con il corpo davanti allo schiacciatore avversario (i manuali dicono "con lo sterno esattamente di fronte alla spalla alzata"), sulla traiettoria di rincorsa. Finito lo spostamento, il giocatore assume la posizione di partenza.

3. Stacco e salto

Dalla posizione di partenza il giocatore flette ulteriormente le gambe fino ad un angolo di 90° e si piega sulle anche e sui fianchi. Durante la compressione il busto resta eretto e gli occhi sulla palla. Il salto dovrà essere il più verticale possibile.

4. Slancio delle braccia e delle mani

Durante il salto le braccia salgono immediatamente in alto ed in avanti, tese e parallele, con una distanza fra loro inferiore al diametro del pallone (occorre "stringersi nelle spalle"). Le dita devono essere il più possibile aperte con i pollici tesi uno verso l'altro (gli americani dicono "big hands"). I polsi sono rigidi e leggermente flessi in avanti nel muro attivo, più rilassati e leggermente flessi all'indietro nel muro passivo.

5. Contatto con la palla

Appena prima del contatto, i muscoli del torace e delle spalle si contraggono, per resistere meglio all'impatto con il pallone. Le mani restano bloccate ed orientate verso il centro del campo e non c'è di solito bisogno di usare alcuna azione di polso, a meno che la palla non sia molto lenta. Non si deve mai spingere con le braccia per non rischiare il fallo di invasione. Iniziando la discesa, le braccia devono essere velocemente tirate indietro per evitare di toccare il nastro.

Oltre alla tecnica di base, per fare un buon muro è necessario avere buon tempismo (tempo sulla palla) ed una forte capacità di anticipazione (contatto visivo):

1. Tempo sulla palla

Il tempo del salto a muro dipende da molti fattori: tipo di attacco, distanza dalla rete della palla, velocità dell'attaccante e della palla ... ma si possono dare queste linee guida: su un attacco veloce (1° tempo) o con palle molto vicine alla rete il muro deve saltare assieme all'attaccante, mentre su attacchi più lenti (2° e 3° tempo) e su palle alte o distanti da rete il muro deve saltare subito prima che l'attaccante colpisca il pallone e con sempre maggiore ritardo più è lontana la palla da rete. Per giocatori piccoli è consigliato di ritardare un poco il tempo, per ottenere un muro passivo più efficace.

2. Contatto visivo

Il giocatore a muro comincia ad osservare la squadra avversaria dal proprio servizio (e non guardando il proprio compagno alla battuta!). Non perde mai di vista la palla e quando questa si trova vicino all'attaccante, il muro osserva contemporaneamente la palla ed il braccio alzato. E' importante tenere gli occhi aperti anche al momento del contatto con il pallone, vincendo la naturale reazione istintiva di chiusura (i soliti americani dicono "big eyes"). Anche dopo l'esecuzione del muro bisogna mantenere il contatto visivo con la palla, per poter eseguire eventuali azioni di autocopertura.

Infine, alcuni errori "tipici" dei giocatori a muro:

  • preparazione distratta (guardare il proprio battitore, non essere nella giusta posizione, braccia basse, gambe non pronte...)
  • errata distanza da rete (troppo distante ed il pallone si infila fra muro e rete, troppo vicino ed è invasione sicura)
  • errata posizione delle mani (troppo larghe ed il pallone passa in mezzo, troppo strette e si riduce la probabilità di intercettazione, con dita molli o chiuse...)
  • errato tempo di salto (in anticipo e si ritorna a terra quando la palla stà passando, in ritardo e la palla è già passata)
  • errata posizione di salto (si lascia all'attaccante la direzione più facile, la schiacciata dritta forte)

Per la tecnica è tutto (o almeno abbastanza...). Prossimo post sulla tattica e l'organizzazione del muro. xD

12 commenti:

27 serena ha detto...

molto interessante... anche per chi a rete non ci arriva, diciamo che di questo post mi annoto questo:
""preparazioe distratta, guardare il proprio battitore, non essere nella posizione giusta..."

A buon rendere!

14 Sara ha detto...

No dai Sere, non svalutarti così! ;))

Allora noi cosa dovremmo dire.. (io poi il battitore lo guardo sempre perchè ho paura che mi arrivi qualche pallonata sul faccione..)

Very interesting Max, come sempre, e non lo dico solo perchè mi hai citato nel post! :))

Buona domenica!

Davide ha detto...

Bene, bene Sara... vedo che su questo blog nascono amori su amori...
:-)

24 Claudia ha detto...

Se gli americani dicono "Big hands", "Big eyes"... io mi posso permettere un "Big Max"?
Doppio grazie e senza ketchup!

11 Rocco ha detto...

Claudia! me le tiri proprio fuori allora!
...ho giust'appunto un "Big dick" per chi desidera... e ricordate: l'importante è non lungo che sfondi, non grosso che slabbri, ma duro che duri!

14 Sara ha detto...

Miiiiiiiiiiiiiiii ma non si possono più nemmeno fare complimenti adesso! hihihihi
:-PPP
;))))

Ciaussssssss

24 Claudia ha detto...

Rocco! Hai dei problemi! Parliamone.... :)

Che tipo di "piece" teatrale stai affrontando? Non vorrei tu sia troppo condizionato...

Patrice ha detto...

Il muro e' la parte del gioco la piu' difficile secondo me. Soprattutto per avere un muro compatto che si muove bene. L'intesa deve essere perfetta tra i 2 giocatori per evitare i colpi o la perdita di caviglie.
Possiamo vedere che facciamo quasi mai degli esercisci per il muro perche'non ci siamo ancora.
Aspetto il prossimo articolo sullat tattica ed il movimento dei 2 giocatori del muro. 2 perche' 3 non ci arriveremo mai...

1 Luigi ha detto...

Patrice hai ragione; il centrale deve muoversi vero l'altro giocatore - alzatore o banda - che fa riferimento per il muro: deve arrivare abbastanza in fretta (per non dare campo all'attaccante e avere tempo di saltare) senza lasciare spazio vuoto, evitando il contatto fisico con il compagno (e relativi rischi...). Aggiungo per inciso che la difesa deve essere ancora più reattiva DIETRO il muro per eventuali pallonetti.

#27 Sere ha detto...

Avete indubbiamente tutti ragione, ma secondo me dovremmo un po' adattare la ns realtà con gli schemi possibili. prendo ad esempio il mio caso, visto che non vado mai a muro, sarebbe più utile che il centrale si muovesse in zona 2 per fare muro e l'alzatore coprisse palonetti e palle corte. In questo modo il resto dei giocatori potrebbero coprire meglio il resto del campo.

8 Massimo ha detto...

Decidere la disposizione della prima linea di difesa "a priori" non è semplice. I fattori di scelta sono infatti molti:
1.L'alzatore fà il muro?
2.La squadra avversaria gioca con un vero centrale e se si, gioca l'attacco in primo tempo?
3.L'alzatore avversario gioca in 2 o in 3?
4.Le nostre bande fanno entrambe il muro?
Le bande avversarie attaccano entrambe?
5.La nostra difesa gioca CMAV o CMAR?
..........................

Ci penso un pò su e cerco un pò di materiale, così la discussione potrà proseguire "proficuamente" Se Ve'demmu!

#27 Sere ha detto...

visto che ci conosciamo da un punto di vista tecnico (io sto imparando a conoscervi) possiamo adattare la strategia e la tattica su di noi e questo si può fare in allenamento; poi si può prevedere una serie di schemi sulla base dei ns avversari....