Pensieri Profondi

PENSIERI PROFONDI
«Ho controllato molto approfonditamente e questa è sicuramente la risposta. Ad essere sinceri, penso che il problema sia che voi non abbiate mai saputo veramente qual è la domanda». (Pensiero Profondo)

12/03/11

La disposizione difensiva

e di 6 Patrice

"La difesa non è soltanto una tecnica, ma soprattutto un'attitudine mentale" (Karch Kiraly, giocatore USA, oro olimpico nel Volley a Los Angeles e Seul e nel Beach Volley ad Atlanta).

In questo periodo durante gli allenamenti stiamo lavorando molto sulla disposizione della squadra nella fase difensiva e abbiamo definito in maniera chiara le posizioni che ogni giocatore deve assumere al momento dell'attacco da parte della squadra avversaria. E' arrivato quindi il momento di fare il punto su questo argomento, per aiutare tutti a memorizzare meglio movimenti e posizioni.

Per la tecnica difensiva propriamente detta rimandiamo a due post pubblicati lo scorso anno: La difesa: note generali e tecnica di base e La difesa: la tecnica del muro, ma ricordiamone qui i pilastri:

  • posizione raccolta e scattante, con il baricentro spostato in avanti, che permette di "uscire" dalla posizione difensiva il più velocemente possibile;
  • rapidità nel raggiungere la propria posizione, per fermarsi (è molto più facile difendere da fermi che in movimento!) e cercare a tutti i costi di prendere il pallone;
  • rotazione verso la palla, ma non solo con la testa: è tutto il corpo che ruota, con faccia, tronco, e piedi sempre rivolti verso il pallone;
  • riflessi, reattività, coraggio e velocità di braccia, soprattutto per i giocatori che sono responsabili della difesa sulle palle corte;
  • senso tattico, capacità di lettura, anticipo, velocità di spostamento, soprattutto per i giocatori responsabili della difesa sulle palle lunghe;
  • concentrazione, velocità di spostamento, tempismo e coordinazione, soprattutto per i giocatori responsabili della copertura a muro.

Attacco da posto 4 (banda avversaria)

Su attacco della banda avversaria da posto 4, i giocatori in difesa si muovono nella seguente maniera:

Prima linea

  • P1 (l'alzatore di prima linea) va a muro direttamente sulla palla, cercando di murare l'attacco diritto. E' P1 che definisce la posizione del muro a due e deve essere per questo molto preciso nel prendere posizione sulla palla.
  • C1 (il centrale di prima linea) va a muro affiancandosi a P1, cercando di murare la direzione di diagonale lunga. C1 e P1 devono saltare il più uniti possibile e con lo stesso tempo di salto (per non lasciare buchi nel muro).
  • B1 (la banda di prima linea) si stacca velocemente da rete, ruota verso l'attacco e va a coprire la diagonale stretta e le palle corte verso posto 3.

Due ulteriori considerazioni:

  1. se C1 è in ritardo (perché ad esempio è stato tratto in inganno da una finta del centrale avversario) e non riesce ad arrivare a muro, si dispone in difesa per coprire zona 3 e pallonetti cortissimi dietro al muro;
  2. B1 può assumere una posizione più lunga (verso zona 4) o più corta (verso zona 3) anche in funzione del tipo di attacchi eseguiti dagli avversari.

Seconda linea

  • P2 (l'alzatore di seconda linea) difende la parallela, posizionandosi con il piede destro sulla linea laterale del campo e circa 1 metro dietro la linea dei 3 metri. Il suo compito è difendere gli attacchi in lungolinea e le palle corte che cadono direttamente dietro il muro.
  • C2 (il centrale di seconda linea) difende lungo dietro il muro (restando quindi nel cono d'ombra del muro stesso). Il suo compito è difendere le palle lunghe e dritte che scavalcano il muro. Deve inoltre assicurare (con una buona mobilità laterale) la copertura su attacchi lunghi verso gli angoli del campo.
  • B2 (la banda di seconda linea) difende la diagonale, posizionandosi circa a metà strada fra B1 e C2, in maniera tale da non essere coperto dal muro e vedere bene la palla. Il suo compito è difendere gli attacchi in diagonale che passano esterni al muro. Deve inoltre assicurare copertura sulle palle corte in mezzo al campo.

Anche in questo caso due ulteriori considerazioni:

  1. la profondità di B2 e C2 dipenderà dal tipo di attacchi degli avversari: più corti su attaccanti che prediligono pallette e piazzate, più lunghi su attacchi forti;
  2. la posizione di P2 con il piede destro sulla linea facilita il giudizio sulle traiettorie (le palle che passano a destra del piede sono fuori!). Inoltre, mantenendo il piede destro leggermente avanzato rispetto al sinistro, si facilita la difesa verso il centro del campo.

Attacco da posto 2 (opposto avversario)

Su attacco dell'opposto avversario da posto 2 la situazione è esattamente speculare, con lo scambio di posizioni difensive fra palleggiatori e bande.

Questa situazione difensiva si può avere contro squadre che giocano con il palleggiatore unico (e quindi con un opposto di ruolo) o contro squadre che giocano con il doppio palleggiatore al centro, mentre è molto rara contro squadre schierate con il doppio palleggiatore a destra.

Attacco da posto 3 (centrale avversario)

Su attacco del centrale avversario da posto 3, il muro è ad uno e le posizioni sono le seguenti:

Prima linea

  • C1 va a muro direttamente sulla palla, cercando di murare l'attacco diritto.
  • P1 e B1 si staccano velocemente da rete, ruotano verso l'attacco e coprono le diagonali strette e le palle corte verso posto 2 e verso posto 4, oltre alle palle cortissime che cadono dietro il muro.

Seconda linea

  • C2 difende lungo dietro il muro le palle lunghe e diritte che scavalcano il muro stesso. Anche in questo caso deve coprire gli attacchi lunghi verso gli angoli del campo.
  • P2 e B2 difendono le diagonali, posizionandosi fuori dal muro, circa a metà strada fra P1 e C2 e fra B1 e C2. Danno inoltre copertura sulle palle corte in mezzo al campo.

"Considero un'offesa ed un torto a me e alla squadra lasciare che una palla tocchi il pavimento senza essermi procurato un'ammaccatura in qualche parte del corpo, nell'estremo tentativo di impedire che ciò accada" (Eric Sato, giocatore USA, oro olimpico nel volley a Seul).

4 commenti:

11 Rocco ha detto...

fantastici suggerimenti, ora fissati nel diario e nelle nostre menti!

24 Claudia ha detto...

Super!
Grazie Max, come sempre aspetto la versione pdf da archiviare e conservare anche se, per la prima volta, non ho la necessità di rileggerla, E' tutto davvero chiaro e immediato ... Che stia diventando attitudinale?

In merito alla citazione di Eric Stato, sappiate che ogni lunedì conto un nuovo livido... Ciò significa che... VI STIMO FRATELLI!!

Chiaramente (e fortunatamente) i lividi li ho solo sulle ginocchia, nonostante le ginocchiere... Questo significa che i cuscinetti naturali che ho in tutto il resto del corpo sono molto più efficaci di quelli sintetici... ;-)

12 luca ha detto...

bravi max e pat x il post di estrema attualità: l'ho già stampato e archiviato nella mia all-cartella :))

1 cosa xò mi preme specificare RIGUARDO ALL'ATTACCO DA POSTO 4 (o specularmente DA POSTO 2)e che secondo me si DEVE sempre tenere a mente (e ci terrei ad 1 commento da parte vs, soprattutto del coach): nelle partite che facemmo/facciamo/faremo abbiamo 2 grandi tipologie di squadre avversarie: qlle che dispongono di 1 banda che è in grado di vedere il ns muro e di tirare all'occorrenza sulla parallela (tipo A) e qlle che invece hanno 1 banda che tira e basta, senza guardare il ns muro(tipo B) e che nel 99% dei casi tirano sulla diagonale. diciamo ke la stragrande maggioranza delle squadre che incontriamo sono del tipo B e molto + raramente sono invece del tipo A (ad esempio a segrate abbiamo incontrato i "cosa nostra" che avevano 1 banda che tirava spesso anche sulla parallela, ma nn ne ricordo molte altre del tipo A). qllo ke intendo dire è ke A PARER MIO dobbiamo adattarci all'avversario ke ci troviamo di fronte (beninteso: nn solo come squadra avversaria ma anche come singolo attaccante avversario!!!!) e attuare sia qnto detto in qsto post (nelle prime 2 figure) sia qnto detto nel post al link seguente:
http://allstarsoreno.blogspot.com/2010/03/lo-schema-all-stars-la-difesa-3-2-1.html
(figure 2-3 e SOPRATTUTTO la 4 visto ke tra i nostri alzatori in pochi vanno a muro)

ciaociao ;)))

8 Massimo ha detto...

Mah Luke, non è facile rispondere in maniera univoca...

In linea di principio è vero che una squadra dovrebbe adattare la tattica difensiva ai tipi di attacco eseguiti e preferiti dalla squadra avversaria.
A livelli medio-alti questo si fa posizionando il muro a 2 sulla direzione preferenziale di attacco e disponendo il resto della squadra di conseguenza. Ma sempre muro a 2 (e se possibile a 3). Il muro singolo sulle bande dovrebbe essere solo l’eccezione, il caso raro, da fare se si è mal posizionati, sbilanciati, sorpresi.

Veniamo a noi. Vedo tre difficoltà:

1. l’adattamento tattico della difesa presuppone una lucidità ed una capacità di analisi da parte di tutta la squadra che francamente non abbiamo;
2. noto ancora difficoltà ad eseguire uno schema difensivo singolo con errori di posizione sia a muro che in seconda linea; penso che due o più schemi ci confonderebbero ancora di più le idee;
3. il centrale da solo non ce la può fare a coprire tutta la rete e soprattutto non arriverà mai a murare una parallela. Inoltre correndo su tutta la rete finisce per stancarsi troppo e non essere più efficace neanche sui muri centrali… ho vissuto questa esperienza proprio contro i Cosa Nostra a Segrate!

A mio avviso la strada da seguire per il momento è lo schema difensivo unico, con il muro a 2 in banda sempre e comunque (anche se l’alzatore o la banda non escono dalla rete, possono fare un muro passivo e comunque dar fastidio all’attaccante).
Caso mai una variante che si potrebbe pensare di attuare è il doppio muro (banda+centrale) sul centrale avversario, quando la banda è in grado di fare un muro efficace e soprattutto contro squadre con l’alzatore a destra.