Pensieri Profondi

PENSIERI PROFONDI
«Ho controllato molto approfonditamente e questa è sicuramente la risposta. Ad essere sinceri, penso che il problema sia che voi non abbiate mai saputo veramente qual è la domanda». (Pensiero Profondo)

12/10/14

Grazie Team Italy

E’ stata lunga la serata di ieri al Forum di Assago: le due partite di semifinale, tante emozioni, spettacolo in campo e spettacolo sugli spalti. L’Italia ha ceduto ad una stratosferica Cina… Delusione? No! Orgoglio. Tristezza? No! Serenità.
Penso che dopo quell'ultima palla, il quinto match-ball dopo 4 annullati, quel muro fuori dell’incontenibile Ting Xhu, tutti quanti gli spettatori del Forum avrebbero voluto scendere in campo, a rincuorare le nostre giocatrici, ad abbracciarle e a ringraziarle per le immense emozioni regalateci, felici ed orgogliosi per aver tifato per una squadra che ha rappresentato così intensamente e così profondamente l’Italia della Pallavolo.
Non importa il risultato finale, la Cina ha meritato la vittoria sul campo e oggi con il Brasile andrà come dovrà andare, importa la lezione che questa squadra ci ha dato: questo magnifico gruppo ci ha insegnato come si combatte per i propri sogni e come lo si fa lavorando tutte insieme, ogni singolo con la propria personalità e i propri punti di forza ma tutti insieme sempre e comunque con entusiasmo, cuore e grinta.

Voglio allora abbracciarle tutte:

Antonella Del Core con il suo cuore smisurato
Carolina Costagrande con la sua pura e assoluta tranquillità
Cristina Chirichella con la sua giovinezza spavalda
Eleonora Lo Bianco con la sua classe cristallina
Francesca Ferretti con la sua matura e incrollabile imperturbabilità
Monica De Gennaro con la sua introversa energia
Nadia Centoni con il suo sorriso abbagliante ed incontenibile
Raphaela Folie con la sua eleganza agile ma potente
Valentina Diouf con la sua forza dirompente
Valentina Arrighetti con la sua grinta e la sua brusca genovesità

Ma anche chi ieri non ha giocato o ha giocato poco ma ha dato il suo contributo durante il Mondiale: Francesca Piccinini, la Capitana per sempre; Caterina Bosetti, la piccolina che sta crescendo; Paola Cardullo, il simbolo per tutti i Liberi; Noemi Signorile, il futuro.

E abbracciare il nostro allenatore Marco Bonitta, che ha mostrato un’immensa umanità, nel rincuorare chi era in difficoltà, nell'incoraggiare sempre e comunque la squadra, nello sgridare quanto era necessario, nel commuoversi…


Infine "rubo" dal sito Dal 15 al 25 di Gian Luca Pasini, una lettera di Valeria Benedetti dedicata alla nostra Nazionale e che mi è particolarmente piaciuta:

«Voglio dire una cosa. La voglio dire ora, prima di giocare, di un’eventuale semifinale e di… qualsiasi altra cosa. Queste donne sono belle. È un privilegio guardarle giocare. Hanno corpi tirati dalla tensione e dal lavoro in palestra, fanno smorfie, urlano, si rotolano per terra e volano sopra la rete. Esultano e imprecano. Sono belle e sono vere. Hanno una testa che funziona su quel corpo pieno di muscoli. Una testa che ha permesso di superare differenze di anagrafe, di provenienza, di esperienza e, perché no, di opinione. Sono donne che si sono date un obiettivo e ci stanno lavorando senza tante storie, come fanno tante donne normali senza stare sotto i riflettori. Sono belle quando escono dal campo sudate e stravolte dalla fatica, doloranti in ogni punto del corpo e con l’adrenalina che ancora faticano a tenere a bada. Sono belle con tutte quelle bende fra mani, braccia e cosce e i capelli sempre tirati fra elastici e fermagli che quando se li sciolgono sembrano altre persone. Sono belle perché stanno vivendo una bella avventura e se la stanno anche godendo e con quelle smorfie e quei sorrisi stanno facendo sognare tante ragazzine dietro di loro. È ora speriamo che continuino e che tutta l’Italia tifi per loro».

1 commento:

6 Patrice ha detto...

Da Francese, un po' di guffo l'avrei fatto. Da amante della pallavolo, non mi sono stupito quando nelle trave del Mediolanum forum durante la piccola finale, mi sono messo a gridare come un deficente alla fine del quarto set vinto 25-22 dall'Italia, sinonimo di tie-break e di speranza per la medaglia.

Ho visto quasi tutte le partite dell'Italia. Mi manca la partita contro gli USA che secondo me e' stata LA partita. Bastava vedere le interviste delle ragazze e del coach per vedere che non si aspettavano a questo risultato. Inebetite, incredule sono state le parole usate dalla squadra.
E' interessante capire che la squadra conosceva il suo livello sulla carta e si sapeva dietro il Brasile, gli USA, la Cina o la Russia. Il bello nello sport e' che la carta non conta molto soprattutto durante una gara che dura 3 settimane.
La vittoria contro la Cina per arrivare prime del secondo girone che contava per il final six e' stata la partita che ha scattato qualcosa nella testa delle ragazze: hanno capito che potevano giocarcela.
Hanno stremato gli USA facendo la partita della vita (come detto sopra), vinto la Russia che non era al livello degli ultimi anni e si sono ritrovate in semifinale contro la Cina, vinta 3-0 prima.

Purtroppo, e' successo quello che poteva succedere se mi permettete. Tutti (giornalisti, tifosi, social network) cantavano alto e forte la finale contro il Brasile, dicendo che sarebbe stato una passeggiata in semifinale. Magari ci hanno creduto anche loro e sono partite nei primi set con un po' di facilita'. La Cina ha giocato al suo livello con una difesa di ferro e un attacco da paura. La 1 al centro, la 2 in banda e la 9 opposto hanno fatto una partita molto solida e le ragazze si sono messe a dubitare.
Il colpo di reno nel quarto set non e' stato sufficente e purtroppo la finale ci e' passata sotto il naso.
La sconfitta contro il Brasile era prevedibile. E' difficile ripartire dopo una delusione cosi' grande ; dopo aver finito la partita alle 23 e giocando la partita successiva il giorno dopo alle 17.30 (tra l'altro calendario di m...).

Possiamo dire che l'Italia e' al suo livello. Una delle cinque prime squadre al mondo, non male direi! Per fare il passetino in piu' ci vorra' delle centrali piu' presenti sia in attacco che al muro (30 punti fatti dagli USA in finale) e un opposto piu' completo: alto come la Diouf e con la qualita' tecnica e l'esplosivita della Centoni. L'unico peccato di questa ragazza e' la sua altezza che contro i muri alti e presenti come quelli della Cina o del Brasile non l'ha aiutata.

Ho passato tre settimane intense. Grazie Ragazze! E' stato proprio un bel viaggio!