Lunedì, finalmente, iniziamo. Mi sono divertito settimana scorsa in palestra, nei 4 vs 3, e anche la volta prima, nei 6 vs 3, ma non vedevo l’ora che si ricominciasse tutti insieme, con il coach in testa. E’ giusto così: siamo una squadra e ogni squadra lavora con il proprio allenatore. Comincia, dunque, il quarto anno degli All Stars, il terzo ufficiale, con “sede” a Sulbiate. Dopodomani, alle 21.30, saremo tutti lì, allineati e coperti, per ascoltare le parole introduttive di Pat e poi… si inizierà a sudare!
Scrivo poco per non interferire con il lavoro di Patrice anche se è ovvio che mi aspetto molto da tutto ciò che avverrà nei nostri lunedì e mercoledì sera. Io farò come l’anno scorso, lavorerò con l’obiettivo di arrivare a Pagnano 2013 nel miglior modo possibile, per poi “mollare”, più o meno gradatamente, a seconda del calendario dei tornei della futura stagione estiva. Sono nove mesi di volley e voglio che siamo ricchi di miglioramenti.
Obiettivi degli All Stars, li ha già fissati il coach, sono sicuro. Di questo non parlo a parte del fatto che mi aspetto un notevole miglioramento dello spirito di squadra: più presenze, più costanza e, nel magico rettangolo di gioco, bocche aperte solo per gridare “Mia!”, o “Uno!”, se la voce è quella di un alzatore.
Obiettivi miei… Questa estate ho dovuto arrendermi all’evidenza, 10 Davide non è più quello precedente l’infortunio del legamento nell’ottobre 2010. E pensare che, vien da ridere a dirlo, il ginocchio di quell’infortunio è stato, da giugno a oggi, l’unica cosa che non mi ha causato dolore. Ho provato, come nell’estate 2010, l’ultima libera da impegni, a dedicarmi solo ad allenamento e riposo, costante e programmato. Ho pensato di farlo con i ritmi di allora. Ma quei ritmi per me non vanno più bene. Ora posso fare solo due allenamenti a settimana e anche senza forzare, altrimenti pago e pago parecchio. L’obiettivo personale è quello di essere concentrato e di indirizzare bene le energie a disposizione. Vale a dire, in allenamento come nei tornei, pochi set ma giocati al 110% e, durante quei set, lasciare Joule sul terreno di gioco solo per i muri, le rincorse ed i salti, e non per dare il cinque a tutti alla fine di ogni punto.
Lunedì cominciamo, si diceva, ed anche quest’anno il nostro roster è cambiato. Qualcuno non c’è più, qualcuno di nuovo sta arrivando. Sono sicuro che rimarremo, come sempre, un gruppo di amici e che a Natale, quando posterò i miei auguri per le feste, avremo alle spalle un torneo di Bellusco a cui avrà partecipato una squadra… ordinata e felice.
Il mio indicatore della grinta ha fatto beep già da un po’ di settimane, è al 100%, ma io non stacco la spina. Ho intenzione di non lasciarlo scendere fino all’ultima partita che giocheremo a Pagnano. Sappiatevi regolare.
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